Neve e maltempo al sud e sole nel nord Italia. Le temperature basse hanno anche causato la morte per assideramento di un uomo senza fissa dimora di 44 anni a Avellino. Il suo corpo è stato ritrovato all’interno di una mega struttura commerciale abbandonata, nel centro città, dove trovava ricovero da circa tre anni. A far scattare l’allarme, è stato un suo amico che come la vittima ha trascorso la notte scorsa all’interno della struttura. Il clochard, originario di Visciano (Napoli) si era stabilito da tempo ad Avellino, dopo aver lasciato moglie e figli che tuttora risiedono nel comune in provincia di Napoli. Una altro clochard è morto ad Aversa
Anche a Messina è stato trovato morto, di fronte all’imbarcadero, un senza tetto. L’uomo è un cittadino rumeno di 46 anni che da tempo era malato e il freddo deve aver aggravato le sue condizioni. Ad Altamura, in provincia di Bari, una caduta causata dal ghiaccio è costata la vita a una donna di 49 anni: è stata trovata senza vita stamane sull’asfalto innevato di una stradina del centro storico. Infine a Latina, un uomo, un cittadino polacco senza tetto, è stato trovato morto per il freddo davanti a una chiesa.
Mentre il vento fortissimo da nord-est che ha investito la provincia di Ancona, con raffiche fino a 80 km, ha divelto diversi metri quadrati della copertura in piombo della cupola della Basilica di Loreto. Nessuno è rimasto ferito. I vigili del fuoco sono saliti sulla cupola, e utilizzando tecniche speleo-alpinistiche hanno messo in sicurezza la copertura, che rischiava di cadere sulla via sottostante. L’operazione è stata molto difficoltosa, proprio a causa del vento.
In Puglia, vento, neve e ghiaccio hanno flagellato la regione sin dalle prime ore della notte scorsa, dal Subappennino da uno e dal Gargano, dove nevica da ieri, per finire a Lecce, dove stamani per circa mezz’ora c’è stata una spruzzata di neve e la temperatura è scesa a livelli molto bassi. A Gioia del Colle (Bari) e nella Murgia barese sono caduti almeno 15 centimetri di neve; percorribile la statale 100 Bari-Taranto mentre lo stesso tratto autostradale è chiuso ai mezzi pesanti ed è percorribile solo con catene. A Bari niente neve ma vento gelido che sferza la costa adriatica, mentre vento, neve e ghiaccio hanno dato un aspetto quasi surreale a Polignano a Mare. Neve anche su Taranto e dintorni, ma senza problemi alla circolazione. Mentre problemi di circolazione, a causa del ghiaccio formatosi sulle strade, si sono registrati nel nord barese, e in particolare nella zona di Canosa di Puglia, dove alcuni mezzi pesanti sono andati di traverso sulla carreggiata a causa del ghiaccio. A Mola di Bari ieri sera ore di tensione al porto per un peschereccio, di ritorno da una battuta di pesca, che a causa del vento è finito nelle secche rischiando di urtare altre imbarcazioni ormeggiate.
Neve da ormai 24 ore anche in Basilicata, dove i problemi principali sono causati dal vento di burrasca e dal ghiaccio presente sulla maggior parte delle strade. La notte scorsa in molte zone della provincia di Potenza le temperature sono scese anche oltre i -10 gradi e stamani sta nevicando anche sulla costa jonica lucana. Nella prima parte della mattinata, a causa del ghiaccio e della tanta neve caduta nelle ultime ore, criticità, nonostante lo scarso traffico della giornata festiva, sono state segnalate sul raccordo autostradale Potenza-Sicignano degli Alburni, sulla Potenza-Melfi e sulla Tito-Brienza: in particolare su quest’ arteria è stato chiuso il tratto tra Tito e Satriano di Lucania (Potenza). Gran freddo e intensa nevicata a Potenza, dove, per la giornata di domani, sabato 7 gennaio, il Comune ha disposto la chiusura degli asili nido (le scuole, tempo permettendo, dovrebbero riaprire lunedì 9 gennaio). In vista del fine settimana di gare, inoltre, si va verso il rinvio di quasi tutti i campionati lucani: la Federbasket lucana ha già comunicato lo spostamento a data da stabilire delle gare del torneo di Promozione.
