Il cronista fa il suo lavoro, scrivendo – verbali alla mano – che un ex politico sta cominciando a illustrare ai magistrati gli affari e le clientele del centrosinistra nella terra dei Casalesi. E il sindaco del Pd cosa fa? Attacca il giornalista, attraverso l’antica pratica della delegittimazione. Accade tra Napoli e Casapesenna, comune di 6.500 abitanti in provincia di Caserta al centro dei racconti con cui l’ex consigliere regionale Ds-Pd Angelo Brancaccio sta riempiendo pagine di verbale davanti agli uomini della Direzione Distrettuale Antimafia. Queste vicende Vincenzo Iurillo le ha raccontate su IlFattoQuotidiano.it in un articolo del 1° novembre, riportando le dichiarazioni rilasciate dal politico pentito sui fratelli De Rosa, Marcello e Lello, attuale sindaco indagato per concorso esterno in associazione camorristica, ed ex vicesindaco di Casapesenna. E i due diretti interessati si sono scagliati contro il giornalista. Colpevole di aver fatto semplicemente il proprio lavoro.
Sono state le dichiarazioni di Brancaccio – non interpretazioni o valutazioni del cronista, ma virgolettati estratti dai verbali di interrogatorio – a infastidire i due politici locali. Il 21 marzo – riporta Iurillo nell’articolo del 1° novembre – Brancaccio parla dei fratelli De Rosa: “Diana (Lorenzo, ex icona dell’antimafia indagato per concorso esterno in associazione camorristica, ndr) mi chiese di assumerlo – spiega alla Dda l’ex consigliere regionale – lo incontrai nei pressi del bar Fluke ad Aversa. Venne in compagnia del fratello, attuale sindaco di Casapesenna. Nell’occasione i due mi fecero un discorso molto arrogante, dicendomi che se volevo una mano per quanto attiene le elezioni, nella zona di Casapesenna dovevo contribuire in modo sostanzioso alle spese della sua campagna elettorale provinciale e soprattutto aiutare il fratello Marcello”. E poi ancora: “Feci organizzare – ricorda ancora Brancaccio – una festa al Tempio di Casapesenna, indicatomi dallo stesso Lello De Rosa (si tratta di un locale notoriamente ‘di riferimento’ del clan Zagaria, ndr) e pagata da me per una cifra totale di 4/5mila euro“.
L’articolo non piace, a Casapesenna dà molto fastidio. Così, invece di chiedere ai magistrati di fare piena luce sui fatti che lo riguardano in modo da dissipare ogni dubbio sulla sua condotta, il sindaco Marcello De Rosa prende carta intestata del comune e penna e verga una nota destinata alla stampa (“con gentile richiesta di pubblicazione”) in cui attacca Iurillo: “Non mi farò intimorire da giornalisti che vanno a gettoni per infangare l’immagine mia e della mia amministrazione”, scrive il sindaco indagato per concorso esterno. Che chiude il comunicato con un invito alla stampa: “Chiedo gentilmente professionalità e serietà”.
Affida, invece, a Facebook il proprio livore il fratello del primo cittadino, Lello: “Questo signore è famoso per le sue manipolazioni giornalistiche… si chiama Vincenzio Iurillo e scrive sul fatto quotidiano….noi ci definiamo un paese civile dove qualsiasi pseudo giornalista può infangare e diffamare qualsiasi persona…semplicemente vergognoso…al servizio dei poteri forti”, scrive nel post l’ex vicesindaco dell’amministrazione di Casapesenna sciolta per camorra nel 2012. Che come il fratello, si rivolge quindi ai colleghi di Iurillo: “Logicamente confermo la mia stima nei confronti dei tanti giornalisti perbene che ogni giorno svolgono con professionalità la loro attività….purtroppo anch’io sono inchiappato nel tritacarne di questi infangatori….”.
Solidarietà al giornalista de IlFattoQuotidiano.it arriva subito da Ottavio Lucarelli: “Un ex politico di Casapesenna – scrive su Facebook il presidente del consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Campania – fratello dell’attuale sindaco, ha rivolto un volgare attacco al giornalista del Fatto Quotidiano Vincenzo Iurillo (…). Conosco Vincenzo Iurillo da tantissimi anni ed è un collega che lavora seguendo le regole più antiche, semplici e sicure. Lavora carte alla mano. E questo, evidentemente, dà fastidio“.
