L’ordine, secondo indiscrezioni della Nbc, è arrivato direttamente da Barack Obama e la missione è stata affidata alla Cia. L’obiettivo: sferrare un attacco informatico “senza precedenti” contro la Russia in risposta alle interferenze di Mosca a vantaggio – ipotizzate dal presidente Usa già a luglio e poi denunciate dalla candidata democratica Hillary Clinton – nelle elezioni presidenziali americane. La notizia è stata riportata in esclusiva dall’emittente che ha citato fonti di intelligence americane. E arriva in un momento storico in cui i rapporti tra i due Paesi sono sempre più tesi.
Secondo Nbc il piano degli 007 americani è già in fase avanzata. Al cyber attacco starebbe lavorando, infatti, un team di centinaia di persone che ha a disposizione un budget di centinaia di milioni di dollari. L’obiettivo, riferiscono i funzionari dell’intelligence, è mandare un messaggio al Cremlino e “mettere in imbarazzo” la leadership russa oltre che assicurarsi che gli hacker russi non interferiscano con il voto dell’8 novembre.
Gli specialisti di Langley avrebbe inoltre già raccolto una serie di documenti dai quali emergerebbero dettagli sulle attività finanziarie illecite condotte dal presidente russo Vladimir Putin e dagli oligarchi a lui vicini. Una conferma indiretta alle rivelazioni di Nbc News è arrivata venerdì dal vice presidente Usa Joe Biden che, intervistato nel programma Meet the Press, ha affermato che gli Stati Uniti “stanno per mandare un messaggio” a Putin e che “sceglieremo noi il momento e le circostanze che avranno l’impatto maggiore”. Sul tavolo di Obama resta comunque anche un’opzione più tradizionale come quella delle sanzioni.
Mondo
Scontro Usa-Russia, “Obama ha ordinato alla Cia un attacco informatico contro Mosca”
Lo riferisce la Nbc che cita fonti di intelligence. L'obiettivo è mandare un messaggio al Cremlino e "mettere in imbarazzo" la leadership russa
L’ordine, secondo indiscrezioni della Nbc, è arrivato direttamente da Barack Obama e la missione è stata affidata alla Cia. L’obiettivo: sferrare un attacco informatico “senza precedenti” contro la Russia in risposta alle interferenze di Mosca a vantaggio – ipotizzate dal presidente Usa già a luglio e poi denunciate dalla candidata democratica Hillary Clinton – nelle elezioni presidenziali americane. La notizia è stata riportata in esclusiva dall’emittente che ha citato fonti di intelligence americane. E arriva in un momento storico in cui i rapporti tra i due Paesi sono sempre più tesi.
Secondo Nbc il piano degli 007 americani è già in fase avanzata. Al cyber attacco starebbe lavorando, infatti, un team di centinaia di persone che ha a disposizione un budget di centinaia di milioni di dollari. L’obiettivo, riferiscono i funzionari dell’intelligence, è mandare un messaggio al Cremlino e “mettere in imbarazzo” la leadership russa oltre che assicurarsi che gli hacker russi non interferiscano con il voto dell’8 novembre.
Gli specialisti di Langley avrebbe inoltre già raccolto una serie di documenti dai quali emergerebbero dettagli sulle attività finanziarie illecite condotte dal presidente russo Vladimir Putin e dagli oligarchi a lui vicini. Una conferma indiretta alle rivelazioni di Nbc News è arrivata venerdì dal vice presidente Usa Joe Biden che, intervistato nel programma Meet the Press, ha affermato che gli Stati Uniti “stanno per mandare un messaggio” a Putin e che “sceglieremo noi il momento e le circostanze che avranno l’impatto maggiore”. Sul tavolo di Obama resta comunque anche un’opzione più tradizionale come quella delle sanzioni.
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Albania, la Corte non convalida: liberi i 43 migranti. Opposizioni: ‘Fallimento di Meloni’. Da destra riparte l’attacco ai giudici: ‘Si sostituiscono al governo’
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Vespa scatenato difende il governo: “Ogni Stato fa cose sporchissime”. Opposizioni: “Superato il limite”
Washington, 1 feb. (Adnkronos) - La scatola nera dell'elicottero coinvolto nella tragedia aerea di Washington sono state recuperate e non appaiono danneggiate, ha reso noto un portavoce del National Transportation Safety Board. L'elicottero ha una sola scatola nera, con la registrazione delle voci della cabina e dei dati di volo.
