Sparatoria, nella notte di domenica 4 dicembre, contro una pizzeria a Washington D.C: estrema conseguenza di una notizia falsa circolata sul web. L’assalitore, Edgar Maddison Welch, 28 anni, è stato fermato dalla polizia dopo aver esploso uno o più colpi contro il locale. Il giovane si è giustificato con gli agenti dicendo che stava compiendo una “indagine” per conto suo sulla pizzeria finita nell’occhio del ciclone per essere stata indicata come luogo al centro di un presunto giro di pedofilia coordinato dal partito Democratico.
La bufala era circolata durante la campagna elettorale per l’elezione del presidente degli Stati Uniti, conclusasi con la vittoria di Donald Trump. Tutto comincia nel novembre scorso, quando WikiLeaks pubblica un pacchetto di email di John Podesta, presidente della campagna elettorale della Clinton. Alcuni utenti di 4Chan, un social network, notano che alcune email di Podesta contenevano comunicazioni con James Alefaints, titolare della pizzeria ‘Comet Ping Pong‘, a Washington, in cui si discute su possibili iniziative di raccolta fondi per la candidata. Da qui, alcuni membri del social network hanno cominciato a far circolare una teoria complottista: la pizzeria è il luogo in cui la Hillary Clinton e Podesta, insieme ad altri membri del partito, gestiscono un traffico di bambini per una rete di pedofili.
Da 4Chan, la falsa notizia è arrivata presto su Twitter e Reddit,diventando velocemente trend-topic sui social con il nome di “pizzagate“. A supporto, decine di articoli bufala pubblicati su Facebook, Planet Free Will e altri social che hanno aiutato a far uscire la notizia anche oltre i confini Usa.
“Una persona ha detto che ci voleva mettere in riga di fronte a un plotone di esecuzione”, ha detto al Washington Post Matt Carr, proprietario di un supermercato vicino alla pizzeria. Carr ha raccontato al quotidiano di aver cominciato a ricevere decine di telefonate al giorno con minacce di morte. Secondo i complottisti, che hanno caricato diversi video in cui si parla di Carr, ci sarebbero dei tunnel che collegano il suo supermercato alla pizzeria in cui vengono fatti passare i bambini.
“Quello che è successo oggi – ha dichiarato Alefaints – dimostra che la promozione di teorie del complotto e notizie false non sono prive di conseguenze. Spero che chi ha soffiato sul fuoco vorrà riflettere un attimo a contemplare quello che è successo qui oggi, smettendo immediatamente di far circolare queste notizie false”.