Nel giorno in cui è iniziato lo sgombero del campo di assistenza ai migranti a Calais, noto come Giungla, almeno 4.292 migranti arriveranno oggi in diversi porti italiani dopo i salvataggi tra le coste del Nordafrica e quelle siciliane. Il mercantile Tanker Okyroe giungerà ad Augusta, con 758 persone; la nave Siem Pilot, con 1.117 migranti e 17 salme è giunta a Palermo; la nave Dignity I, con 552 persone e una salma arriverà a Trapani; la nave Werra giungerà con 857 migranti a Messina; la nave Corsi con 358 persone a Crotone; la nave Beckett ne porterà a Pozzallo 350.
L’impennata degli sbarchi degli ultimi giorni fa diventare il 2016 l’anno record, finora, per numero di arrivi: con 153.450 si registra infatti il 10% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e si supera – di 1.300 persone il totale segnato nel 2014, che alla fine, con 170mila sbarcati, diventò l’anno con il maggior numero di arrivi. Ed i numeri sono ancora più imponenti se si contano i 4.300 soccorsi che ancora non hanno toccato terra.
Il trasporto di migranti in Italia non si ferma nella giornata di oggi. Infatti, la nave Aquarius giungerà domani a Taranto con 520 migranti. Nel canale di Sicilia in attesa di altri salvataggi restano la nave Dattilo che ha già a bordo 434 migranti, la nave Iuventa con 278 e la nave Rio Segura con 117 persone raccolte davanti le coste libiche. Non è la prima volta che migliaia di persone arrivano in poche ore sulle coste italiane, già a inizio ottobre sono state salvate 10mila persone nella zona del canale di Sicilia.
Sono state completate, nella giornata di ieri, le operazioni di foto-segnalamento degli 814 migranti provenienti da vari Paesi africani tra cui Senegal, Nigeria, Guinea, Congo, ma anche dalla Siria martoriata dalla guerra civile. Sono giunti il 22 ottobre nel porto di Reggio Calabria con la nave Bourbon Argos. I migranti sono stati immediatamente sottoposti alle prime cure sanitarie da parte del personale medico presente sul posto e assistiti dalle Associazioni di volontariato che hanno operato per oltre due giorni consecutivi. Le persone con patologie cutanee sono state curate presso un’unità mobile di decontaminazione fornita anche in occasione di questo sbarco dalla Calabria su richiesta della Prefettura. L’Italia con i migranti “fa la sua parte in modo civile, ma naturalmente non lo possiamo fare da soli: deve essere molto chiaro che questo è anche un messaggio all’Europa“. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, all’aeroporto di Fiumicino dove ha accolto altri 75 profughi siriani giunti da Beirut grazie al progetto pilota dei “corridoi umanitari”.
Intanto la Procura di Palermo, riporta l’Adnkronos, ha aperto una inchiesta sulla morte dei migranti avvenuta durante la traversata dalla Libia verso la Sicilia. Le diciassette salme recuperate ieri sono state sbarcate dalla nave norvegese Siem Pilot al porto del capoluogo siciliano, insieme con gli oltre mille profughi soccorsi tra ieri e sabato nel Canale di Sicilia. Sembra che alcuni dei migranti morti sarebbero stati uccisi da miliziani libici. Altri sarebbero morti durante il trasbordo. E la Procura vuole fare luce su quanto accaduto. L’inchiesta è coordinata dal Procuratore aggiunto di Palermo, Maurizio Scalia e dai pm del pool che segue le indagini sui migranti.
Cronaca
Migranti, oltre 4mila persone in arrivo in diversi porti italiani. 153mila sbarcati da inizio anno: superato il record del 2014
A Palermo arrivata nave con 17 salme. Intanto la Procura del capoluogo siciliano ha aperto un'inchiesta sulle morti avvenute durante la traversata dalla Libia verso la Sicilia. Con gli arrivi degli ultimi giorni, si registra infatti il 10% in più rispetto allo stesso periodo del 2015
Nel giorno in cui è iniziato lo sgombero del campo di assistenza ai migranti a Calais, noto come Giungla, almeno 4.292 migranti arriveranno oggi in diversi porti italiani dopo i salvataggi tra le coste del Nordafrica e quelle siciliane. Il mercantile Tanker Okyroe giungerà ad Augusta, con 758 persone; la nave Siem Pilot, con 1.117 migranti e 17 salme è giunta a Palermo; la nave Dignity I, con 552 persone e una salma arriverà a Trapani; la nave Werra giungerà con 857 migranti a Messina; la nave Corsi con 358 persone a Crotone; la nave Beckett ne porterà a Pozzallo 350.
