Il governatore della Puglia Michele Emiliano, ospite di Tagadà (La7), apprende in diretta che il governo uscente di Renzi ha cancellato l’incontro istituzionale a Taranto sui tumori. Il tavolo era previsto per il 12 dicembre e il suo annullamento è stato annunciato dal sindaco di Taranto, dopo una telefonata con il sottosegretario Claudio De Vincenti. “Non ne sapevo nulla” – commenta Emiliano – “lo apprendo in diretta ora, perché ovviamente non mi chiamano neppure per telefono per dirmi una cosa del genere. Trovo vergognoso questo rinvio. Perché ce l’hanno con me? Non lo so, né mi interessa. Nella mia vita non ho l’ambizione di piacere al governo Renzi, a Renzi o ai suoi collaboratori”. E aggiunge: “L’ultima volta che è venuto Renzi ci son voluti 1000 poliziotti e la città fu blindata. Ora ci vorrebbero i carri armati se venisse a Taranto. Se, comunque, il sottosegretario De Vincenti si fida, il CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo, ndr) posso presiederlo io. Evidentemente non si fidano del presidente della Regione Puglia, che pure è stato eletto dai cittadini. Trovo davvero maleducato il fatto che abbiano deciso di rinviare, senza neanche consultarsi col presidente della Regione, che è il soggetto fondamentale di quel contratto”. “Non c’è un governo”, replica Mario Lavia, editorialista dell’Unità. “Il governo c’è”, ribatte Emiliano. “Mi faccia finire, è da un’ora che sta facendo un comizio“, sbotta il giornalista. “Le sto dicendo che il governo c’è” – precisa l’ex sindaco di Bari – “Se lei dice che non c’è, non conosce la Costituzione. E non dica bugie. Perché le bugie adesso sono finite“. “Se c’è la crisi di governo determinata da voi” – continua Lavia – “è evidente che non ci possa essere un tavolo”. “E’ un lavoro ordinario” – spiega Emiliano – “non ci sono decisioni politiche da prendere”
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