“Ridicole”. Così il presidente eletto degli Usa, Donald Trump, liquida le notizie secondo cui l’intelligence ritiene che la Russia sia intervenuta in suo favore durante la scorsa campagna elettorale. “Credo che sia un’altra scusa. Non ci credo”, ha detto Trump ai microfoni della Fox News Sunday. Ma ad alimentare nuove polemiche è la scelta – ancora ufficiosa – del petroliere filorusso Rex Tillerson come futuro segretario di Stato americano. Decisione che rischia di aprire un nuovo terreno di scontro fra il presidente eletto e i senatori del Grand Old Party.
Anticipata dalla Nbc, la nomina del numero uno della Exxon Mobil non è ancora ufficiale. Ma il transition team di Trump non l’ha smentita e il presidente eletto ha lodato Tillerson in un’intervista a Fox News, parlando di lui come di “protagonista di livello mondiale”. I legami di Tillerson con la Russia, scrive il sito Politico, hanno già messo in allarme due importanti senatori repubblicani come John McCain e Lindsay Graham, specie dopo il rapporto della Cia che accusa gli hacker di Mosca di aver favorito l’elezione di Donald Trump. “Ignoro quali siano le relazioni fra Tillerson e Vladimir Putin, ma voglio dire che per me sono fonte di preoccupazione”, ha detto McCain a Fox news.
Secondo il Wall Street Journal, Tillerson ha negoziato nel 2011 una partnership energetica con Putin dal valore di 500 miliardi di dollari e l’anno successivo è stato insignito a Mosca dell’Ordine dell’amicizia, una delle più alte onorificenze destinate agli stranieri. L’ad della Exxon Mobil è inoltre contrario alle sanzioni contro la Russia. Come tutte le nomine della nuova amministrazione, anche quella di Tillerson dovrà essere approvata dal Senato dove i repubblicani hanno una maggioranza di 52 voti contro 48.