“Abbiamo scelto il calcio perché spesso ci era stato detto che avevamo come avversari gli uomini. Ma quelli violenti sono una minoranza. Vogliamo l’aiuto del calcio e degli uomini per isolare la violenza“. Hanno rotto un tabù, entrando negli spogliatoi, uno dei luoghi maschilisti per eccellenza. Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno sono riuscite a penetrare nel mondo del pallone con la loro onlus Doppia Difesa, che da dieci anni si occupa di assistenza legale e psicologica delle donne vittime di violenza. E la loro campagna di sensibilizzazione “La tua vita non è un gioco” scenderà in campo nel weekend in tutti gli stadi della Serie A per lanciare un messaggio comune: stop al femminicidio.

“Chiediamo a tutti di aiutarci a vincere questa importante partita – aggiungono Hunziker e Bongiorno, che scenderanno in campo sabato sera prima di Juventus-Napoli accompagnando i capitani Gigi Buffon e Marek Hamsik – Se le donne non devono accettare alcuna forma di violenza perché la loro vita non è un ‘gioco’, gli uomini devono capire che esistono partite che si giocano e si vincono tutti insieme”. Non a caso, nello spot della campagna, un ruolo attivo è giocato ai capitani di Milan e Inter, Ignazio Abate e Mauro Icardi. Particolarmente coinvolto l’attaccante nerazzurro che, confida la Hunziker, si è dimostrato molto sensibile al tema dopo il brutale assassinio della sedicenne Lucia Peres, che ha sconvolto l’Argentina a inizio ottobre.

“Gli uomini non sono violenti. Una minoranza degli uomini è violenta – spiega Giulia Bongiorno – Motivo per cui vogliamo tutti gli altri accanto a noi in questa battaglia”. Perché, aggiunge, la differenza tra uomo e donna “è di genere, non di ruolo”. Per questo l’approccio della penalista e della Hunziker, che si sono conosciute in occasione di un problema personale della presentatrice legato a uno stalker, è culturale. “Da sempre sosteniamo che gli uomini che maltrattano, che abusano, che uccidono non sono quasi mai malati, ma al contrario lucidamente convinti che la donna sia per natura destinata a una posizione subalterna rispetto all’uomo – sostengono – che la possiede e dispone di lei a piacimento, come fosse un oggetto che può distruggere quando osa contraddirlo per affermare la sua personalità. Purtroppo, è il retaggio di una cultura sociale patriarcale caratterizzata dal dominio del ‘maschio’. Crediamo che il coinvolgimento degli uomini sia essenziale per un profondo cambiamento culturale”.

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Che, in piccolo, avverrà domenica grazie alla partnership con la Lega Serie A e il suo advisor Infront. Su tutti i campi verrà portato uno striscione contro la violenza sulle donne, i calciatori entreranno sul terreno di gioco accompagnati esclusivamente da mascotte femminili, i capitani leggeranno un messaggio, mentre un video sarà trasmesso per lanciare la raccolta fondi di Doppia Difesa che in dieci anni di attività, spiega l’avvocato Bongiorno a ilfattoquotidiano.it “ha assistito e accompagnato, sia legalmente che psicologicamente, migliaia di donne vittime di violenza accompagnandole nel loro percorso”. Sarà possibile sostenere la onlus attraverso il numero solidale 45511 con una donazione di 2 euro tramite sms dai cellulari Tim, Vodafone e Wind oppure da rete fissa Tim, Infostrada e Vodafone.

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