L’impennata degli sbarchi degli ultimi giorni fa diventare il 2016 l’anno record, finora, per numero di arrivi: con 153.450 si registra infatti il 10% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e si supera – di 1.300 persone il totale segnato nel 2014, che alla fine, con 170mila sbarcati, diventò l’anno con il maggior numero di arrivi. Ed i numeri sono ancora più imponenti se si contano i 4.300 soccorsi che ancora non hanno toccato terra.
Il trasporto di migranti in Italia non si ferma nella giornata di oggi. Infatti, la nave Aquarius giungerà domani a Taranto con 520 migranti. Nel canale di Sicilia in attesa di altri salvataggi restano la nave Dattilo che ha già a bordo 434 migranti, la nave Iuventa con 278 e la nave Rio Segura con 117 persone raccolte davanti le coste libiche. Non è la prima volta che migliaia di persone arrivano in poche ore sulle coste italiane, già a inizio ottobre sono state salvate 10mila persone nella zona del canale di Sicilia.
Sono state completate, nella giornata di ieri, le operazioni di foto-segnalamento degli 814 migranti provenienti da vari Paesi africani tra cui Senegal, Nigeria, Guinea, Congo, ma anche dalla Siria martoriata dalla guerra civile. Sono giunti il 22 ottobre nel porto di Reggio Calabria con la nave Bourbon Argos. I migranti sono stati immediatamente sottoposti alle prime cure sanitarie da parte del personale medico presente sul posto e assistiti dalle Associazioni di volontariato che hanno operato per oltre due giorni consecutivi. Le persone con patologie cutanee sono state curate presso un’unità mobile di decontaminazione fornita anche in occasione di questo sbarco dalla Calabria su richiesta della Prefettura. L’Italia con i migranti “fa la sua parte in modo civile, ma naturalmente non lo possiamo fare da soli: deve essere molto chiaro che questo è anche un messaggio all’Europa“. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, all’aeroporto di Fiumicino dove ha accolto altri 75 profughi siriani giunti da Beirut grazie al progetto pilota dei “corridoi umanitari”.
Intanto la Procura di Palermo, riporta l’Adnkronos, ha aperto una inchiesta sulla morte dei migranti avvenuta durante la traversata dalla Libia verso la Sicilia. Le diciassette salme recuperate ieri sono state sbarcate dalla nave norvegese Siem Pilot al porto del capoluogo siciliano, insieme con gli oltre mille profughi soccorsi tra ieri e sabato nel Canale di Sicilia. Sembra che alcuni dei migranti morti sarebbero stati uccisi da miliziani libici. Altri sarebbero morti durante il trasbordo. E la Procura vuole fare luce su quanto accaduto. L’inchiesta è coordinata dal Procuratore aggiunto di Palermo, Maurizio Scalia e dai pm del pool che segue le indagini sui migranti.
Articolo Precedente
Amatrice, gli allevatori: “Le bestie al freddo si ammalano. Arriva la neve, non gli aiuti”
Articolo Successivo
Salerno, facevano prostituire bimba di 13 anni: arrestati la madre e un 62enne
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Politica
La Camera respinge la sfiducia a Santanchè: “Sulle dimissioni rifletterò”. Conte: “Siete responsabili di un disastro morale”. Schlein: “Meloni ancora in fuga”
Economia & Lobby
A Milano indagine per evasione fiscale su Twitter-X. Mancati pagamenti Iva per 12,5 milioni
Cronaca
Francesco, condizioni critiche ma stazionarie: “Nuova tac di controllo”. Ha visto il cardinale Parolin. Buenos Aires in ansia per il ‘suo’ Papa
Washington, 25 feb. (Adnkronos) - La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha dichiarato durante il briefing di oggi che l'amministrazione determinerà quali organi di stampa faranno parte del pool stampa della Casa Bianca. Attualmente la White House Correspondents Association aiuta a coordinare la copertura del pool.
