Maroni prende atto. Lupi si dice convinto che sarà assolto. Il Movimento 5 Stelle ne chiede le dimissioni. La politica reagisce alla condanna di Roberto Formigoni, ex governatore della Regione Lombardia riconosciuto colpevole in primo grado per i casi San Raffaele e Maugeri, due fra i maggiori scandali della sanità regionale.
“Non ho commenti da fare. Prendo atto di questa vicenda. Punto”, si limita a dire il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, a margine del brindisi natalizio a Palazzo Lombardia, a chi gli chiedeva un commento sulla vicenda. Affida una nota alla stampa, invece, Maurizio Lupi: “Sono vicino all’amico Roberto Formigoni in questo momento di amarezza, so quanto sia duro per lui sentir dire da un tribunale che ha sottratto soldi alla Regione Lombardia al cui benessere ha dedicato tanti anni del suo impegno politico e umano – prosegue il presidente dei deputati di Area popolare – sono lieto che l’accusa più infamante, quella di associazione a delinquere, sia caduta. E sono certo che nei successivi gradi di giudizio la sua estraneità ai fatti contestatigli verrà acclarata”.
La condanna di Formigoni “è la conferma definitiva che in Lombardia chi doveva proteggere e tutelare i malati ha invece speculato sulla loro pelle”, scrive il Movimento 5 Stelle della Lombardia in un post sul blog di Beppe Grillo, in calce a quello di Alessandro Di Battista, dal titolo #FormigoniDimettitiOra. “Milioni di euro sottratti a chi soffriva e spesi in crociere, yacht, per finanziare i meeting di Cl e consolidare il loro sistema di potere in Lombardia – sottolinea il post – una ragnatela di uomini di fiducia, senza traccia di meritocrazia, che l’attuale presidente Roberto Maroni ha portato avanti durante la sua legislatura”.
Alessandro Di Battista collega, invece, la figura e la parabola politica dell’ex governatore lombardo al Partito Democratico: “Formigoni condannato a 6 anni per corruzione è, grazie ai voti del Pd, l’attuale presidente della commissione Agricoltura del Senato“, scrive il deputato del M5S.