Gli interventi a sostegno della famiglia ”sono di modesta entità, frammentari e non selettivi dal punto di vista dei mezzi”. Non è “il massimo dell’equità” l’aumento delle detrazioni per i pensionati, che va soprattutto a vantaggio dei più ricchi. Servono un “più esteso riferimento, nella definizione delle misure, alle condizioni economiche complessive” indicate dall’Isee, e interventi più “organici e coordinati” su pensioni e lotta alla povertà. Quanto alla riduzione delle tasse per le imprese, a ricavarne benefici sono soprattutto le più grandi, a dispetto delle promesse del premier alle pmi. A mettere il sigillo a tutti i dubbi sull’equità della legge di Bilancio per il 2017 firmata Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan arrivano ora i giudizi di Istat, Bankitalia, Corte dei Conti e Ufficio parlamentare di Bilancio, i cui rappresentanti sono stati auditi lunedì nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
“Per le famiglie interventi di modesta entità” – Gli interventi a sostegno della famiglia ”sono di modesta entità, frammentari e non selettivi dal punto di vista dei mezzi”, ha detto il presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio, Giuseppe Pisauro. Inoltre andrebbero ad “affiancare e talvolta a sommarsi a misure già esistenti, sottraendo risorse al raggiungimento di finalità non ancora assolte”. Anche le misure in ambito pensionistico, tra cui l’introduzione dell’Ape e l’estensione della quattordicesima, “affrontano in modo specifico alcune situazioni di emergenza ma al di fuori di un disegno organico”. Del resto, secondo Pisauro, tutta la manovra si caratterizza per “la presenza di alcuni interventi di ampia portata (in particolare a sostegno degli investimenti privati) e molte misure frammentarie destinate a finalità diverse difficilmente riferibili a un disegno organico di politica economica”.
Istat: “Effetto delle detrazioni meno importante nei due quinti più poveri” – “Le detrazioni fiscali non sono il massimo dell’equità”, ha detto il presidente dell’Istat, Giorgio Alleva. “L’aumento delle detrazioni Irpef per i pensionati risulta avere effetti meno importanti nei due quinti più poveri, sia in termini di quota di spesa totale, sia di beneficiari (in valore assoluto e in percentuale)”. Questo a fronte del fatto che il combinato disposto tra aumento della quattordicesima e delle detrazioni Irpef e ampliamento della no tax area per i pensionati, nel loro insieme, “innalzano di un miliardo di euro il reddito delle famiglie” con uno o più componenti pensionati. Secondo Alleva “l’aumento della quattordicesima risulta concentrato nella parte meno ricca della popolazione: più dell’80% della maggiore spesa è destinato a individui che appartengono a famiglie nei primi tre quinti di reddito equivalente e soltanto il 4,5% all’ultimo quinto”. La misura, ha spiegato, interessa complessivamente “il 5,2% della popolazione totale, pari a circa 3,1 milioni di persone, con un beneficio medio di 250 euro”. Tuttavia c’è un problema di fondo: “I giovani sono oggi una delle categorie più svantaggiate: si tratta di generazioni che, spesso, dopo anni di istruzione e formazione, faticano a inserirsi nel mercato del lavoro, con ricadute che interessano i comportamenti, le condizioni economiche, le scelte riproduttive e di vita”. E per loro c’è poco o nulla.
Bankitalia: “Tener presente che la povertà è aumentata soprattutto nelle fasce giovani” – Sul capitolo pensioni e sul sostegno alla povertà bisogna mettere in campo misure “il più organiche possibile” e gli interventi devono essere “coordinati per evitare che ci siano sovrapposizioni” e fasce che restano ”scoperte”, ha sottolineato il vice direttore generale di Bankitalia Luigi Federico Signorini. Dopo aver commentato l’introduzione della flessibilità in uscita attraverso l’anticipo pensionistico, Signorini ha aggiunto che “altre misure contenute nella manovra hanno una natura ibrida, in parte assistenziale e in parte previdenziale. Per quanto ne siano apprezzabili le finalità, ne andrebbe meglio chiarita, in prospettiva, la relazione con altre forme di sostegno a situazioni di disagio o di bisogno e il modo in cui si inquadrano nel sistema definito dalle riforme pensionistiche”. E, “nello stabilire le priorità nell’ambito della spesa assistenziale, andrebbe considerato il fatto che negli ultimi anni – a seguito della crisi economica che ha inciso soprattutto sui redditi da lavoro mentre quelli da pensione sono rimasti pressoché stabili – l’incidenza della povertà assoluta è rimasta sostanzialmente invariata tra gli anziani, mentre è quasi raddoppiata nel complesso della popolazione: oggi l’incidenza della povertà tra coloro che hanno almeno 65 anni è di circa il 4 per cento, mentre è di quasi l’11 tra i minori“.
