Per ora è un’inchiesta senza indagati né ipotesi di reato. Ma l’indagine sul presunto buco di bilancio di 5 milioni al Comune di Torino rischia di lasciare ombre pesanti sull’operato della vecchia amministrazione comunale guidata da Piero Fassino. Oggi, intanto, in municipio è arrivata la Guardia di finanza: una visita agli uffici comunali che rientra proprio nel quadro degli accertamenti della Procura e della Corte dei Conti sul bilancio di Palazzo Civico. Il sostituto procuratore Ciro Santoriello, che coordina il gruppo “Reati economici”, ha aperto un fascicolo “modello 45”, che non ha né indagati né ipotesi di reato. Al momento l’indagine è un’inchiesta conoscitiva. Su cosa? Magistrati e militari intendono far luce su una discrasia (di 4 o 5 milioni) fra i conti dell’amministrazione e quelli di alcune società partecipate, fra cui la società di trasporti Gtt e quella per le infrastrutture legate ai trasporti InfraTo. Entrambe sono partecipate dal Comune al cento per cento. “A Torino Fassino ha lasciato un vuoto enorme, un buco, una voragine con in fondo il marchio Pd” ha attaccato Beppe Grillo, con l’ex primo cittadino che si è difeso sottolineando che il suo operato è stato sempre contraddistinto da “trasparenza e rigore”.
L’inchiesta sul bilancio e sulle società partecipate – L’inchiesta si riferisce a un presunto “disallineamento” fra i conti della Gtt e quelli dell’amministrazione: l’azienda vanterebbe un credito di 14 milioni di euro che non compare nella documentazione. A sollevare il caso erano stati dei consiglieri di opposizione di centrodestra, tra cui Alberto Morano, ex candidato sindaco indipendente di Lega Nord e Fratelli d’Italia. I magistrati sarebbero orientati a procedere per falso in atto pubblico. La storia era emersa sugli organi di stampa a settembre scorso. In sostanza nel rendiconto del Comune di Torino, riferito al 2015, mancavano crediti e debiti con Gtt e InfraTo, mentre tutte le altre partecipate sono state prese in esame. Non solo: una relazione allegata al bilancio presentava la situazione debiti-crediti di tutte le partecipate, tranne quelle due. I funzionari del Comune, spiega la Stampa, rispondendo a Morano, ammisero che “quei dati non sono stati mai forniti”. La replica del consigliere di centrodestra fu: “E voi avete approvato il bilancio lo stesso?”. La legge, infatti, prevede che nel rendiconto sul bilancio un’amministrazione deve – tra le altre cose – indicare “gli esiti della verifica dei crediti e debiti reciproci con i propri enti strumentali e le società controllate e partecipate”. Un dovere dei revisori dei conti, ma il Comune, in caso di discordanze, deve spiegarne la motivazione e assumere “i provvedimenti necessari ai fini della riconciliazione delle partite debitorie e creditorie”.
Numeri che non tornano e le iniziative della Appendino – Ma le anomalie non finivano lì. Il quotidiano torinese spiegava che, per esempio, nel bilancio 2015 di InfraTo, gestisce l’infrastruttura dei trasporti, si parla di crediti per 22,3 milioni con Gtt, l’azienda di trasporto, ma nei conti di Gtt ne risultano solo 20,2. Nel bilancio 2015 di Gtt, poi, emerge un credito di 40 milioni verso il Comune di cui a Palazzo Civico non c’è traccia. La situazione è complicata dal fatto che i bilanci risalgono al 2015 – e dunque ai tempi della giunta Fassino – ma sono stati approvati nel 2016. E quelli di Gtt e InfraTo sono finiti sul tavolo della giunta Appendino poche settimane dopo essersi insediata. Proprio per chiarire questi presunti passaggi a vuoto il sindaco Chiara Appendino aveva deciso di incaricare una società di consulenza per uno screening sui conti, salvo poi incaricare un gruppo di dipendenti comunali che entro metà novembre dovrebbe dare le prime risposte.
