Settecento esuberi che saranno accompagnati alla pensione con uno “scivolo”, blocco degli avanzamenti e del “premio di fedeltà” riconosciuto a chi ha lavorato oltre 25 anni per la banca, taglio del 30% del salario incentivante e chiusura di altri 100 sportelli. Sono i contenuti del nuovo piano industriale di Bnl, acquistata nel 2006 dai francesi di Bnp Paribas, che prevede anche la chiusura di altri 100 sportelli oltre al centinaio già dismesso tra 2012 e 2016, riducendo la rete a un totale di 900 agenzie. Sarà inoltre snellita la Direzione generale di Roma. Per i sindacati, a cui come riporta l’agenzia Radiocor il piano dell’amministratore delegato Andrea Munari è stato annunciato martedì, la riduzione dei premi è “inaccettabile” a fronte dei “6 milioni percepiti dai sei top manager nel 2014″.

Tra istituto e sigle sindacali si apre ora il confronto per raggiungere un accordo sulla riorganizzazione entro dicembre. I 700 dipendenti che dovranno andare al fondo esuberi maturano i requisiti per la pensione nel 2019 e nel 2020. La banca ha annunciato anche 100 ingressi tra assunzioni e stabilizzazioni. L’obiettivo dichiarato della banca è “rendere più rapide le risposte alla clientela”, aumentare gli investimenti nell’information technology e valorizzare la banca online Hello Bank.

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