Anche Sandro Ruotolo si schiera al fianco di Iurillo: “A Vincenzo ovviamente la mia e penso anche la vostra solidarietà. A questi signori che attaccano i giornalisti c’è poco da dire. Aspettiamo con serenità il prosieguo del lavoro della magistratura. A Casapesenna il clima è ancora pesante. Il clan di Michele Zagaria non è stato ancora sconfitto e con esso anche la sua zona grigia. È un paese sul quale dovremo ancora accendere i riflettori“.
Camorra
Camorra, il Fatto racconta le clientele dei Casalesi. Sindaco Pd attacca il cronista
In un articolo del 1° novembre, Vincenzo Iurillo ha riportato le dichiarazioni rilasciate alla Dda di Napoli dall’ex consigliere regionale Ds-Pd Angelo Brancaccio sui fratelli De Rosa, Marcello e Lello, sindaco di Casapesenna indagato per concorso esterno in associazione camorristica, ed ex vicesindaco del comune sciolto per camorra nel 2012. E i due diretti interessati hanno attaccato il giornalista, colpevole di aver fatto il proprio lavoro
Il cronista fa il suo lavoro, scrivendo – verbali alla mano – che un ex politico sta cominciando a illustrare ai magistrati gli affari e le clientele del centrosinistra nella terra dei Casalesi. E il sindaco del Pd cosa fa? Attacca il giornalista, attraverso l’antica pratica della delegittimazione. Accade tra Napoli e Casapesenna, comune di 6.500 abitanti in provincia di Caserta al centro dei racconti con cui l’ex consigliere regionale Ds-Pd Angelo Brancaccio sta riempiendo pagine di verbale davanti agli uomini della Direzione Distrettuale Antimafia. Queste vicende Vincenzo Iurillo le ha raccontate su IlFattoQuotidiano.it in un articolo del 1° novembre, riportando le dichiarazioni rilasciate dal politico pentito sui fratelli De Rosa, Marcello e Lello, attuale sindaco indagato per concorso esterno in associazione camorristica, ed ex vicesindaco di Casapesenna. E i due diretti interessati si sono scagliati contro il giornalista. Colpevole di aver fatto semplicemente il proprio lavoro.
Sono state le dichiarazioni di Brancaccio – non interpretazioni o valutazioni del cronista, ma virgolettati estratti dai verbali di interrogatorio – a infastidire i due politici locali. Il 21 marzo – riporta Iurillo nell’articolo del 1° novembre – Brancaccio parla dei fratelli De Rosa: “Diana (Lorenzo, ex icona dell’antimafia indagato per concorso esterno in associazione camorristica, ndr) mi chiese di assumerlo – spiega alla Dda l’ex consigliere regionale – lo incontrai nei pressi del bar Fluke ad Aversa. Venne in compagnia del fratello, attuale sindaco di Casapesenna. Nell’occasione i due mi fecero un discorso molto arrogante, dicendomi che se volevo una mano per quanto attiene le elezioni, nella zona di Casapesenna dovevo contribuire in modo sostanzioso alle spese della sua campagna elettorale provinciale e soprattutto aiutare il fratello Marcello”. E poi ancora: “Feci organizzare – ricorda ancora Brancaccio – una festa al Tempio di Casapesenna, indicatomi dallo stesso Lello De Rosa (si tratta di un locale notoriamente ‘di riferimento’ del clan Zagaria, ndr) e pagata da me per una cifra totale di 4/5mila euro“.
L’articolo non piace, a Casapesenna dà molto fastidio. Così, invece di chiedere ai magistrati di fare piena luce sui fatti che lo riguardano in modo da dissipare ogni dubbio sulla sua condotta, il sindaco Marcello De Rosa prende carta intestata del comune e penna e verga una nota destinata alla stampa (“con gentile richiesta di pubblicazione”) in cui attacca Iurillo: “Non mi farò intimorire da giornalisti che vanno a gettoni per infangare l’immagine mia e della mia amministrazione”, scrive il sindaco indagato per concorso esterno. Che chiude il comunicato con un invito alla stampa: “Chiedo gentilmente professionalità e serietà”.