Corte dei Conti: “Tener conto delle condizioni economiche espresse dall’Isee” – “I limitati margini finanziari per interventi a sostegno delle famiglie e delle situazioni di disagio consiglierebbero un più esteso riferimento, nella definizione delle misure, alle condizioni economiche complessive” indicate dall’Isee, ha auspicato il presidente della Corte dei Conti Arturo Martucci di Scarfizzi in audizione, sottolineando che si tratta “di uno strumento importante per consentire di orientare al meglio le risorse disponibili”.
“La manovra avvantaggia le grandi imprese e lascia fuori le piccole” – Sul fronte degli interventi per le aziende, a fare il bilancio finale degli interventi messi in campo dalla manovra è stata ancora l’Istat. “Complessivamente il 57% delle imprese risulta avvantaggiato dalla combinazione” tra riduzione dell’Ires, proroga del superammortamento e riduzione dell’Ace, cioè “i tre principali interventi” sulla tasse per le imprese. Ma a trarne vantaggio sono soprattutto le grandi: “L’effetto combinato implica una leggera redistribuzione del carico fiscale a vantaggio delle grandi imprese, di quelle strutturate, delle esportatrici e di quelle ad alta intensità tecnologica e di conoscenza”. In particolare “il beneficio varia tra il circa il 9,3% delle imprese fra 1 e 9 addetti e il 13,2% delle imprese con 500 e più addetti“. “Noi”, ha chiosato Alleva, “facciamo una analisi che supporta il Parlamento nel comprendere se, in una logica di scelte, si coinvolgono i soggetti voluti. C’è un vantaggio maggiore per le controllate estere (che rappresentano una parte cospicua delle grandi imprese, maggiormente avvantaggiate, ndr) piuttosto che le altre. Ma bisogna considerare che in termini assoluti offrono il maggior contributo al gettito fiscale, quindi bisogna considerare il quadro complessivo”.
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Manovra: dubbi di Istat, Corte dei Conti, Bankitalia e Upb sull’equità. “Avvantaggia ricchi e grandi aziende, poco per famiglie”
Durante le audizioni alla Camera il presidente dell'istituto di statistica Alleva ha sottolineato che l'aumento delle detrazioni per i pensionati ha "effetti meno importanti nei due quinti più poveri". Emerge poi "una redistribuzione del carico fiscale" a svantaggio delle piccole imprese. Via Nazionale: "Tener presente che la povertà è aumentata soprattutto tra i giovani". Il numero uno dei magistrati contabili Arturo Martucci di Scarfizzi: "Legare le misure all'Isee"
Gli interventi a sostegno della famiglia ”sono di modesta entità, frammentari e non selettivi dal punto di vista dei mezzi”. Non è “il massimo dell’equità” l’aumento delle detrazioni per i pensionati, che va soprattutto a vantaggio dei più ricchi. Servono un “più esteso riferimento, nella definizione delle misure, alle condizioni economiche complessive” indicate dall’Isee, e interventi più “organici e coordinati” su pensioni e lotta alla povertà. Quanto alla riduzione delle tasse per le imprese, a ricavarne benefici sono soprattutto le più grandi, a dispetto delle promesse del premier alle pmi. A mettere il sigillo a tutti i dubbi sull’equità della legge di Bilancio per il 2017 firmata Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan arrivano ora i giudizi di Istat, Bankitalia, Corte dei Conti e Ufficio parlamentare di Bilancio, i cui rappresentanti sono stati auditi lunedì nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
“Per le famiglie interventi di modesta entità” – Gli interventi a sostegno della famiglia ”sono di modesta entità, frammentari e non selettivi dal punto di vista dei mezzi”, ha detto il presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio, Giuseppe Pisauro. Inoltre andrebbero ad “affiancare e talvolta a sommarsi a misure già esistenti, sottraendo risorse al raggiungimento di finalità non ancora assolte”. Anche le misure in ambito pensionistico, tra cui l’introduzione dell’Ape e l’estensione della quattordicesima, “affrontano in modo specifico alcune situazioni di emergenza ma al di fuori di un disegno organico”. Del resto, secondo Pisauro, tutta la manovra si caratterizza per “la presenza di alcuni interventi di ampia portata (in particolare a sostegno degli investimenti privati) e molte misure frammentarie destinate a finalità diverse difficilmente riferibili a un disegno organico di politica economica”.