Grandinate a Palermo e neve a bassa quota nella Sicilia occidentale. Le nevicate stanno creando parecchi disagi agli automobilisti con rallentamenti alla circolazione su molte strade. Le squadre dell’Anas sono impegnate in alcuni comuni della provincia per liberare l’asfalto dalla neve. Gli uffici tecnici del Cas (Consorzio autostrade siciliane) hanno predisposto un apposito piano di emergenza nella viabilità della Messina-Palermo. Coinvolta anche la polizia stradale, oltre a vigili del fuoco, forze dell’ordine e mezzi di soccorso sanitario. Disagi anche nell’autostrada Palermo-Catania nella zona di Tremonzelli ed Enna, sulla Palermo-Sciacca, nella zona di Giacalone e San Giuseppe Jato, sulla Palermo-Agrigento e a Lercara Friddi. Per transitare sono necessarie le catene. Vigili del fuoco e sanitari del 118 hanno soccorso un paziente obeso ad Altofonte (Pa). L’ambulanza del 118 doveva soccorrere un uomo che doveva essere trasportato in ospedale a Poggio San Francesco. Per raggiungere il nosocomio è stato necessario l’intervento dei pompieri. Anche un uomo di Monreale (Pa) che doveva sottoporsi alla dialisi all’ospedale Civico è stato aiutato dai pompieri. Vigili del fuoco che sono intervenuti anche per alcuni alberi caduti in strada. E’ successo sull’autostrada Palermo-Mazara del Vallo all’altezza di Balestrate, in corso Tukory a Palermo, ad Altavilla Milicia, Partinico, e ad Altofonte. Allagamenti nelle vie del centro storico in città, nell’ultimo tratto di via Maqueda, tra corso Vittorio Emanuele e via Divisi. E ancora: a Mondello, nella zona di via Messina Marine e in via Ugo La Malfa. A causa del maltempo, le isole Eolie sono rimaste prive di collegamenti marittimi: aliscafi e traghetti sono fermi nei porti per il mare molto mosso che ha raggiunto forza 7.
Anche il centro Italia è colpito dal maltempo. Gran parte dell’Umbria si è risvegliata sotto la neve, comprese le zone colpite dal sisma. Una decina di centimetri di neve caduta sono stati registrati a Norcia. La polizia stradale non segnala però grosse difficoltà di viabilità. I mezzi antighiaccio dell’Anas sono però già in azione. Mentre a Pescara, in Abruzzo, l’Aeroporto d’Abruzzo che aveva riaperto questa mattina è stato nuovamente chiuso causa maltempo, per la presenza di neve e ghiaccio sulla pista.
Napoli stamani si è svegliata insolitamente imbiancata dalla neve che non è caduta solo nelle zone collinari ma anche nel centro città. Anche il Vesuvio risulta imbiancato dalle cime più alte a quelle più basse. La Protezione civile della regione Campania ha diramato un nuovo avviso di avverse condizioni meteo per neve e gelate per l’allerta meteo sull’intero territorio. Almeno fino a lunedì, infatti, si verificheranno precipitazioni a carattere nevoso su tutta la Campania che nelle zone dell’Alto Volturno e del Matese, del Sannio e dell’Irpinia e del Vallo Di Diano, saranno sparse, “con apporti al suolo moderati”. In particolare, in tutta la regione, si prevedono gelate persistenti con quote in innalzamento nella giornata di domenica. I venti spireranno forti settentrionali e i mari si presenteranno agitati o molto agitati nelle coste esposte ai venti, con tendenza ad attenuarsi nella giornata di domani, sabato 7 gennaio. Proprio le condizioni marittime avverse hanno causato l’interruzioni dei collegamenti con l’isola di Capri. Solo nel corso della giornata si saprà se le corse dei mezzi veloci e dei traghetti potranno riprendere.
