Lei si era avvicinata a un cassonetto, lui era un in una busta di plastica e quel contenitore per la spazzatura sarebbe diventato la sua tomba se due uomini non si fossero accorti di quanto stava accadendo. I due, cittadini stranieri, hanno chiesto l’intervento dei militari del Raggruppamento Campania che sono in servizio a Napoli nell’ambito dell’operazione Strade Sicure. Intorno alle 2 della notte scorsa nel piazzale antistante la stazione Centrale sono scattati i soccorsi. I soldati hanno accompagnato il piccolo bambino e la madre all’interno della stazione ferroviaria, e chiesto immediatamente l’intervento di una ambulanza e della Polizia di Stato. 

Madre e figlio sono stati portati all’ospedale Loreto Mare dove i sanitari hanno accertato che il neonato era stato appena partorito dalla donna. Il bimbo, che pesa 2 chili e 700 grammi, è stato sottoposto alle cure mediche e attualmente è in buone condizioni di salute. La madre, cittadina ucraina di 37 anni è stata anche lei ricoverata: è stata arrestata per tentato omicidio. Per il piccolo, che forse verrà chiamato Nicola perché oggi si festeggia il patrono di Bari, è già arrivata la solidarietà delle mamme ricoverate.

“Il bambino era cianotico quando l’abbiamo trovato” racconta Vincenzo Prato, caporalmaggiore dell’Esercito, intervenuto per primo dopo la segnalazione. “È stata una gioia bellissima poter salvare un bambino, indescrivibile. Siamo prontamente intervenuti dopo essere stati informati da due extracomunitari della presenza di una donna con una busta in mano e tracce di sangue – afferma – siamo intervenuti per verificare cosa ci fosse all’interno e le effettive condizioni di salute”. “Abbiamo subito provveduto a portare il bambino e la donna al caldo mettendoli in condizioni di sicurezza. Siamo intervenuti chiamando il 118 e la Questura”. E lì nella sede di via Medina è iniziata tra i poliziotti una spontanea colletta per provvedere alle esigenze del bimbo. Per il piccolo, racconta una dottoressa, “è scattata la gara di solidarietà anche da parte delle altre mamme”.

“La signora ci ha detto che il bambino era morto – spiega Riccardo Majone, il poliziotto  è intervenuto – Noi però abbiamo controllato e il bambino era vivo. Tuttora sta bene ed è in ospedale. Il piccolo era coperto di panni e quasi soffocava e non riuscendo a respirare, si agitava; quando abbiamo tolto gli indumenti ci siamo accorti che era vivo. È una bella sensazione salvare un bambino“.

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