Grillo attacca, Fassino si difende come può – “A Torino Fassino ha lasciato un vuoto enorme, un buco, una voragine con in fondo il marchio Pd”. Parola di Beppe Grillo, che dal suo blog ha commentato la notizia. Oggi, spiega il leader M5s, “la Finanza è entrata in Comune perché mancano 5 milioni di euro, o forse molti di più, al bilancio del 2015 firmato dal triste profeta che probabilmente sarà iscritto nel registro degli indagati per falso in atto pubblico. Nel mirino – ricorda l’ex comico genovese – ci sono le partecipate Gtt (Tpl) e InfraTo (infrastrutture per la mobilità). Le partecipate sono infatti uno degli strumenti più usati dai partiti per prendere i soldi dei cittadini: in tutto in Italia hanno perdite che superano gli 84 miliardi”. A sentire Beppe Grillo, “il mito della buona amministrazione de sinistra di Torino è finito. Kaputt” e “mentre la città si riempiva di poveri, milioni di euro sparivano dal bilancio comunale. Eppure quella di Fassino veniva descritta come l’amministrazione perfetta e tutti i giornalisti si sorprendevano della vittoria del MoVimento 5 Stelle, solo i torinesi avevano capito tutto e ci hanno dato fiducia”.
Non si è fatta attendere la risposta dell’ex primo cittadino di Torino. “Le politiche di bilancio sono sempre state gestite con rigore e trasparenza, nel rispetto delle leggi e dei principi contabili, sottoposto periodicamente agli organismi di verifica contabile – ha detto Fassino – conseguendo sempre gli equilibri di bilancio e realizzando in cinque anni una consistente riduzione dell’indebitamento della città di oltre 500 milioni”. “In ogni caso – ha concluso Fassino – un’inchiesta non può essere commentata prima di conoscerne i rilievi precisi che valuteremo quando saranno noti”.
Giustizia & Impunità
Torino, inchiesta sul bilancio 2015 del Comune: Guardia di Finanza in municipio. Grillo: “Vuoto di Fassino”. Che si difende
Al centro dell'indagine una discordanza tra i conti dell'amministrazione e quelli di alcune società partecipate, tra cui l'azienda di trasporti Gtt. Il leader M5s: "Una voragine con in fondo il marchio Pd". L'ex primo cittadino: "Un’inchiesta non può essere commentata prima di conoscerne i rilievi precisi che valuteremo quando saranno noti".
Per ora è un’inchiesta senza indagati né ipotesi di reato. Ma l’indagine sul presunto buco di bilancio di 5 milioni al Comune di Torino rischia di lasciare ombre pesanti sull’operato della vecchia amministrazione comunale guidata da Piero Fassino. Oggi, intanto, in municipio è arrivata la Guardia di finanza: una visita agli uffici comunali che rientra proprio nel quadro degli accertamenti della Procura e della Corte dei Conti sul bilancio di Palazzo Civico. Il sostituto procuratore Ciro Santoriello, che coordina il gruppo “Reati economici”, ha aperto un fascicolo “modello 45”, che non ha né indagati né ipotesi di reato. Al momento l’indagine è un’inchiesta conoscitiva. Su cosa? Magistrati e militari intendono far luce su una discrasia (di 4 o 5 milioni) fra i conti dell’amministrazione e quelli di alcune società partecipate, fra cui la società di trasporti Gtt e quella per le infrastrutture legate ai trasporti InfraTo. Entrambe sono partecipate dal Comune al cento per cento. “A Torino Fassino ha lasciato un vuoto enorme, un buco, una voragine con in fondo il marchio Pd” ha attaccato Beppe Grillo, con l’ex primo cittadino che si è difeso sottolineando che il suo operato è stato sempre contraddistinto da “trasparenza e rigore”.