Forti nevicate anche in Molise. Due metri di neve si registrano a Pescopennataro (Isernia) e Capracotta (Isernia) dove a creare disagi è soprattutto la bufera che rallenta il lavoro dei mezzi spazzaneve e spargisale della Provincia, in azione da questa mattina alle 4. Tuttavia nessun centro dell’Alto Molise è isolato anche se resta chiusa la Sp per Capracotta dal bivio di Staffoli e si transita con difficoltà sulla Carovillense. Disagi per la viabilità al Valico di Castelpetroso (Isernia), sulla Statale 17 che collega Isernia a Campobasso, e sulla Trignina, che collega il Molise all’Abruzzo dove mezzi pesanti e auto sono bloccate dalla neve.
La neve è caduta in abbondanza anche a Isernia dove ha raggiunto i 30 centimetri. Le strade urbane sono praticabili grazie al piano antineve del Comune, ma ci sono problemi per i pazienti dializzati che non riescono, con i propri mezzi, a raggiungere l’ospedale. I vigili del Fuoco e la Protezione Civile sono impegnati in una task force per assicurare loro le cure necessarie. In alcuni casi scortano le auto dei pazienti, in altri li trasferiscono in ospedale con i loro mezzi.
Cronaca
Maltempo, ondata di gelo al sud e centro Italia: cinque morti. Collegamenti nel caos
Penisola spaccata in due: sole al Nord, gelo e neve da Roma in giù. Imbiancati il Salento e la Sicilia. Anche nelle zone collinari di Napoli è caduta la neve, che il vento ha portato fino in centro città. A Pescara è stato chiuso l'Aeroporto d’Abruzzo a causa della presenza di ghiaccio sulla pista. Loreto, vento scoperchia parte della copertura della cupola della Basilica
Neve e maltempo al sud e sole nel nord Italia. Le temperature basse hanno anche causato la morte per assideramento di un uomo senza fissa dimora di 44 anni a Avellino. Il suo corpo è stato ritrovato all’interno di una mega struttura commerciale abbandonata, nel centro città, dove trovava ricovero da circa tre anni. A far scattare l’allarme, è stato un suo amico che come la vittima ha trascorso la notte scorsa all’interno della struttura. Il clochard, originario di Visciano (Napoli) si era stabilito da tempo ad Avellino, dopo aver lasciato moglie e figli che tuttora risiedono nel comune in provincia di Napoli. Una altro clochard è morto ad Aversa
Anche a Messina è stato trovato morto, di fronte all’imbarcadero, un senza tetto. L’uomo è un cittadino rumeno di 46 anni che da tempo era malato e il freddo deve aver aggravato le sue condizioni. Ad Altamura, in provincia di Bari, una caduta causata dal ghiaccio è costata la vita a una donna di 49 anni: è stata trovata senza vita stamane sull’asfalto innevato di una stradina del centro storico. Infine a Latina, un uomo, un cittadino polacco senza tetto, è stato trovato morto per il freddo davanti a una chiesa.
Mentre il vento fortissimo da nord-est che ha investito la provincia di Ancona, con raffiche fino a 80 km, ha divelto diversi metri quadrati della copertura in piombo della cupola della Basilica di Loreto. Nessuno è rimasto ferito. I vigili del fuoco sono saliti sulla cupola, e utilizzando tecniche speleo-alpinistiche hanno messo in sicurezza la copertura, che rischiava di cadere sulla via sottostante. L’operazione è stata molto difficoltosa, proprio a causa del vento.
