Cinque giorni fa, a Bruxelles, quattro associazioni italiane (Associazione Luca Coscioni, Associazione Radicale Certi Diritti, Famiglie Arcobaleno e Uaar) si sono presentate, insieme alle altre cinque internazionali (Men Having Babies, Our Family Coalition, Meer Dan Gewest, Israeli Gay’s Father’s Association e l’Asbl Homoparentalités), alla seconda conferenza annuale sulle opzioni di genitorialità per le persone omosessuali europee, organizzata dall’Associazione americana Men Having Babies.

Il risultato è stata la formazione di una coalizione internazionale per una Gestazione per Altri (Gpa) etica. Un grande risultato, visti i diversi punti di vista su una questione tanto delicata per tutti i soggetti coinvolti, e che è fisiologicamente al centro di un dibattito mondiale di natura bioetica.

Il documento di sintesi raccoglie i parametri etici per il ricorso alla gestazione per altri (l’Associazione Luca Coscioni non sottoscrive i punti 8, 9 e 10, mentre Uaar non sottoscrive il punto 10), e tengo a precisare che alla sua stesura hanno partecipato anche donne portatrici che fanno parte dell’Advisory Committee di Men Having Babies (e coincide con la posizione di Famiglie Arcobaleno e dall’Associazione Radicale Certi Diritti del 2014).

A rappresentare le associazioni italiane è stato Yuri Guaiana, segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti, che ha dichiarato: “Anche alla luce del rapporto approvato il 21 settembre dalla Commissione salute dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, è importante portare l’azione per la legalizzazione della Gpa anche a livello transnazionale. Leggi che seguano stringenti principi etici e che eliminino il turismo procreativo sono assolutamente urgenti e necessarie per far sì che i diritti umani e l’autodeterminazione di tutte le parti coinvolte sia rispettata”.

“E’ dal 2005 che la nostra associazione – spiega Marilena Grassadonia, presidente di Famiglie Arcobaleno – si auspica una regolamentazione della Gestazione per altri che sia rispettosa di tutte le persone coinvolte, come d’altronde è scritto nella nostra carta etica. Da sempre ci battiamo per far conoscere le storie delle nostre famiglie, per raccontare come la Gpa possa essere un percorso d’amore. La coalizione internazionale per una Gpa etica è la risposta migliore a chi condanna senza conoscere. L’autodeterminazione della donna rimane, per noi, il faro a cui guardare per non perdersi nelle nebbie di un dibattito a volte strumentale. Ribadiamo che la mancanza di regole e il proibizionismo possono solo alimentare fenomeni di sfruttamento“.

Intanto, il prossimo appuntamento sarà il 1 ottobre a Napoli dove, in occasione del congresso dell’Associazione Luca Coscioni, Famiglie Arcobaleno e Associazione Radicale Certi Diritti si incontreranno per declinare i principi etici presentati a Bruxelles in una proposta di legge per l’Italia.

Mi pare che pubblicare per intero tale documento possa essere una risposta alle femministe francesi e alle feministe lesbiche italiane che fermamente si oppongono alla Gpa, di fatto frenando la naturale ripidità della storia dell’umanità e dei suoi cambiamenti con un pericoloso spazzaneve antievolutivo: ecco il testo.

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