La Leavitt ha affermato che alle "testate tradizionali" sarà comunque consentito di unirsi al pool, ma ha osservato che l'amministrazione consentirà l'adesione anche ad altri siti. "Sono orgogliosa di annunciare che restituiremo il potere alle persone che leggono i vostri giornali, che guardano i vostri programmi televisivi e che ascoltano le vostre stazioni radio", ha aggiunto.
(Adnkronos) - L'indagine su Twitter International Uk vede due indagati - si tratta di due ex amministratori (un irlandese e un indiano) - che si sono succeduti negli ultimi anni alla guida del social poi rilevato da Elon Musk a fine 2022. L'indagine nasce da un controllo fiscale della Gdf, concluso ad aprile 2024, proprio sulla piattaforma americana, che oggi si chiama 'X', sulla scia delle stesse verifiche fatte su Meta. Il fascicolo è affidato dal pm Giovanni Polizzi, già protagonista di altre indagini sui colossi del web.
Il punto centrale del fascicolo affidato a Polizzi, lo stesso che si è occupato dell'inchiesta su Meta, è l'idea che debbano essere tassate come transazioni commerciali le iscrizioni gratuite alle piattaforme online in cambio della cessione dei propri dati personali, che hanno un valore economico, visto che consentono la profilazione degli utenti.
Solo lo scorso dicembre la procura di Milano ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti dei rappresentanti legali della società di diritto irlandese Meta, titolare dei social Facebook e Instagram. L'inchiesta - ancora aperta - ipotizza per il colosso l'omessa dichiarazione e mancato pagamento - tra il 2015 e il 2021 - dell'Iva per un totale di oltre 877 milioni di euro.
Washington, 25 feb. (Adnkronos) - La Casa Bianca attribuisce il grosso livido sulla mano destra di Donald Trump, che era visibile durante l'incontro di ieri con il presidente francese Emmanuel Macron, alle strette di mano del presidente americano.
"Il presidente Trump è un uomo del popolo", ha affermato la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, aggiungendo: "Il suo impegno è incrollabile e lo dimostra ogni singolo giorno. Il presidente Trump ha lividi sulla mano perché lavora costantemente e stringe mani tutto il giorno, tutti i giorni".
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - Sono due i momenti della replica di Daniela Santanchè sottolineati dalle opposizioni, che oggi hanno votato compatte la mozione di sfiducia alla ministra del Turismo. Il primo quello sull''intemerata' del tacco 12 e il glamour, della sinistra che odia la ricchezza. Un tentativo di 'buttarla in caciara' e uscire dal merito, grave, della vicenda, dicono le opposizioni. L'altro passaggio è meno di colore e più inquietante, sostengono, ed è quando la ministra ha detto che alla prossima udienza valuterà le dimissioni "ma lo farò da sola - ha scandito- con me stessa, senza nessuna costrizione e forzatura". Una sottolineatura che, secondo le opposizioni, è un chiaro messaggio a Giorgia Meloni. E fa crescere l'interrogativo: perché la premier Meloni si fa trattare in questo modo? E' la domanda dei parlamentari di minoranza in Transatlantico.
Giuseppe Conte intervenendo in aula nelle dichiarazioni di voto ha dato una sua versione: "Ci sono solo due plausibili spiegazioni. La prima è che lei, Santanchè, ricatta Meloni. Può darsi che all'opposizione abbiate condiviso segreti che oggi mettono in imbarazzo la presidente del Consiglio e allora comprenderemmo perché ogni giorno Meloni dice che non è ricattabile... La seconda è che Fdi dopo aver avuto come motto 'legge e ordine', oggi che siete al potere si sentite casta intoccabile. Il caso Delmastro è l'esempio di questa vostra convinzione di essere al di sopra della legge".