In Puglia, vento, neve e ghiaccio hanno flagellato la regione sin dalle prime ore della notte scorsa, dal Subappennino da uno e dal Gargano, dove nevica da ieri, per finire a Lecce, dove stamani per circa mezz’ora c’è stata una spruzzata di neve e la temperatura è scesa a livelli molto bassi. A Gioia del Colle (Bari) e nella Murgia barese sono caduti almeno 15 centimetri di neve; percorribile la statale 100 Bari-Taranto mentre lo stesso tratto autostradale è chiuso ai mezzi pesanti ed è percorribile solo con catene. A Bari niente neve ma vento gelido che sferza la costa adriatica, mentre vento, neve e ghiaccio hanno dato un aspetto quasi surreale a Polignano a Mare. Neve anche su Taranto e dintorni, ma senza problemi alla circolazione. Mentre problemi di circolazione, a causa del ghiaccio formatosi sulle strade, si sono registrati nel nord barese, e in particolare nella zona di Canosa di Puglia, dove alcuni mezzi pesanti sono andati di traverso sulla carreggiata a causa del ghiaccio. A Mola di Bari ieri sera ore di tensione al porto per un peschereccio, di ritorno da una battuta di pesca, che a causa del vento è finito nelle secche rischiando di urtare altre imbarcazioni ormeggiate.
Neve da ormai 24 ore anche in Basilicata, dove i problemi principali sono causati dal vento di burrasca e dal ghiaccio presente sulla maggior parte delle strade. La notte scorsa in molte zone della provincia di Potenza le temperature sono scese anche oltre i -10 gradi e stamani sta nevicando anche sulla costa jonica lucana. Nella prima parte della mattinata, a causa del ghiaccio e della tanta neve caduta nelle ultime ore, criticità, nonostante lo scarso traffico della giornata festiva, sono state segnalate sul raccordo autostradale Potenza-Sicignano degli Alburni, sulla Potenza-Melfi e sulla Tito-Brienza: in particolare su quest’ arteria è stato chiuso il tratto tra Tito e Satriano di Lucania (Potenza). Gran freddo e intensa nevicata a Potenza, dove, per la giornata di domani, sabato 7 gennaio, il Comune ha disposto la chiusura degli asili nido (le scuole, tempo permettendo, dovrebbero riaprire lunedì 9 gennaio). In vista del fine settimana di gare, inoltre, si va verso il rinvio di quasi tutti i campionati lucani: la Federbasket lucana ha già comunicato lo spostamento a data da stabilire delle gare del torneo di Promozione.
Grandinate a Palermo e neve a bassa quota nella Sicilia occidentale. Le nevicate stanno creando parecchi disagi agli automobilisti con rallentamenti alla circolazione su molte strade. Le squadre dell’Anas sono impegnate in alcuni comuni della provincia per liberare l’asfalto dalla neve. Gli uffici tecnici del Cas (Consorzio autostrade siciliane) hanno predisposto un apposito piano di emergenza nella viabilità della Messina-Palermo. Coinvolta anche la polizia stradale, oltre a vigili del fuoco, forze dell’ordine e mezzi di soccorso sanitario. Disagi anche nell’autostrada Palermo-Catania nella zona di Tremonzelli ed Enna, sulla Palermo-Sciacca, nella zona di Giacalone e San Giuseppe Jato, sulla Palermo-Agrigento e a Lercara Friddi. Per transitare sono necessarie le catene. Vigili del fuoco e sanitari del 118 hanno soccorso un paziente obeso ad Altofonte (Pa). L’ambulanza del 118 doveva soccorrere un uomo che doveva essere trasportato in ospedale a Poggio San Francesco. Per raggiungere il nosocomio è stato necessario l’intervento dei pompieri. Anche un uomo di Monreale (Pa) che doveva sottoporsi alla dialisi all’ospedale Civico è stato aiutato dai pompieri. Vigili del fuoco che sono intervenuti anche per alcuni alberi caduti in strada. E’ successo sull’autostrada Palermo-Mazara del Vallo all’altezza di Balestrate, in corso Tukory a Palermo, ad Altavilla Milicia, Partinico, e ad Altofonte. Allagamenti nelle vie del centro storico in città, nell’ultimo tratto di via Maqueda, tra corso Vittorio Emanuele e via Divisi. E ancora: a Mondello, nella zona di via Messina Marine e in via Ugo La Malfa. A causa del maltempo, le isole Eolie sono rimaste prive di collegamenti marittimi: aliscafi e traghetti sono fermi nei porti per il mare molto mosso che ha raggiunto forza 7.
