La vicenda della falsa scheda elettorale per il futuro Senato mostrata in diretta su Facebook da Matteo Renzi finirà in tribunale. Il Movimento 5 stelle dal blog di Beppe Grillo ha annunciato che sporgerà denuncia per il reato di abuso della credulità popolare. Poche ore dopo il leader Pd ha ribattuto in diretta dai social network: “Facciano pure, io domani sarà a Palermo e là sanno qual è il percorso per il tribunale”. L’ennesimo scontro a pochi giorni dal referendum sulla Costituzione nasce dalla decisione del presidente del Consiglio di mostrare il fac-simile di una scheda elettorale per la nuova Camera per ribadire il concetto che ci sarà un’elezione diretta. In realtà questa sarà possibile solo se sarà approvata la legge Fornaro-Chiti depositato in Parlamento e non ancora discussa. Grillo per questo ha deciso di denunciare il leader dem: “Ha portato la bugia a un altro livello, l’ha istituzionalizzata”. Renzi ha replicato nel corso del suo ormai consueto appuntamento su Facebook con tanto di battuta contro il M5s che in Sicilia deve far fronte all’indagine per firme false: “Vorrei in campagna elettorale”, ha detto, “il massimo della tranquillità, senza polemiche. Rispondo nel merito: questa scheda i cittadini la potranno avere se passa la proposta Chiti. Potranno essercene altre ma alle prossime elezioni per il Senato comunque i cittadini voteranno con una scheda i senatori. Dico con amicizia a M5s e Grillo: se vogliono andare in tribunale a denunciarmi facciano. Io domani sarò a Palermo e là sanno qual è il percorso per il tribunale”.
Grillo sul suo blog ha pubblicato un intervento in cui attacca direttamente il presidente del Consiglio: “La banda degli onesti”, si legge sul sito, “finisce con un falò dove vengono bruciate tutte le banconote false prodotte. La banda dei calamari finirà se tutti insieme il 4 dicembre diremo no”. Per il leader M5s quella di Renzi è stata l’ennesima truffa ai danni dei cittadini: “Il problema”, accusa Grillo, è che la scheda in questione “non esiste: è un falso. Non c’è neppure scritto ‘fac-simile’ proprio perché non esiste un documento originale, ma viene spacciata come vera. Se non esiste nessuna legge elettorale per i senatori e la sua riforma dice che saranno votati dai consigli regionali, come può esistere una scheda per il Senato? Da quando il Pd fa le schede elettorali per i cittadini di tutta Italia?”. Il comico attacca quindi i democratici e il presidente del Consiglio. “Renzi ha portato la bugia a un altro livello, l’ha istituzionalizzata”, scrive. “Non è più possibile distinguere il falso dal vero quando il presidente del consiglio dei ministri stampa e mostra a tutti un documento senza alcuna validità spacciandolo come ufficiale. Per questo non potete usare la testa per votare, la testa vi impedisce di credere che il premier possa arrivare a questo, la testa può dirti che se il capo del governo lo dice e i giornali lo dicono e la tv lo dice allora è vero. No. Il secondo cervello, quello della pancia invece ha già capito tutto: è una truffa, non fidarti. Nessuno si è mai spinto, così avanti fino a falsificare la scheda elettorale. Il prossimo passo sarà quello di mandarla a casa di tutti gli italiani a spese dei contribuenti”.