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - "Altri 43 migranti tornano in Italia dai centri in Albania. Presidente Meloni, errare è umano, perseverare è diabolico. Quanti altri viaggi a vuoto dovremo vedere prima che si metta fine a questa pagliacciata costosa per i contribuenti?”. Così Matteo Ricci, europarlamentare Pd, in un post sui social.
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - "Terzo flop del ‘modello Albania’: la Corte d’Appello di Roma smonta l’ennesima trovata propagandistica del governo Meloni, sospendendo i trattenimenti e disponendo il trasferimento in Italia dei migranti deportati. Per la terza volta, la destra ha provato a forzare la mano e per la terza volta è stata bocciata. Hanno sprecato milioni di euro pubblici, violato diritti fondamentali e messo in piedi un’operazione disumana, solo per alimentare la loro propaganda. Un fallimento su tutta la linea, mentre il Paese affonda tra tagli alla sanità, precarietà e crisi sociale. Ora che farà Meloni? Toglierà la competenza anche alle Corti d’Appello per accentrarla a Palazzo Chigi?”. Così Alessandro Zan, responsabile Diritti nella segreteria nazionale Pd ed europarlamentare.
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - "La Corte d’Appello di Roma libera di nuovo immigrati irregolari per i quali potevano essere eseguite rapidamente le procedure di rimpatrio e rimette ancora la palla alla Corte di Giustizia Europea sulla questione dei Paesi sicuri. Le ordinanze che non convalidano i trattenimenti nel centro in Albania e che rimettono alla Corte di Giustizia la questione pregiudiziale, insistono sull’individuazione in via generale ed astratta dei “paesi sicuri”, ripercorrendo le motivazioni delle decisioni precedenti, senza giudicare delle posizioni dei singoli migranti. Peccato che la Corte di Cassazione ha ampiamente chiarito, lo scorso dicembre, che questa è una competenza del Governo e non della magistratura. Incredibile che la Corte d’Appello di Roma abbia considerato irrilevante questo principio e insista nel voler riconoscere ai singoli magistrati un potere che è esclusiva prerogativa dello Stato”. Lo dichiara la deputata di Fratelli d’Italia, Sara Kelany, responsabile del Dipartimento immigrazione.
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - "Non stupisce la decisione della Corte d’Appello di Roma di bloccare, per l’ennesima volta, una misura, tra l’altro apprezzata anche in Europa, con cui l’Italia vuole fronteggiare l’immigrazione massiccia e garantire la sicurezza nazionale. I magistrati non usino il loro potere per contrastarne un altro, riconosciuto dalla costituzione e legittimato dagli italiani”. Lo dichiara il deputato della Lega Igor Iezzi.
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - “La Corte d’Appello di Roma libera ancora dei migranti irregolari che potevano essere rapidamente rimpatriati, rimandando di nuovo alla Corte di Giustizia Europea sulla questione dei paesi sicuri. Ma la Corte di Cassazione aveva chiarito che questa è una competenza del Governo. Evidentemente alcuni tribunali italiani considerano irrilevanti i principi fissati dalla Suprema Corte. Di fronte a questo non posso che esprimere profondo stupore". Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Lucio Malan.
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - “E anche oggi si certifica il fallimento di Meloni. I Centri per i migranti in Albania non sono la risposta al fenomeno migratorio, che richiede rispetto per i diritti umani e condivisione delle responsabilità a livello europeo. Nei comizi Meloni potrà continuare a dire che fun-zio-ne-ran-no ma nella realtà sono solo uno spreco immane di risorse. Se quei fondi fossero stati spesi per assumere infermieri e medici, o per aumentare gli stipendi di quelli che già lavorano nella sanità pubblica, allora si’ che sarebbero stati utili agli italiani!”. Così in una nota Marina Sereni, responsabile Salute e sanità nella segreteria nazionale del Pd.