L’inchiesta sul bilancio e sulle società partecipate – L’inchiesta si riferisce a un presunto “disallineamento” fra i conti della Gtt e quelli dell’amministrazione: l’azienda vanterebbe un credito di 14 milioni di euro che non compare nella documentazione. A sollevare il caso erano stati dei consiglieri di opposizione di centrodestra, tra cui Alberto Morano, ex candidato sindaco indipendente di Lega Nord e Fratelli d’Italia. I magistrati sarebbero orientati a procedere per falso in atto pubblico. La storia era emersa sugli organi di stampa a settembre scorso. In sostanza nel rendiconto del Comune di Torino, riferito al 2015, mancavano crediti e debiti con Gtt e InfraTo, mentre tutte le altre partecipate sono state prese in esame. Non solo: una relazione allegata al bilancio presentava la situazione debiti-crediti di tutte le partecipate, tranne quelle due. I funzionari del Comune, spiega la Stampa, rispondendo a Morano, ammisero che “quei dati non sono stati mai forniti”. La replica del consigliere di centrodestra fu: “E voi avete approvato il bilancio lo stesso?”. La legge, infatti, prevede che nel rendiconto sul bilancio un’amministrazione deve – tra le altre cose – indicare “gli esiti della verifica dei crediti e debiti reciproci con i propri enti strumentali e le società controllate e partecipate”. Un dovere dei revisori dei conti, ma il Comune, in caso di discordanze, deve spiegarne la motivazione e assumere “i provvedimenti necessari ai fini della riconciliazione delle partite debitorie e creditorie”.
Numeri che non tornano e le iniziative della Appendino – Ma le anomalie non finivano lì. Il quotidiano torinese spiegava che, per esempio, nel bilancio 2015 di InfraTo, gestisce l’infrastruttura dei trasporti, si parla di crediti per 22,3 milioni con Gtt, l’azienda di trasporto, ma nei conti di Gtt ne risultano solo 20,2. Nel bilancio 2015 di Gtt, poi, emerge un credito di 40 milioni verso il Comune di cui a Palazzo Civico non c’è traccia. La situazione è complicata dal fatto che i bilanci risalgono al 2015 – e dunque ai tempi della giunta Fassino – ma sono stati approvati nel 2016. E quelli di Gtt e InfraTo sono finiti sul tavolo della giunta Appendino poche settimane dopo essersi insediata. Proprio per chiarire questi presunti passaggi a vuoto il sindaco Chiara Appendino aveva deciso di incaricare una società di consulenza per uno screening sui conti, salvo poi incaricare un gruppo di dipendenti comunali che entro metà novembre dovrebbe dare le prime risposte.
Grillo attacca, Fassino si difende come può – “A Torino Fassino ha lasciato un vuoto enorme, un buco, una voragine con in fondo il marchio Pd”. Parola di Beppe Grillo, che dal suo blog ha commentato la notizia. Oggi, spiega il leader M5s, “la Finanza è entrata in Comune perché mancano 5 milioni di euro, o forse molti di più, al bilancio del 2015 firmato dal triste profeta che probabilmente sarà iscritto nel registro degli indagati per falso in atto pubblico. Nel mirino – ricorda l’ex comico genovese – ci sono le partecipate Gtt (Tpl) e InfraTo (infrastrutture per la mobilità). Le partecipate sono infatti uno degli strumenti più usati dai partiti per prendere i soldi dei cittadini: in tutto in Italia hanno perdite che superano gli 84 miliardi”. A sentire Beppe Grillo, “il mito della buona amministrazione de sinistra di Torino è finito. Kaputt” e “mentre la città si riempiva di poveri, milioni di euro sparivano dal bilancio comunale. Eppure quella di Fassino veniva descritta come l’amministrazione perfetta e tutti i giornalisti si sorprendevano della vittoria del MoVimento 5 Stelle, solo i torinesi avevano capito tutto e ci hanno dato fiducia”.
Non si è fatta attendere la risposta dell’ex primo cittadino di Torino. “Le politiche di bilancio sono sempre state gestite con rigore e trasparenza, nel rispetto delle leggi e dei principi contabili, sottoposto periodicamente agli organismi di verifica contabile – ha detto Fassino – conseguendo sempre gli equilibri di bilancio e realizzando in cinque anni una consistente riduzione dell’indebitamento della città di oltre 500 milioni”. “In ogni caso – ha concluso Fassino – un’inchiesta non può essere commentata prima di conoscerne i rilievi precisi che valuteremo quando saranno noti”.
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Ora anche la Germania chiede meno vincoli sui conti: la linea del rigore si sgretola per le armi
Washington, 6 mar. (Adnkronos/Afp) - "Liberate tutti gli ostaggi ora, non più tardi, e restituite immediatamente tutti i cadaveri delle persone che avete assassinato, altrimenti per voi è finita". Lo ha scritto su Truth Social il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dopo aver incontrato gli ostaggi liberati. "Questo è per voi l'ultimo avvertimento! Per la leadership, ora è il momento di lasciare Gaza, finché ne avete ancora la possibilità", ha aggiunto.
