“Chi di abbaglianti ferisce, di abbaglianti perisce”: nel codice stradale cinese è entrata in vigore la parafrasi del noto detto nostrano. A Shenzhen, provincia di Guangdong (nella Cina continentale meridionale), chi verrà colto ad usare impropriamente le luci di profondità sarà punito dalla Polizia venendo a sua volta esposto per un minuto a luci abbaglianti. Una legge del Taglione già in vigore dallo scorso martedì, secondo quanto riporta Xinhua, una delle agenzie di stampa ufficiali della Repubblica Popolare Cinese.
Prima di mettersi a sedere su uno sgabello per essere “sparafleshato”, il trasgressore potrebbe inoltre essere condannato a saldare un’ammenda di circa 300 yuan (al cambio sono circa 40 euro, tre volte tanto rispetto alla pena pecuniaria precedente) e recitare a voce alta le leggi che regolano l’utilizzo sicuro delle luci abbaglianti su strada pubblica. Senza contare l’eventuale decurtazione dei punti dalla patente.
Un’iniziativa accolta positivamente dagli utenti della (controllata) rete cinese, entusiasti di questa nuova mansione delle forze dell’ordine. Un pugno di ferro messo in atto dopo le lamentele di parecchi utenti della strada e le denunce di molti media: questi ultimi hanno più volte riportato come parecchi incidenti mortali siano stati provocati proprio dall’uso scorretto degli abbaglianti.
Ancora più stravagante la pena comminata a chi attraversa la strada fuori dalle strisce pedonali o quando ha il rosso: sempre nella Cina meridionale gli agenti possono infatti arruolare i trasgressori come ausiliari del traffico facendo indossare loro un fratino catarifrangente e un berretto verde: non ci sarebbe alcunché di spassoso in tutto ciò se non si sapesse che in Cina sono i “cornuti” ad indossare un cappello di questo colore…
Non a caso, dopo le lamentele pubbliche, il fuorilegge di turno potrà scegliere fra una gamma di colori più estesa. Ad onor del vero la Polizia aveva scelto la cromia incriminata perché ritenuta più visibile delle altre, senza alcuna finalità diffamatoria quindi.