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Promesse del calcio – Marco Olivieri e i giovani della classe ’99

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Tra le generazioni più interessanti degli ultimi anni, sembra esserci la classe dei ’99. A partire dal “portabandiera” rossonero Gianluigi Donnarumma, passando per Gianluca Scamacca del PSV, fino ad arrivare ai ragazzi dei campionati Primavera, Berretti e infine Under 17, sono davvero tanti i giovani calciatori italiani che si stanno mettendo in mostra in questa stagione e che all’anagrafe risultano nati lo scorso millennio.

Andrea Pinamonti, attaccante della Primavera dell’Inter, ha già attirato a sé diverse attenzioni dalla Premier League; Luca Ranieri, terzino sinistro della Fiorentina, è già al suo secondo anno – da protagonista – nella Primavera Viola; Andrea Danzi (Hellas), Leonardo Ubaldi (Spal), Filippo Melegoni, Alessandro Bastoni e Christian Capone (tre elementi del florido vivaio dell’Atalanta), non fanno altro che aggiungersi ai tanti ragazzi – impossibile nominarli tutti – non ancora maggiorenni da tenere d’occhio quest’anno nel Campionato Primavera.

A questi si aggiunge di diritto il nome di Marco Olivieri, ala sinistra (all’occorrenza anche destra) e seconda punta della formazione empolese guidata quest’anno da mister Del Canto. Talento già intravisto la scorsa stagione negli Allievi, ma anche nelle 8 presenze in Primavera e nei pochi minuti in Viareggio Cup, arricchiti dal gol contro il Torino. Un ragazzo sicuramente in crescita rispetto lo scorso anno, come conferma il buon lavoro svolto in questi mesi dal punto di vista tecnico e tattico e che certifica, ancora una volta, la bontà del progetto giovani del club toscano.

Una crescita attesa da tutto lo staff di Monteboro che, per bocca del Responsabile del settore giovanile Marco Bertelli – poco più di un anno fa – augurava al giovane talento originario di Ascoli Piceno una maturazione importante. Ma torniamo al presente. Grandi doti fisiche nonostante i 177 cm di altezza: forza e velocità le sue armi migliori. Destro naturale a cui piace rientrare per attaccare gli spazi centrali e che, per sua stessa ammissione, sfrutta al meglio le proprie caratteristiche se impiegato sull’esterno sinistro d’attacco, ma anche a supporto di una prima punta. Presenza costante nelle rappresentative azzurre minori, si è distinto anche nello sfortunato Europeo U17 dello scorso maggio in Azerbaigian.

Quest’anno già 3 volte a segno (e un assist) in 5 presenze in campionato. La speranza di vederlo presto in campi più prestigiosi cresce di pari passo col suo talento. Del resto la “scuola Empoli” è da tempo sinonimo di garanzia.

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