Trump ha affermato che "invierà a Israele tutto ciò di cui ha bisogno per portare a termine il lavoro", mentre la sua amministrazione accelera l'investimento di miliardi di dollari in armi. E rivolgendosi "alla gente di Gaza - ha detto - vi aspetta un futuro meraviglioso, ma non se tenete degli ostaggi. Se lo fate, siete morti!".
Napoli , 6 mar. - (Adnkronos) - Maxi blitz antidroga a Napoli. Dalle prime luci dell’alba, i carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata stanno eseguendo una misura cautelare emessa dal Tribunale oplontino a carico di decine di persone. Oltre 200 i militari impiegati nell’area vesuviana, in quella stabiese e nel salernitano. Tra gli episodi ripresi dalle telecamere, anche una donna che spaccia droga con un bambino in braccio.
Kiev, 6 mar. (Adnkronos/Afp) - Un attacco missilistico russo contro un hotel a Kryvyi Rig, città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha causato la morte di tre persone e il ferimento di altre 31, di cui circa la metà versa in gravi condizioni. Lo ha reso noto Sergiy Lysak, governatore della regione di Dnipropetrovsk.
Oltre all'hotel, sono stati danneggiati anche 14 palazzi residenziali, un ufficio postale, circa due decine di auto, un istituto culturale e 12 negozi, hanno affermato le autorità.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - L’estensione giornaliera del ghiaccio marino globale, che combina le estensioni del ghiaccio marino in entrambe le regioni polari, ha raggiunto un nuovo minimo storico all’inizio di febbraio ed è rimasta al di sotto del precedente record di febbraio 2023 per il resto del mese. E' quanto rileva il servizio Copernicus Climate Change (C3S), implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea con i finanziamenti dell’Ue, nel bollettino climatico mensile. La maggior parte dei risultati riportati si basano sul set di dati di rianalisi Era5, utilizzando miliardi di misurazioni provenienti da satelliti, navi, aerei e stazioni meteorologiche in tutto il mondo.
Nel dettaglio, il ghiaccio marino artico ha raggiunto la sua estensione mensile più bassa per il mese di febbraio, pari all’8% sotto la media: questo segna il terzo mese consecutivo in cui l’estensione del ghiaccio marino stabilisce un record per il mese corrispondente. È importante notare - sottolinea C3S - che il nuovo record registrato nell’Artico a febbraio non è un minimo storico: il ghiaccio marino artico si sta attualmente avvicinando alla sua estensione massima annuale, che in genere si verifica a marzo.
Il ghiaccio marino antartico ha raggiunto la quarta estensione mensile più bassa nel mese di febbraio, il 26% sotto la media. L’estensione giornaliera del ghiaccio marino potrebbe aver raggiunto il suo minimo annuale verso la fine del mese. Se confermato, sarebbe il secondo minimo più basso registrato dal satellite. Questa conferma sarà possibile solo all’inizio di marzo.
Febbraio 2025 è stato il terzo febbraio più caldo a livello globale, rileva inoltre il servizio Copernicus Climate Change (C3S), implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea con i finanziamenti dell’Ue, nel bollettino climatico mensile. La maggior parte dei risultati riportati si basano sul set di dati di rianalisi Era5, utilizzando miliardi di misurazioni provenienti da satelliti, navi, aerei e stazioni meteorologiche in tutto il mondo.
Nel dettaglio, febbraio 2025 ha registrato una temperatura media di 13,36°C, 0,63°C al di sopra della media di febbraio 1991-2020, e solo di poco più alta, 0,03°C, rispetto al quarto febbraio più caldo del 2020. Il mese scorso è stato, poi, di 1,59°C al di sopra della media stimata del periodo 1850-1900, utilizzata per definire il livello preindustriale, posizionandosi come il 19esimo mese, degli ultimi 20, in cui la temperatura media globale ha superato di 1,5°C il livello preindustriale.
