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“Nuove musiche”, a Parma nasce la rivista che unisce musicologi e compositori: “Parliamo del nostro tempo”

Il progetto editoriale va a colmare una lacuna nella stampa di settore ed è stato promosso dal dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Palermo e la Fondazione Prometeo. Il direttore Traversa: "Vogliamo tornare a occuparci di musica contemporanea"

di Silvia Bia

La musica contemporanea presto avrà un nuovo palcoscenico su cui “suonare”. Dal 2017 vedrà la luce “Nuove Musiche”, una rivista di taglio scientifico che punta a diventare un innovativo spazio di confronto tra gli attori del panorama musicale di oggi, unendo musicologi, esecutori, interpreti, compositori e organizzatori in un confronto sull’evoluzione e i cambiamenti del genere a livello italiano e mondiale. A mettere in piedi il progetto editoriale, che va a colmare una lacuna nella stampa di settore, il dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Palermo e la Fondazione Prometeo di Parma. Le due città rappresentano due snodi fondamentali per la nascita e la ricerca della musica contemporanea: Palermo ne è stata in passato la capitale a livello nazionale e internazionale, e Parma è diventata un altro punto di riferimento nell’ultimo quarto di secolo, da quando, 26 anni fa, la Fondazione Prometeo vi ha portato con successo la rassegna internazionale di musica moderna e contemporanea “Traiettorie”. Ora i due centri culturali saranno legati nell’iniziativa che simbolicamente abbraccia tutto lo Stivale dal nord al sud, ma che ha l’ambizione di spingersi ben oltre i confini italiani. Perché, come hanno spiegato i promotori dell’iniziativa, nonostante il periodo di tagli ai fondi per la cultura, in Italia c’è una grande ricchezza di musica contemporanea, anche se non sempre c’è la volontà delle istituzioni a sostenerla.

img_6354-1“Con questa rivista vogliamo colmare un gap, il nostro tentativo è di creare un ponte tra musicologia e compositori, per recuperare il rapporto tra chi scrive musica e il pensiero di chi la interpreta. – ha spiegato il presidente della Fondazione Prometeo Martino Traversa, che è anche il direttore responsabile di “Nuove Musiche – La musicologia si è continuata a occupare dei compositori di un altro tempo, che non è il nostro. Vogliamo tornare a occuparci di musica contemporanea, non di quella di altre epoche”. La ricerca, come nei concerti e nelle esecuzioni, è la qualità, lontana dal concetto sempre più comune che sia il successo di pubblico a determinare la validità o meno di un progetto. “La nostra sarà una rivista di taglio scientifico, con l’obiettivo di studiare e promuovere la musica contemporanea nella contemporaneità, quella insomma che si suona oggi. – ha aggiunto il direttore scientifico Stefano Lombardi Vallauri, dell’Università Iulm di Milano – La vita della musica non consiste soltanto nel promuovere la musica del passato: si spera che oggi nascano musiche degne di essere ricordate come noi ricordiamo quelle di altre epoche. Ma per scoprirle, è necessario parlarne”.

Il periodico, che sarà supportato da un comitato scientifico internazionale, sarà pubblicato da Pisa University Press e uscirà semestralmente in formato digitale e cartaceo e in edizione multilingue. Il primo numero sarà integralmente musicologico con lo studio e lo sviluppo del tema della protensione dell’ascoltatore nel tempo; nel secondo invece ci saranno interventi di compositori di importanza internazionale, tra cui Marco Stroppa e Salvatore Sciarrino, che tratteranno l’argomento del nuovo e del cliché. E in futuro sarà sempre più lo spazio dedicato a tutti i protagonisti della musica contemporanea, che in “Nuove Musiche” troveranno finalmente uno spazio in cui parlare, studiare e confrontarsi.

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