Istat: “Effetto delle detrazioni meno importante nei due quinti più poveri” – “Le detrazioni fiscali non sono il massimo dell’equità”, ha detto il presidente dell’Istat, Giorgio Alleva. “L’aumento delle detrazioni Irpef per i pensionati risulta avere effetti meno importanti nei due quinti più poveri, sia in termini di quota di spesa totale, sia di beneficiari (in valore assoluto e in percentuale)”. Questo a fronte del fatto che il combinato disposto tra aumento della quattordicesima e delle detrazioni Irpef e ampliamento della no tax area per i pensionati, nel loro insieme, “innalzano di un miliardo di euro il reddito delle famiglie” con uno o più componenti pensionati. Secondo Alleva “l’aumento della quattordicesima risulta concentrato nella parte meno ricca della popolazione: più dell’80% della maggiore spesa è destinato a individui che appartengono a famiglie nei primi tre quinti di reddito equivalente e soltanto il 4,5% all’ultimo quinto”. La misura, ha spiegato, interessa complessivamente “il 5,2% della popolazione totale, pari a circa 3,1 milioni di persone, con un beneficio medio di 250 euro”. Tuttavia c’è un problema di fondo: “I giovani sono oggi una delle categorie più svantaggiate: si tratta di generazioni che, spesso, dopo anni di istruzione e formazione, faticano a inserirsi nel mercato del lavoro, con ricadute che interessano i comportamenti, le condizioni economiche, le scelte riproduttive e di vita”. E per loro c’è poco o nulla.
Bankitalia: “Tener presente che la povertà è aumentata soprattutto nelle fasce giovani” – Sul capitolo pensioni e sul sostegno alla povertà bisogna mettere in campo misure “il più organiche possibile” e gli interventi devono essere “coordinati per evitare che ci siano sovrapposizioni” e fasce che restano ”scoperte”, ha sottolineato il vice direttore generale di Bankitalia Luigi Federico Signorini. Dopo aver commentato l’introduzione della flessibilità in uscita attraverso l’anticipo pensionistico, Signorini ha aggiunto che “altre misure contenute nella manovra hanno una natura ibrida, in parte assistenziale e in parte previdenziale. Per quanto ne siano apprezzabili le finalità, ne andrebbe meglio chiarita, in prospettiva, la relazione con altre forme di sostegno a situazioni di disagio o di bisogno e il modo in cui si inquadrano nel sistema definito dalle riforme pensionistiche”. E, “nello stabilire le priorità nell’ambito della spesa assistenziale, andrebbe considerato il fatto che negli ultimi anni – a seguito della crisi economica che ha inciso soprattutto sui redditi da lavoro mentre quelli da pensione sono rimasti pressoché stabili – l’incidenza della povertà assoluta è rimasta sostanzialmente invariata tra gli anziani, mentre è quasi raddoppiata nel complesso della popolazione: oggi l’incidenza della povertà tra coloro che hanno almeno 65 anni è di circa il 4 per cento, mentre è di quasi l’11 tra i minori“.
Corte dei Conti: “Tener conto delle condizioni economiche espresse dall’Isee” – “I limitati margini finanziari per interventi a sostegno delle famiglie e delle situazioni di disagio consiglierebbero un più esteso riferimento, nella definizione delle misure, alle condizioni economiche complessive” indicate dall’Isee, ha auspicato il presidente della Corte dei Conti Arturo Martucci di Scarfizzi in audizione, sottolineando che si tratta “di uno strumento importante per consentire di orientare al meglio le risorse disponibili”.
“La manovra avvantaggia le grandi imprese e lascia fuori le piccole” – Sul fronte degli interventi per le aziende, a fare il bilancio finale degli interventi messi in campo dalla manovra è stata ancora l’Istat. “Complessivamente il 57% delle imprese risulta avvantaggiato dalla combinazione” tra riduzione dell’Ires, proroga del superammortamento e riduzione dell’Ace, cioè “i tre principali interventi” sulla tasse per le imprese. Ma a trarne vantaggio sono soprattutto le grandi: “L’effetto combinato implica una leggera redistribuzione del carico fiscale a vantaggio delle grandi imprese, di quelle strutturate, delle esportatrici e di quelle ad alta intensità tecnologica e di conoscenza”. In particolare “il beneficio varia tra il circa il 9,3% delle imprese fra 1 e 9 addetti e il 13,2% delle imprese con 500 e più addetti“. “Noi”, ha chiosato Alleva, “facciamo una analisi che supporta il Parlamento nel comprendere se, in una logica di scelte, si coinvolgono i soggetti voluti. C’è un vantaggio maggiore per le controllate estere (che rappresentano una parte cospicua delle grandi imprese, maggiormente avvantaggiate, ndr) piuttosto che le altre. Ma bisogna considerare che in termini assoluti offrono il maggior contributo al gettito fiscale, quindi bisogna considerare il quadro complessivo”.