(Adnkronos) - Le violenze e le discriminazioni violano la dignità personale, creano un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante, offensivo e generano malessere nelle persone che le subiscono. “In questi casi, la prima cosa da fare è segnalare e denunciare alla Consigliera di Parità per ricevere supporto e assistenza. È fondamentale non rimanere in silenzio. Ogni voce conta e può portare ad un cambiamento - sottolinea Antonella Pappadà, consigliera di Parità effettiva della Provincia di Lecce - . Questo incontro offre un’occasione per riflettere e ricordare a noi stesse quanto sia importante valorizzare il nostro talento e le nostre competenze e imparare a non farci sopraffare sia nelle relazioni personali sia nei luoghi di lavoro. La figura istituzionale della Consigliera di Parità della Provincia di Lecce è preposta a contrastare ogni forma di discriminazione legata al genere e non solo, a dare sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori che ne siano stati vittime sul luogo di lavoro, supportandoli gratuitamente in via stragiudiziale e giudiziale”.
“La violenza contro le donne e i femminicidi rappresentano ferite profonde nella nostra società, ma oggi dobbiamo esprimere la nostra determinazione nel combattere questi problemi - aggiunge Donatella Bertolone, vicepresidente Vicario Gruppo Donne Imprenditrici Fipe/Confcommercio - È incoraggiante vedere sempre più donne unirsi per reclamare il diritto alla sicurezza e al rispetto. Le donne non sono solo vittime, ma anche attrici fondamentali nel mondo del lavoro e dell’imprenditoria. Campagne come #SicurezzaVera ci mostrano che possiamo fare la differenza, sensibilizzando e coinvolgendo la società su questi temi cruciali. È essenziale lavorare insieme per sfatare l’idea che i luoghi di intrattenimento siano associati alla violenza. Dobbiamo trasformare questi spazi in ambienti sicuri e accoglienti, dove ogni persona, in particolare le donne, possa sentirsi protetta e rispettata”.
I dati raccolti dal Centro Antiviolenza Renata Fonte di Lecce parlano chiaro: nel 2024 hanno chiesto aiuto 174 donne. La fascia d’età più colpita è quella tra i 30 e i 39 anni (32%), seguita da quella tra i 40 e i 49 anni (23%). La violenza non ha un unico volto: il 44% ha subito violenza fisica, il 45% psicologica, mentre il 2% ha denunciato violenze sessuali e il 4% atti di stalking. Colpisce il fatto che, nonostante il dolore e la sofferenza, solo il 34% delle donne abbia trovato la forza di sporgere denuncia. Il restante 66% ha scelto di non farlo, per paura di ritorsioni o per mancanza di fiducia nelle istituzioni.
"Uscire da una relazione maltrattante non è mai semplice per una donna, soprattutto quando l’uomo che esercita violenza è il compagno, il marito o il padre dei suoi figli, dichiara Maria Luisa Toto - Presidente Associazione Donne Insieme che gestisce il Centro Antiviolenza Renata Fonte. Ogni donna ha i suoi tempi, perché la paura, la vergogna e il senso di colpa possono trasformarsi in una prigione invisibile, fatta di solitudine e isolamento. Questi numeri ci dicono che la violenza di genere è una piaga radicata nella nostra società. Non è solo un fenomeno privato, ma una delle più gravi violazioni dei diritti umani. Per questo è essenziale che le donne non si sentano sole. Devono sapere che c’è una rete di supporto pronta ad aiutarle".
Una rete di supporto alimentata anche da momenti di spettacolo che portano in scena – come nel caso di “Eva non è ancora nata” di e con Salvatore Cosentino, magistrato e autore teatrale - la realtà delle donne che vengono analizzate sotto l’aspetto umano, per una riflessione profonda sul loro ruolo nella società di oggi. A ricordare le vittime di femminicidio e di violenza di genere, da venerdì 7 marzo ci sarà a Lecce anche una nuova panchina rossa, installata a Palazzo dei Celestini su iniziativa della Commissione Pari Opportunità della Provincia. Una mobilitazione importante quella della città che ha coinvolto anche la U.S. Lecce, che ha voluto essere presente all’evento di Codere inviando un videomessaggio di Federico Baschirotto. Il capitano dei giallorossi salentini ha ribadito l’importanza del contrasto a qualsiasi forma di violenza sulle donne e della promozione della cultura del rispetto e della consapevolezza: temi anche della campagna “Un Rosso alla Violenza” della Lega Serie A che servono a tenere sempre alta l’attenzione.