Anche il centro Italia è colpito dal maltempo. Gran parte dell’Umbria si è risvegliata sotto la neve, comprese le zone colpite dal sisma. Una decina di centimetri di neve caduta sono stati registrati a Norcia. La polizia stradale non segnala però grosse difficoltà di viabilità. I mezzi antighiaccio dell’Anas sono però già in azione. Mentre a Pescara, in Abruzzo, l’Aeroporto d’Abruzzo che aveva riaperto questa mattina è stato nuovamente chiuso causa maltempo, per la presenza di neve e ghiaccio sulla pista.
Napoli stamani si è svegliata insolitamente imbiancata dalla neve che non è caduta solo nelle zone collinari ma anche nel centro città. Anche il Vesuvio risulta imbiancato dalle cime più alte a quelle più basse. La Protezione civile della regione Campania ha diramato un nuovo avviso di avverse condizioni meteo per neve e gelate per l’allerta meteo sull’intero territorio. Almeno fino a lunedì, infatti, si verificheranno precipitazioni a carattere nevoso su tutta la Campania che nelle zone dell’Alto Volturno e del Matese, del Sannio e dell’Irpinia e del Vallo Di Diano, saranno sparse, “con apporti al suolo moderati”. In particolare, in tutta la regione, si prevedono gelate persistenti con quote in innalzamento nella giornata di domenica. I venti spireranno forti settentrionali e i mari si presenteranno agitati o molto agitati nelle coste esposte ai venti, con tendenza ad attenuarsi nella giornata di domani, sabato 7 gennaio. Proprio le condizioni marittime avverse hanno causato l’interruzioni dei collegamenti con l’isola di Capri. Solo nel corso della giornata si saprà se le corse dei mezzi veloci e dei traghetti potranno riprendere.
Forti nevicate anche in Molise. Due metri di neve si registrano a Pescopennataro (Isernia) e Capracotta (Isernia) dove a creare disagi è soprattutto la bufera che rallenta il lavoro dei mezzi spazzaneve e spargisale della Provincia, in azione da questa mattina alle 4. Tuttavia nessun centro dell’Alto Molise è isolato anche se resta chiusa la Sp per Capracotta dal bivio di Staffoli e si transita con difficoltà sulla Carovillense. Disagi per la viabilità al Valico di Castelpetroso (Isernia), sulla Statale 17 che collega Isernia a Campobasso, e sulla Trignina, che collega il Molise all’Abruzzo dove mezzi pesanti e auto sono bloccate dalla neve.
La neve è caduta in abbondanza anche a Isernia dove ha raggiunto i 30 centimetri. Le strade urbane sono praticabili grazie al piano antineve del Comune, ma ci sono problemi per i pazienti dializzati che non riescono, con i propri mezzi, a raggiungere l’ospedale. I vigili del Fuoco e la Protezione Civile sono impegnati in una task force per assicurare loro le cure necessarie. In alcuni casi scortano le auto dei pazienti, in altri li trasferiscono in ospedale con i loro mezzi.
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(Adnkronos) - Serie di attacchi aerei di Israele nella Striscia di Gaza, ripresi nella notte su ordine di Benjamin Netanyahu, che ha ordinato "la ripresa della guerra" contro Hamas, dopo che gli sforzi per estendere il cessate il fuoco sono falliti. Il bilancio delle vittime continua a salire. Secondo il direttore del ministero della Sanità della Striscia, Mohammed Zaqout, i morti sono saliti "ad almeno 330, per la maggior parte donne e bambini palestinesi, mentre i feriti sono centinaia"
Secondo quanto appreso dall'Afp da due fonti del movimento di resistenza islamico, tra le vittime c'è anche il generale di divisione Mahmoud Abu Watfa, che era a capo del ministero dell'Interno del governo di Hamas.
