Un patteggiamento senza precedenti nella storia dell’industria automobilistica americana. Come preannunciato nel luglio scorso, Volkswagen verserà 14,7 miliardi di dollari nelle casse della giustizia americana per porre fine al contenzioso legato allo scandalo dei test sulle emissioni diesel truccati. L’accordo prevede anche il risarcimento dei clienti statunitensi e il riacquisto di 475mila auto coinvolte nel caso Dieselgate a partire da novembre: misure che costeranno all’azienda di Wolfsburg poco più di 10 miliardi.
I clienti europei, però, restano a bocca asciutta. Secondo La Stampa, la commissaria Ue alla giustizia Vera Jarouvà alla vigilia del suo incontro con i membri del board dell’azienda tedesca che si svolgerà giovedì ha chiesto alla casa automobilistica di offrire anche ai consumatori residenti nella Ue vantaggi ulteriori rispetto a quelli previsti nell’ambito di un normale richiamo per un difetto tecnico. Secondo quanto riferisce il Financial Times, Bruxelles ritiene che Volkswagen debba garantire “speciale attenzione” ai clienti che vorrebbero vendere la loro auto ma non riescono a causa del richiamo, e valutare, in questi casi, la possibilità di acquistare essa stessa le vetture.