“Quando 'Innamòrati di Te' ha mosso i suoi primi passi non mi aspettavo che sarebbe diventato un laboratorio così importante, un momento di confronto trasversale e costruttivo. In dieci anni abbiamo attraversato l’Italia più volte e abbiamo avuto l’opportunità di conoscere persone fantastiche che si impegnano per il bene comune, in particolare quello delle donne. Confesso di essere davvero emozionata nel vedere anche Lecce tra le Città delle Donne e ringrazio Adriana Poli Bortone per aver immediatamente colto lo spunto che, in qualità di Ambassador de Gli Stati Generali delle Donne, ho offerto - commenta Imma Romano Direttrice Relazioni Istituzionali di Codere Italia - . Anche questa volta siamo riuscite a trattare il tema della violenza di genere con chi questo tema lo conosce e lo combatte quotidianamente, provando a dare informazioni ed indicazioni molto concrete sugli strumenti esistenti e sulle opportunità che il mondo istituzionale e quello del terziario sociale mettono a disposizione. L’impegno di Codere resta un impegno concreto sia in termini di divulgazione che di supporto. Con gioia sosteniamo l’Associazione Donne Insieme che opera proprio su questo territorio”. Dopo Lecce, il progetto itinerante 'Innamòrati di Te' farà tappa il 24 giugno a Rivoli, alle porte di Torino, per un altro appuntamento gratuito e aperto al pubblico.
(Adnkronos) - Le violenze e le discriminazioni violano la dignità personale, creano un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante, offensivo e generano malessere nelle persone che le subiscono. “In questi casi, la prima cosa da fare è segnalare e denunciare alla Consigliera di Parità per ricevere supporto e assistenza. È fondamentale non rimanere in silenzio. Ogni voce conta e può portare ad un cambiamento - sottolinea Antonella Pappadà, consigliera di Parità effettiva della Provincia di Lecce - . Questo incontro offre un’occasione per riflettere e ricordare a noi stesse quanto sia importante valorizzare il nostro talento e le nostre competenze e imparare a non farci sopraffare sia nelle relazioni personali sia nei luoghi di lavoro. La figura istituzionale della Consigliera di Parità della Provincia di Lecce è preposta a contrastare ogni forma di discriminazione legata al genere e non solo, a dare sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori che ne siano stati vittime sul luogo di lavoro, supportandoli gratuitamente in via stragiudiziale e giudiziale”.
“La violenza contro le donne e i femminicidi rappresentano ferite profonde nella nostra società, ma oggi dobbiamo esprimere la nostra determinazione nel combattere questi problemi - aggiunge Donatella Bertolone, vicepresidente Vicario Gruppo Donne Imprenditrici Fipe/Confcommercio - È incoraggiante vedere sempre più donne unirsi per reclamare il diritto alla sicurezza e al rispetto. Le donne non sono solo vittime, ma anche attrici fondamentali nel mondo del lavoro e dell’imprenditoria. Campagne come #SicurezzaVera ci mostrano che possiamo fare la differenza, sensibilizzando e coinvolgendo la società su questi temi cruciali. È essenziale lavorare insieme per sfatare l’idea che i luoghi di intrattenimento siano associati alla violenza. Dobbiamo trasformare questi spazi in ambienti sicuri e accoglienti, dove ogni persona, in particolare le donne, possa sentirsi protetta e rispettata”.
I dati raccolti dal Centro Antiviolenza Renata Fonte di Lecce parlano chiaro: nel 2024 hanno chiesto aiuto 174 donne. La fascia d’età più colpita è quella tra i 30 e i 39 anni (32%), seguita da quella tra i 40 e i 49 anni (23%). La violenza non ha un unico volto: il 44% ha subito violenza fisica, il 45% psicologica, mentre il 2% ha denunciato violenze sessuali e il 4% atti di stalking. Colpisce il fatto che, nonostante il dolore e la sofferenza, solo il 34% delle donne abbia trovato la forza di sporgere denuncia. Il restante 66% ha scelto di non farlo, per paura di ritorsioni o per mancanza di fiducia nelle istituzioni.