L'ufficio del primo ministro Netanyahu ha dichiarato che lui e il ministro della Difesa Israel Katz hanno dato istruzioni alle Forze di Difesa Israeliane (Idf) di intraprendere “un'azione forte contro l'organizzazione terroristica di Hamas” nella Striscia di Gaza. “Questo fa seguito al ripetuto rifiuto di Hamas di rilasciare i nostri ostaggi, così come al suo rifiuto di tutte le proposte ricevute dall'inviato presidenziale statunitense Steve Witkoff e dai mediatori”, ha dichiarato l'ufficio di Netanyahu in un post su X. “Israele, d'ora in poi, agirà contro Hamas con una forza militare crescente”, ha dichiarato l'ufficio di Netanyahu in una dichiarazione riportata dal Times of Israel, aggiungendo che i piani per la ripresa delle operazioni militari sono stati approvati la scorsa settimana dalla leadership politica.
Israele continuerà a combattere a Gaza "fino a quando gli ostaggi non saranno tornati a casa e non saranno stati raggiunti tutti gli obiettivi", ha affermato Katz.
La Casa Bianca dal canto suo ha confermato che Israele ha consultato l'amministrazione americana prima di lanciare la nuova ondata di raid. "Hamas avrebbe potuto rilasciare gli ostaggi per estendere il cessate il fuoco, invece ha scelto il rifiuto e la guerra", ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, Brian Hughes, al Times of Israel, dopo la ripresa dei raid israeliani contro la Striscia di Gaza.
Dal canto suo Hamas ha dichiarato che Netanyahu, con la sua decisione di "riprendere la guerra", "ha condannato a morte gli ostaggi" che si trovano ancora a Gaza. "Netanyahu e il suo governo estremista hanno deciso di sabotare l'accordo di cessate il fuoco - accusa il movimento in una nota - La decisione di Netanyahu di riprendere la guerra è la decisione di sacrificare i prigionieri dell'occupazione e di imporre loro la condanna a morte”. Hamas denuncia poi che il premier israeliano continua a usare la guerra a Gaza come "una scialuppa di salvataggio" per distrarre dalla crisi politica interna.
Hamas ha quindi esortato i mediatori internazionali a “ritenere l'occupazione israeliana pienamente responsabile della violazione dell'accordo” e ha sottolineato la necessità di “fermare immediatamente l'aggressione”.
Il cessate il fuoco era rimasto in vigore per circa due settimane e mezzo dopo la conclusione della prima fase, mentre i mediatori lavoravano per mediare nuovi termini per l'estensione della tregua. Hamas ha insistito per attenersi ai termini originali dell'accordo, che sarebbe dovuto entrare in vigore nella sua seconda fase all'inizio del mese. Questa fase prevedeva che Israele si ritirasse completamente da Gaza e accettasse di porre fine definitivamente alla guerra in cambio del rilascio degli ostaggi ancora in vita. Sebbene Israele abbia firmato l'accordo, Netanyahu ha insistito a lungo sul fatto che Israele non porrà fine alla guerra fino a quando le capacità militari e di governo di Hamas non saranno state distrutte. Di conseguenza, Israele ha rifiutato anche solo di tenere colloqui sui termini della fase due, che avrebbe dovuto iniziare il 3 febbraio.
Gli Houthi dello Yemen "condannano la ripresa dell'aggressione del nemico sionista contro la Striscia di Gaza". "I palestinesi non verranno lasciati soli in questa battaglia e lo Yemen continuerà con il suo sostegno e la sua assistenza e intensificherà il confronto", minaccia il Consiglio politico supremo degli Houthi, che da anni l'Iran è accusato di sostenere, come riportano le tv satellitari arabe.