Affida, invece, a Facebook il proprio livore il fratello del primo cittadino, Lello: “Questo signore è famoso per le sue manipolazioni giornalistiche… si chiama Vincenzio Iurillo e scrive sul fatto quotidiano….noi ci definiamo un paese civile dove qualsiasi pseudo giornalista può infangare e diffamare qualsiasi persona…semplicemente vergognoso…al servizio dei poteri forti”, scrive nel post l’ex vicesindaco dell’amministrazione di Casapesenna sciolta per camorra nel 2012. Che come il fratello, si rivolge quindi ai colleghi di Iurillo: “Logicamente confermo la mia stima nei confronti dei tanti giornalisti perbene che ogni giorno svolgono con professionalità la loro attività….purtroppo anch’io sono inchiappato nel tritacarne di questi infangatori….”.
Solidarietà al giornalista de IlFattoQuotidiano.it arriva subito da Ottavio Lucarelli: “Un ex politico di Casapesenna – scrive su Facebook il presidente del consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Campania – fratello dell’attuale sindaco, ha rivolto un volgare attacco al giornalista del Fatto Quotidiano Vincenzo Iurillo (…). Conosco Vincenzo Iurillo da tantissimi anni ed è un collega che lavora seguendo le regole più antiche, semplici e sicure. Lavora carte alla mano. E questo, evidentemente, dà fastidio“.
Anche Sandro Ruotolo si schiera al fianco di Iurillo: “A Vincenzo ovviamente la mia e penso anche la vostra solidarietà. A questi signori che attaccano i giornalisti c’è poco da dire. Aspettiamo con serenità il prosieguo del lavoro della magistratura. A Casapesenna il clima è ancora pesante. Il clan di Michele Zagaria non è stato ancora sconfitto e con esso anche la sua zona grigia. È un paese sul quale dovremo ancora accendere i riflettori“.
Articolo Precedente
Pd Campania, l’ex consigliere regionale racconta ai pm affari e clientele del centrosinistra nella terra dei Casalesi
Articolo Successivo
Camorra, ex consigliere regionale: ‘Il Pd campano teneva legati a sé i sindaci con la pioggia di finanziamenti europei’
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Cronaca
Papa Francesco, dopo tre settimane un audio per i fedeli: “Grazie per le vostre preghiere”. Il bollettino: “È stabile”. Il prossimo sarà sabato
Politica
Vertice Ue, veto di Orban su sostegno a Kiev. Zelensky: martedì summit tra i “volenterosi”. Meloni: “Riarmo? Termine non chiaro. No all’uso dei fondi di coesione”
Mondo
‘In Ucraina è guerra per procura’: a dirlo è il segretario di Stato Usa Marco Rubio. E il Cremlino plaude
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Più che le conclusioni del Consiglio europeo sembrano un bollettino di guerra, con i nostri governanti che, in un clima di ubriacatura collettiva, programmano una spesa straordinaria di miliardi su miliardi per armi, missili e munizioni. E la premier Meloni cosa dice? 'Riarmo non è la parola adatta' per questo piano. Si preoccupa della forma e di come ingannare i cittadini. Ma i cittadini non sono stupidi! Giorgia Meloni come lo vuoi chiamare questo folle programma che, anziché offrire soluzioni ai bisogni concreti di famiglie e imprese, affossa l’Europa della giustizia e della civiltà giuridica per progettare l’Europa della guerra?". Lo scrive Giuseppe Conte sui social.
"I fatti sono chiari: dopo 2 anni e mezzo di spese, disastri e fallimenti in Ucraina anziché chiedere scusa agli italiani, Meloni ha chiesto a Von der Leyen di investire cifre folli in armi e spese militari dopo aver firmato sulla nostra testa a Bruxelles vincoli e tagli sugli investimenti che ci servono davvero su sanità, energia, carovita, industria e lavoro. Potremmo trovarci a spendere oltre 30 miliardi aggiuntivi sulle armi mentre ne mettiamo 3 scarsi sul carobollette".