"Uscire da una relazione maltrattante non è mai semplice per una donna, soprattutto quando l’uomo che esercita violenza è il compagno, il marito o il padre dei suoi figli, dichiara Maria Luisa Toto - Presidente Associazione Donne Insieme che gestisce il Centro Antiviolenza Renata Fonte. Ogni donna ha i suoi tempi, perché la paura, la vergogna e il senso di colpa possono trasformarsi in una prigione invisibile, fatta di solitudine e isolamento. Questi numeri ci dicono che la violenza di genere è una piaga radicata nella nostra società. Non è solo un fenomeno privato, ma una delle più gravi violazioni dei diritti umani. Per questo è essenziale che le donne non si sentano sole. Devono sapere che c’è una rete di supporto pronta ad aiutarle".
Una rete di supporto alimentata anche da momenti di spettacolo che portano in scena – come nel caso di “Eva non è ancora nata” di e con Salvatore Cosentino, magistrato e autore teatrale - la realtà delle donne che vengono analizzate sotto l’aspetto umano, per una riflessione profonda sul loro ruolo nella società di oggi. A ricordare le vittime di femminicidio e di violenza di genere, da venerdì 7 marzo ci sarà a Lecce anche una nuova panchina rossa, installata a Palazzo dei Celestini su iniziativa della Commissione Pari Opportunità della Provincia. Una mobilitazione importante quella della città che ha coinvolto anche la U.S. Lecce, che ha voluto essere presente all’evento di Codere inviando un videomessaggio di Federico Baschirotto. Il capitano dei giallorossi salentini ha ribadito l’importanza del contrasto a qualsiasi forma di violenza sulle donne e della promozione della cultura del rispetto e della consapevolezza: temi anche della campagna “Un Rosso alla Violenza” della Lega Serie A che servono a tenere sempre alta l’attenzione.
“Quando 'Innamòrati di Te' ha mosso i suoi primi passi non mi aspettavo che sarebbe diventato un laboratorio così importante, un momento di confronto trasversale e costruttivo. In dieci anni abbiamo attraversato l’Italia più volte e abbiamo avuto l’opportunità di conoscere persone fantastiche che si impegnano per il bene comune, in particolare quello delle donne. Confesso di essere davvero emozionata nel vedere anche Lecce tra le Città delle Donne e ringrazio Adriana Poli Bortone per aver immediatamente colto lo spunto che, in qualità di Ambassador de Gli Stati Generali delle Donne, ho offerto - commenta Imma Romano Direttrice Relazioni Istituzionali di Codere Italia - . Anche questa volta siamo riuscite a trattare il tema della violenza di genere con chi questo tema lo conosce e lo combatte quotidianamente, provando a dare informazioni ed indicazioni molto concrete sugli strumenti esistenti e sulle opportunità che il mondo istituzionale e quello del terziario sociale mettono a disposizione. L’impegno di Codere resta un impegno concreto sia in termini di divulgazione che di supporto. Con gioia sosteniamo l’Associazione Donne Insieme che opera proprio su questo territorio”. Dopo Lecce, il progetto itinerante 'Innamòrati di Te' farà tappa il 24 giugno a Rivoli, alle porte di Torino, per un altro appuntamento gratuito e aperto al pubblico.
(Adnkronos) - Il Comune di Milano, alla luce delle indagini che recentemente hanno riguardato l’urbanistica, ricorda di aver già messo in atto diverse misure. Ad esempio con apposita delibera di Giunta, datata febbraio 2024, lo Sportello unico per l'edilizia (Sue) si è adeguato alle interpretazioni del gip in tema di pianificazione attuativa e ristrutturazione edilizia e lo scorso settembre è stato modificato il regolamento della Commissione per il paesaggio, "rafforzando ulteriormente il principio di trasparenza che lo guida e prevedendo che almeno 8 componenti su 15, compreso il presidente, per l’intera durata dell’incarico non svolgano attività di libera professione nel territorio comunale".
Lo scorso novembre sono state introdotte regole "molto restrittive" sui contatti tra funzionari dello Sportello unico per l'edilizia e gli utenti privati. E' invece datato primo marzo 2025 l’avvicendamento di alcuni dirigenti, mentre nel maggio 2023 il Consiglio comunale ha approvato la delibera di Giunta relativa all’aggiornamento degli oneri di urbanizzazione e a novembre 2024 sono stati aggiornati anche i criteri di monetizzazione dello standard.