La musica contemporanea presto avrà un nuovo palcoscenico su cui “suonare”. Dal 2017 vedrà la luce “Nuove Musiche”, una rivista di taglio scientifico che punta a diventare un innovativo spazio di confronto tra gli attori del panorama musicale di oggi, unendo musicologi, esecutori, interpreti, compositori e organizzatori in un confronto sull’evoluzione e i cambiamenti del genere a livello italiano e mondiale. A mettere in piedi il progetto editoriale, che va a colmare una lacuna nella stampa di settore, il dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Palermo e la Fondazione Prometeo di Parma. Le due città rappresentano due snodi fondamentali per la nascita e la ricerca della musica contemporanea: Palermo ne è stata in passato la capitale a livello nazionale e internazionale, e Parma è diventata un altro punto di riferimento nell’ultimo quarto di secolo, da quando, 26 anni fa, la Fondazione Prometeo vi ha portato con successo la rassegna internazionale di musica moderna e contemporanea “Traiettorie”. Ora i due centri culturali saranno legati nell’iniziativa che simbolicamente abbraccia tutto lo Stivale dal nord al sud, ma che ha l’ambizione di spingersi ben oltre i confini italiani. Perché, come hanno spiegato i promotori dell’iniziativa, nonostante il periodo di tagli ai fondi per la cultura, in Italia c’è una grande ricchezza di musica contemporanea, anche se non sempre c’è la volontà delle istituzioni a sostenerla.
“Con questa rivista vogliamo colmare un gap, il nostro tentativo è di creare un ponte tra musicologia e compositori, per recuperare il rapporto tra chi scrive musica e il pensiero di chi la interpreta. – ha spiegato il presidente della Fondazione Prometeo Martino Traversa, che è anche il direttore responsabile di “Nuove Musiche – La musicologia si è continuata a occupare dei compositori di un altro tempo, che non è il nostro. Vogliamo tornare a occuparci di musica contemporanea, non di quella di altre epoche”. La ricerca, come nei concerti e nelle esecuzioni, è la qualità, lontana dal concetto sempre più comune che sia il successo di pubblico a determinare la validità o meno di un progetto. “La nostra sarà una rivista di taglio scientifico, con l’obiettivo di studiare e promuovere la musica contemporanea nella contemporaneità, quella insomma che si suona oggi. – ha aggiunto il direttore scientifico Stefano Lombardi Vallauri, dell’Università Iulm di Milano – La vita della musica non consiste soltanto nel promuovere la musica del passato: si spera che oggi nascano musiche degne di essere ricordate come noi ricordiamo quelle di altre epoche. Ma per scoprirle, è necessario parlarne”.
Il periodico, che sarà supportato da un comitato scientifico internazionale, sarà pubblicato da Pisa University Press e uscirà semestralmente in formato digitale e cartaceo e in edizione multilingue. Il primo numero sarà integralmente musicologico con lo studio e lo sviluppo del tema della protensione dell’ascoltatore nel tempo; nel secondo invece ci saranno interventi di compositori di importanza internazionale, tra cui Marco Stroppa e Salvatore Sciarrino, che tratteranno l’argomento del nuovo e del cliché. E in futuro sarà sempre più lo spazio dedicato a tutti i protagonisti della musica contemporanea, che in “Nuove Musiche” troveranno finalmente uno spazio in cui parlare, studiare e confrontarsi.