"Stiamo vivendo pagine davvero buie per l’Europa. I nostri governanti, dopo avere fallito con la strategia dell’escalation militare con la Russia, non hanno la dignità di ravvedersi, anzi rilanciano la propaganda bellica. La conclusione è che il blu di una bandiera di pace scolora nel verde militare. Dai 209 miliardi che noi abbiamo riportato in Italia dall'Europa per aziende, lavoro, infrastrutture, scuole e asili nido, passiamo a montagne di soldi destinati alle armi".
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Much appreciated". Lo scrive Elon Musk su X commentando un post in cui si riporta la posizione della Lega e di Matteo Salvini sul ddl Spazio e Starlink. Anche il referente in Italia del patron di Tesla, Andrea Stroppa, ringrazia via social Salvini: "Grazie al vice PdC Matteo Salvini per aver preso posizione pubblicamente".
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - Gianfranco Librandi, presidente del movimento politico “L’Italia c’è”, ha smentito categoricamente le recenti affermazioni giornalistiche riguardanti una presunta “coalizione di volenterosi” per il finanziamento di Forza Italia. Librandi ha dichiarato: “Sono tutte fantasie del giornalista. Smentisco assolutamente di aver parlato di una coalizione di volenterosi che dovrebbero contribuire al finanziamento del partito”.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Il vergognoso oltraggio del Museo della Shoah di Roma è l'ennesimo episodio di un sentimento antisemita che purtroppo sta riaffiorando. È gravissima l'offesa alla comunità ebraica ed è gravissima l'offesa alla centralità della persona umana e all'amicizia tra i popoli. Compito di ognuno deve essere quello di prendere decisamente le distanze da questi vergognosi atti, purtroppo sempre più frequenti in ambienti della sinistra radicale infiltrata da estremisti islamici , che offendono la memoria storica e le vittime della Shoah. Esprimo la mia più sentita solidarietà all'intera Comunità ebraica con l'auspicio che tali autentici delinquenti razzisti antisemiti siano immediatamente assicurati alla giustizia ". Lo ha dichiarato Edmondo Cirielli, Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Meloni ha perso un'occasione rispetto a due mesi fa quando si diceva che sarà il ponte tra l'America di Trump e l'Europa e invece Trump parla con Macron, con Starmer e lo farà con Merz. Meloni è rimasta un po' spiazzata. Le consiglio di non essere timida in Europa perchè se pensa di sistemare i dazi un tete a tete con Trump, quello la disintegra. Meloni deve stare con l'Europa e Schlein quando le dice di non stare nel mezzo tra America e Europa è perchè nel mezzo c'è l'Oceano e si affoga". Lo dice Matteo Renzi a Diritto e Rovescio su Rete4.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "La politica estera cambia la vita delle famiglie, aiuta la gente a capire e anche gli errori fatti. In Italia il casino sui consumi lo ha fatto Salvini: ha fatto una norma sul codice della strada per ridurre gli incidenti e va bene ma non è giusto fare una campagna terroristica sul vino. E poi c'è Trump che fa i dazi ma la roba nostra piace nel mondo e se ci mettono i dazi, ci fregano. I sovranisti di casa nostra dicono 'viva Trump' ma Trump ci distrugge l'economia". Lo dice Matteo Renzi a Diritto e Rovescio su Rete4. "E poi c'è anche l'Europa che è un po' troppo burocratica".
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - “La sicurezza delle telecomunicazioni è fondamentale, nell’interesse italiano sarebbe singolare scegliere un soggetto francese (con partecipazione azionaria anche cinese?) anziché un sistema tecnologicamente più sviluppato ed all’avanguardia come quello americano. Peraltro notiamo con stupore che, come già avvenuto per alcune case farmaceutiche durante il Covid, un titolo francese abbia guadagnato in Borsa più del 500% in pochi giorni. Siamo certi che, in una fase delicata come questa, ogni scelta vada ponderata esclusivamente nel nome dell’interesse nazionale italiano, senza pregiudizi ideologici, ritenendo gli Usa un partner imprescindibile per la sicurezza e la crescita del nostro Paese”. Così in una nota Paolo Borchia, capo delegazione Lega al Parlamento europeo, e Paolo Formentini, deputato Lega, responsabile dipartimento Esteri della Lega.