Rintanato a Genova segue con attenzione (e preoccupazione) quello che succede a Roma. Beppe Grillo sa che i prossimi mesi saranno decisivi per il Movimento 5 stelle e che i suoi si giocano tutto, ovvero la chance per arrivare al governo. “Sono assediato in casa da tre giorni dalle tv per interviste che non voglio rilasciare. Quello che voglio dire ve lo dico qui”, ha scritto sul blog. “Vogliono demonizzarci, ma non sarò il vostro comico mannaro”. E in contemporanea il blog ha dato l’annuncio che è stata depositata in Parlamento la proposta di legge per estendere l’Italicum anche al Senato. La crisi dell’esecutivo Renzi è arrivata dopo l’anno più difficile del M5s, tra grandi vittorie (vedi Roma e Torino) e grandi lutti (la morte di Gianroberto Casaleggio e Dario Fo tanto per fare un esempio). Grillo si sente solo mentre l’ormai ex direttorio e i parlamentari faticano sempre di più a trovare l’unità interna. Per questo il comico, che in passato aveva promesso di fare un passo di lato, ha deciso invece di prendere in mano la situazione: “Abbiamo iniziato la discussione del programma di governo online”, ha scritto oggi, “continueremo con gli altri temi e in seguito sceglieremo online il candidato presidente del consiglio, la squadra di governo e i candidati al Parlamento”. I tempi sono ancora incerti, ma volenti o nolenti gli esponenti M5s dovranno accelerare. Alle 19 i gruppi in Parlamento faranno una riunione congiunta dove verrà ribadita la linea della richiesta di voto anticipato con la legge elettorale che uscirà dal giudizio della Consulta a fine gennaio. A margine si parlerà probabilmente anche del caos firme false a Palermo che ha portato alla sospensione forzata di tre deputati indagati, ma i problemi ora sono altri.
Quello che preoccupa Grillo è dover entrare nell’agone politico tra strumentalizzazioni e campagne elettorali che si preannunciano ancora molto lunghe. “Mi dispiace, non sarò il vostro comico mannaro“, ha scritto sul blog. “Dobbiamo aspettarci la prossima mossa che è certa secondo me: demonizzarci, a me e al ‘nostro popolo’, mentre inventeranno un trucco di ‘legge’ elettorale affinchè il M5s non possa mai superare il livello di ‘guardia’”. E ha aggiunto: “Adesso hanno bisogno di un nemico: il Grillo Mannaro, già improbabilmente etichettato come populista, fascista, ignorante, ma se è così come è possibile che M5s non ne sbaglia una nel riconoscere cosa c’è nel cuore degli italiani e dargli voce? C’è solo una risposta: Grillo è un tiranno in pectore. Forse esagero come sempre ma c’è già uno che mi dipinge così da sempre: il badante della nipote di Mubarak lui in queste cose è geniale”. Attacchi che il leader M5s giustifica come sintomi di paura: “I pupazzi – chiaccheroni hanno bisogno di un nemico ingiusto, di un persecutore. L’unico modo per giustificarsi, sia nella sconfitta che per l’immorale sostegno a propositi così bizzarri verso la nostra Costituzione, è che ci sia qualcosa di terribile oltre lo steccato. Possono i grandi opinionisti dire ‘abbiamo scherzato’? Non ho mai sentito nessuno di loro riconoscere una volta, una sola, di essersi sbagliati. E adesso sono tutti lì, i sacerdoti proclamati dall’emittenza, a cercare un nuovo modo di tenere bassa la testa della gente”.
Intanto come già anticipato dai parlamentari nei giorni scorsi, il M5s ha depositato a Montecitorio “una proposta di legge che estende i principi del sistema elettorale vigente per la Camera anche al Senato”. A scriverlo sono gli stessi eletti sul blog di Grillo. “In questo modo, il giorno dopo che la Consulta si sarà pronunciata, avremo già una legge elettorale per entrambi i rami del Parlamento. Chi propone altro vuole imporre al Paese l’ennesimo governo non eletto che riproporrà le solite manovre lacrime e sangue per arrivare fino a settembre 2017 quando i parlamentari matureranno la pensione d’oro”.