Anche Elly Schlein si rivolge alla premier Meloni: "Cosa le impedisce di far dimettere Santanchè? Come è possibile accettare in silenzio, dopo che Santanchè ha detto che del pressing di Fdi se ne frega, che lei e solo lei decide se dimettersi come se non esistesse una presidente del Consiglio?". E insiste: "Meloni è stata campionessa mondiale di richieste di dimissioni e oggi ha disertato quest'aula, come fa non vergognarsi della sua incoerenza, come fa a non rendersi conto di quanto sia vigliacco il suo atteggiamento di continua fuga da quest'aula e dalla realtà? Dove si è nascosta la premier? Forse sta registrando un altro video, un contributo da inviare a una convention fra motoseghe e saluti nazisti?".
Conte ribatte anche al passaggio 'tacco 12' della ministra: "Lei ha detto che odiamo la ricchezza, ma non dica baggianate, siete voi che avete fatto la guerra ai poveri, che odiate i poveri. Noi odiamo o meglio ancora contrastiamo, la disonestà". Una questione, quella dei tacchi e delle borsette, che fa sbottare Schlein: "Lei viene qui a difendere le borsette, chi difende gli italiani dalla bollette? Noi non siamo qui per fare un processo ma per porre una gigantesca questione di opportunità politica: davanti ad accuse così gravi, per non ledere le istituzioni, avrebbe dovuto dimettersi".
La segretaria del Pd si rivolge quindi alla maggioranza: "Speriamo in un sussulto della maggioranza e dei singoli parlamentari. Se oggi salvate Santanchè dimostrate che a voi interessa difendere i vostri più che difendere l'onore delle istituzioni. Questa non è difesa nazionale, è difesa tribale". Per Elisabetta Piccolotti che interviene a nome di Avs, "il problema non è la ricchezza della ministra, il problema è che quando si è ricchi e non si pagano" gli stipendi ai lavoratori e si umiliano "le persone più povere".
Anche Iv, Più Europa e Azione che non avevano sottoscritto la mozione di sfiducia, hanno comunque dichiarato il voto a favore in aula. "Noi sappiamo che la mozione di sfiducia non sarà approvata, ma chiunque si è accorto che la ministra Santanchè non è sfiduciata da coloro che hanno presentato questa mozione ma dalla sua stessa maggioranza, dalla premier Meloni", dice Davide Faraone di Iv. Per Azione Antonio D'Alessio spiega: "Le mozioni di sfiducia non ci piacciono" e "la ministra non è colpevole fino a prova contraria" ma "è il quadro complessivo che finisce con il restituirci una politica rispetto alla quale scivolano via situazioni che non consentono una azione della ministra libera di condizionamenti". Linea simile a Riccardo Magi di Più Europa: "Per noi Santanché dovrebbe dimettersi" non per le questioni giudiziarie, ma "perché ha inanellato una serie di fallimenti da ministro". Intanto in serata l'aula ha respinto la sfiducia con 206 voti.
Londra, 25 feb. (Adnkronos/Afp) - Il primo ministro britannico Keir Starmer ha confermato che ospiterà colloqui sull'Ucraina con gli alleati nel fine settimana, dopo essere tornato dall'incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca. "Ospiterò diversi paesi questo fine settimana per continuare a discutere di come procedere insieme come alleati alla luce della situazione che ci troviamo ad affrontare", ha detto ai giornalisti.
Tel Aviv, 25 feb. (Adnkronos) - Le Idf e lo Shin Bet hanno sventato un piano terroristico che prevedeva l'uso di una bomba da 100 kg a Kabatiya, in Cisgiordania. Lo ha reso noto l'Idf, aggiungendo che nel corso dell'operazione, i soldati hanno perquisito decine di siti, arrestato 15 terroristi, localizzato armi e smantellato esplosivi.
Washington, 25 feb. (Adnkronos) - "Sono stata rapita dai terroristi di Hamas il 7 ottobre dal Nova Festival insieme al mio compagno, Avinatan Or. Siamo stati presi con la forza, separati e siamo entrati nell'inferno sulla terra". Lo ha detto l'ostaggio liberato Noa Argamani al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, aggiungendo che "non abbiamo più tempo! Sono qui oggi, il che è un miracolo, ma ci sono ancora 63 ostaggi che stanno vivendo questo incubo, senza sapere se vivranno o moriranno. Non c'è bisogno che vi racconti di Kfir e Ariel Bibas e della loro madre Shiri. Una madre e i suoi bambini che sono stati brutalmente assassinati in prigionia".