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Genova, 18 mar. (Adnkronos) - Tragedia nella notte a Genova in via Galliano, nel quartiere di Sestri Ponente, dove un ragazzo di 29 anni è morto in un incendio nell'appartamento in cui abitava. L'incendio ha coinvolto 15 persone di cui quattro rimaste ferite, la più grave la madre del 29enne, ricoverata in codice rosso al San Martino. Altre tre persone sono state ricoverate in codice giallo all'ospedale di Villa Scassi. Sul posto la polizia che indaga sulla dinamica.
Dalle prime informazioni si sarebbe trattato di un gesto volontario del giovane che si sarebbe dato fuoco.
Milano, 17 mar. (Adnkronos Salute) - Bergamo, 18 marzo 2020: una lunga colonna di camion militari sfila nella notte. Sono una decina in una città spettrale, le strade svuotate dal lockdown decretato ormai in tutta Italia per provare ad arginare i contagi. A bordo di ciascun veicolo ci sono le bare delle vittime di un virus prima di allora sconosciuto, Sars-CoV-2, in uscita dal Cimitero monumentale.
Quell'immagine - dalla città divenuta uno degli epicentri della prima, tragica ondata di Covid - farà il giro del mondo diventando uno dei simboli iconici della pandemia. Il convoglio imboccava la circonvallazione direzione autostrada, per raggiungere le città italiane che in quei giorni drammatici accettarono di accogliere i defunti destinati alla cremazione. Gli impianti orobici non bastavano più, i morti erano troppi. Sono passati 5 anni da quegli scatti che hanno sconvolto l'Italia, un anniversario tondo che si celebrerà domani. Perché il 18 marzo, il giorno delle bare di Bergamo, è diventato la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di coronavirus.
La ricorrenza, istituita il 17 marzo 2021, verrà onorata anche quest'anno. I vescovi della regione hanno annunciato che "le campane di tutti i campanili della Lombardia" suoneranno "a lutto alle 12 di martedì 18 marzo" per "invitare al ricordo, alla preghiera e alla speranza". "A 5 anni dalla fase più acuta della pandemia continuiamo a pregare e a invitare a pregare per i morti e per le famiglie", e "perché tutti possiamo trovare buone ragioni per superare la sofferenza senza dimenticare la lezione di quella tragedia". A Bergamo il punto di partenza delle celebrazioni previste per domani sarà sempre lo stesso: il Cimitero Monumentale, la chiesa di Ognissanti. Si torna dove partirono i camion, per non dimenticare. Esattamente 2 mesi fa, il Comune si era ritrovato a dover precisare numeri e destinazioni di quei veicoli militari con il loro triste carico, ferita mai chiusa, per sgombrare il campo da qualunque eventuale revisione storica. I camion che quel 18 marzo 2020 partirono dal cimitero di Bergamo furono 8 "con 73 persone, divisi in tre carovane: una verso Bologna con 34 defunti, una verso Modena con 31 defunti e una a Varese con 8 defunti".
E la cerimonia dei 5 anni, alla quale sarà presente il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, sarà ispirata proprio al tema della memoria e a quello della 'scoperta'. La memoria, ha spiegato nei giorni scorsi l'amministrazione comunale di Bergamo, "come atto necessario per onorare e rispettare chi non c'è più e quanto vissuto". La scoperta "come necessità di rielaborare, in una dimensione di comunità la più ampia possibile, l'esperienza collettiva e individuale che il Covid ha rappresentato".
Quest'anno è stato progettato un percorso che attraversa "tre luoghi particolarmente significativi per la città": oltre al Cimitero monumentale, Palazzo Frizzoni che ospiterà il racconto dei cittadini con le testimonianze raccolte in un podcast e il Bosco della Memoria (Parco della Trucca) che esalterà "le parole delle giovani generazioni attraverso un'azione di memoria". La Chiesa di Ognissanti sarà svuotata dai banchi "per rievocare la stessa situazione che nel 2020 la vide trasformata in una camera mortuaria". Installazioni, mostre fotografiche, momenti di ascolto e partecipazione attiva, sono le iniziative scelte per ricordare. Perché la memoria, come evidenziato nella presentazione della Giornata, "è la base per ricostruire".
Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.