Politica
Grillo: “Vogliono demonizzarci, non sarò vostro comico mannaro”. E M5s chiede Italicum anche per Senato
Il leader M5s sul blog: "Sono assediato in casa da tre giorni dalle tv per interviste che non voglio rilasciare. Quello che voglio dire ve lo dico qui". Annuncia il voto in rete per scegliere candidato presidente del Consiglio e squadra di governo, ma ancora non ci sono date precise. Secondo il comico tutti lo trattano come "un tiranno in pectore". E intanto i parlamentari depositano proposta di legge elettorale per Palazzo Madama
Rintanato a Genova segue con attenzione (e preoccupazione) quello che succede a Roma. Beppe Grillo sa che i prossimi mesi saranno decisivi per il Movimento 5 stelle e che i suoi si giocano tutto, ovvero la chance per arrivare al governo. “Sono assediato in casa da tre giorni dalle tv per interviste che non voglio rilasciare. Quello che voglio dire ve lo dico qui”, ha scritto sul blog. “Vogliono demonizzarci, ma non sarò il vostro comico mannaro”. E in contemporanea il blog ha dato l’annuncio che è stata depositata in Parlamento la proposta di legge per estendere l’Italicum anche al Senato. La crisi dell’esecutivo Renzi è arrivata dopo l’anno più difficile del M5s, tra grandi vittorie (vedi Roma e Torino) e grandi lutti (la morte di Gianroberto Casaleggio e Dario Fo tanto per fare un esempio). Grillo si sente solo mentre l’ormai ex direttorio e i parlamentari faticano sempre di più a trovare l’unità interna. Per questo il comico, che in passato aveva promesso di fare un passo di lato, ha deciso invece di prendere in mano la situazione: “Abbiamo iniziato la discussione del programma di governo online”, ha scritto oggi, “continueremo con gli altri temi e in seguito sceglieremo online il candidato presidente del consiglio, la squadra di governo e i candidati al Parlamento”. I tempi sono ancora incerti, ma volenti o nolenti gli esponenti M5s dovranno accelerare. Alle 19 i gruppi in Parlamento faranno una riunione congiunta dove verrà ribadita la linea della richiesta di voto anticipato con la legge elettorale che uscirà dal giudizio della Consulta a fine gennaio. A margine si parlerà probabilmente anche del caos firme false a Palermo che ha portato alla sospensione forzata di tre deputati indagati, ma i problemi ora sono altri.
Quello che preoccupa Grillo è dover entrare nell’agone politico tra strumentalizzazioni e campagne elettorali che si preannunciano ancora molto lunghe. “Mi dispiace, non sarò il vostro comico mannaro“, ha scritto sul blog. “Dobbiamo aspettarci la prossima mossa che è certa secondo me: demonizzarci, a me e al ‘nostro popolo’, mentre inventeranno un trucco di ‘legge’ elettorale affinchè il M5s non possa mai superare il livello di ‘guardia’”. E ha aggiunto: “Adesso hanno bisogno di un nemico: il Grillo Mannaro, già improbabilmente etichettato come populista, fascista, ignorante, ma se è così come è possibile che M5s non ne sbaglia una nel riconoscere cosa c’è nel cuore degli italiani e dargli voce? C’è solo una risposta: Grillo è un tiranno in pectore. Forse esagero come sempre ma c’è già uno che mi dipinge così da sempre: il badante della nipote di Mubarak lui in queste cose è geniale”. Attacchi che il leader M5s giustifica come sintomi di paura: “I pupazzi – chiaccheroni hanno bisogno di un nemico ingiusto, di un persecutore. L’unico modo per giustificarsi, sia nella sconfitta che per l’immorale sostegno a propositi così bizzarri verso la nostra Costituzione, è che ci sia qualcosa di terribile oltre lo steccato. Possono i grandi opinionisti dire ‘abbiamo scherzato’? Non ho mai sentito nessuno di loro riconoscere una volta, una sola, di essersi sbagliati. E adesso sono tutti lì, i sacerdoti proclamati dall’emittenza, a cercare un nuovo modo di tenere bassa la testa della gente”.
Intanto come già anticipato dai parlamentari nei giorni scorsi, il M5s ha depositato a Montecitorio “una proposta di legge che estende i principi del sistema elettorale vigente per la Camera anche al Senato”. A scriverlo sono gli stessi eletti sul blog di Grillo. “In questo modo, il giorno dopo che la Consulta si sarà pronunciata, avremo già una legge elettorale per entrambi i rami del Parlamento. Chi propone altro vuole imporre al Paese l’ennesimo governo non eletto che riproporrà le solite manovre lacrime e sangue per arrivare fino a settembre 2017 quando i parlamentari matureranno la pensione d’oro”.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.