Genova, 18 mar. (Adnkronos) - Tragedia nella notte a Genova in via Galliano, nel quartiere di Sestri Ponente, dove un ragazzo di 29 anni è morto in un incendio nell'appartamento in cui abitava. L'incendio ha coinvolto 15 persone di cui quattro rimaste ferite, la più grave la madre del 29enne, ricoverata in codice rosso al San Martino. Altre tre persone sono state ricoverate in codice giallo all'ospedale di Villa Scassi. Sul posto la polizia che indaga sulla dinamica.
Dalle prime informazioni si sarebbe trattato di un gesto volontario del giovane che si sarebbe dato fuoco.
Milano, 17 mar. (Adnkronos Salute) - Bergamo, 18 marzo 2020: una lunga colonna di camion militari sfila nella notte. Sono una decina in una città spettrale, le strade svuotate dal lockdown decretato ormai in tutta Italia per provare ad arginare i contagi. A bordo di ciascun veicolo ci sono le bare delle vittime di un virus prima di allora sconosciuto, Sars-CoV-2, in uscita dal Cimitero monumentale.
Quell'immagine - dalla città divenuta uno degli epicentri della prima, tragica ondata di Covid - farà il giro del mondo diventando uno dei simboli iconici della pandemia. Il convoglio imboccava la circonvallazione direzione autostrada, per raggiungere le città italiane che in quei giorni drammatici accettarono di accogliere i defunti destinati alla cremazione. Gli impianti orobici non bastavano più, i morti erano troppi. Sono passati 5 anni da quegli scatti che hanno sconvolto l'Italia, un anniversario tondo che si celebrerà domani. Perché il 18 marzo, il giorno delle bare di Bergamo, è diventato la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di coronavirus.
La ricorrenza, istituita il 17 marzo 2021, verrà onorata anche quest'anno. I vescovi della regione hanno annunciato che "le campane di tutti i campanili della Lombardia" suoneranno "a lutto alle 12 di martedì 18 marzo" per "invitare al ricordo, alla preghiera e alla speranza". "A 5 anni dalla fase più acuta della pandemia continuiamo a pregare e a invitare a pregare per i morti e per le famiglie", e "perché tutti possiamo trovare buone ragioni per superare la sofferenza senza dimenticare la lezione di quella tragedia". A Bergamo il punto di partenza delle celebrazioni previste per domani sarà sempre lo stesso: il Cimitero Monumentale, la chiesa di Ognissanti. Si torna dove partirono i camion, per non dimenticare. Esattamente 2 mesi fa, il Comune si era ritrovato a dover precisare numeri e destinazioni di quei veicoli militari con il loro triste carico, ferita mai chiusa, per sgombrare il campo da qualunque eventuale revisione storica. I camion che quel 18 marzo 2020 partirono dal cimitero di Bergamo furono 8 "con 73 persone, divisi in tre carovane: una verso Bologna con 34 defunti, una verso Modena con 31 defunti e una a Varese con 8 defunti".
E la cerimonia dei 5 anni, alla quale sarà presente il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, sarà ispirata proprio al tema della memoria e a quello della 'scoperta'. La memoria, ha spiegato nei giorni scorsi l'amministrazione comunale di Bergamo, "come atto necessario per onorare e rispettare chi non c'è più e quanto vissuto". La scoperta "come necessità di rielaborare, in una dimensione di comunità la più ampia possibile, l'esperienza collettiva e individuale che il Covid ha rappresentato".
Quest'anno è stato progettato un percorso che attraversa "tre luoghi particolarmente significativi per la città": oltre al Cimitero monumentale, Palazzo Frizzoni che ospiterà il racconto dei cittadini con le testimonianze raccolte in un podcast e il Bosco della Memoria (Parco della Trucca) che esalterà "le parole delle giovani generazioni attraverso un'azione di memoria". La Chiesa di Ognissanti sarà svuotata dai banchi "per rievocare la stessa situazione che nel 2020 la vide trasformata in una camera mortuaria". Installazioni, mostre fotografiche, momenti di ascolto e partecipazione attiva, sono le iniziative scelte per ricordare. Perché la memoria, come evidenziato nella presentazione della Giornata, "è la base per ricostruire".
Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.