A novembre 2016 il tasso di disoccupazione giovanile è salito al 39,4%: un aumento di 1,8 punti percentuali rispetto al mese precedente che l’ha portato al livello più alto a partire da ottobre 2015. Lo rileva l’Istat nelle sue stime sul penultimo mese del 2016, da cui emerge che nella fascia di età tra 15 e 24 anni è sceso anche il tasso di occupazione, mentre quello di inattività – che include anche le persone impegnate negli studi – è calato di 0,6 punti.
In generale, il quadro del mercato è in chiaroscuro: anche allargando lo sguardo alle altre fasce di età il tasso dei senza lavoro ha registrato un incremento, passando dall’11,7 all’11,9% su base mensile e crescendo dello 0,5% su novembre 2015. I senza lavoro sono saliti a quota 3.089.000, in aumento di 57mila unità su ottobre e di 165mila su novembre 2015. In parallelo, tuttavia, sono aumentati di 19mila unità gli occupati e il tasso di occupazione è stato pari a 57,3%, in aumento di 0,1 punti su ottobre. L’apparente contraddizione deriva dal calo degli inattivi, cioè le persone che smettono di cercare un’occupazione perché scoraggiate: a novembre il tasso di inattività si è assestato ai minimi storici, a quota 34,8%: gli inattivi tra i 15 e i 64 anni sono calati di 93mila unità su ottobre e di 469mila su novembre 2015.
L’aumento degli occupati riguarda le donne e, ancora una volta, le persone ultracinquantenni, un trend che lo scorso anno è andato via via consolidandosi a scapito dei giovani e soprattutto della classe 25-34 anni, che a novembre ha visto il tasso di occupazione calare di 0,4 punti percentuali. Non a caso, aggiunge l’Istat, la crescita su base annua si è concentrata “esclusivamente tra gli over 50”: +453mila occupati.
Passando alle tipologie di contratto, nel mese di novembre sono aumentati gli indipendenti e i dipendenti permanenti, mentre sono calati i lavoratori a termine. I dati mensili, commenta l’Istat, confermano un quadro di sostanziale stabilità del mercato del lavoro che si protrae da alcuni mesi. A ben guardare, però, nel periodo settembre-novembre si è registrato un lieve calo degli occupati rispetto al trimestre precedente: -0,1%, pari a -21mila. Il calo ha interessato gli uomini, le persone tra 15 e 49 anni e i lavoratori dipendenti, mentre ci sono stati segnali di crescita per le donne e gli over 50. Su base annua invece si conferma la forte crescita dei dipendenti (+1,1%, pari a +193mila) e si rileva un lieve aumento anche tra gli indipendenti (+0,1%, pari a +7mila). La crescita dei dipendenti riguarda sia quelli permanenti (+0,9%, pari a +135mila) sia quelli a termine (+2,5%, pari a +58mila).
Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che martedì è atteso in Senato per un’informativa sulla sua uscita sui giovani che vanno a lavorare all’estero, ha commentato i dati dicendo che “nel quadro complessivo preoccupa la situazione dell’occupazione giovanile, per cui alla diminuzione del tasso di inattività tra i giovani corrisponde solo un aumento della disoccupazione”.
Lavoro & Precari
Lavoro, Istat: “A novembre 2016 la disoccupazione è tornata a salire. Quella giovanile a 39,4%, il massimo da ottobre 2015”
Il tasso cresce anche per le altre fasce di età, ma i dati preliminari diffusi dall'istituto di statistica mostrano in parallelo un aumento degli occupati. L'apparente contraddizione deriva dal calo degli inattivi, cioè le persone che smettono di cercare un'occupazione perché scoraggiate. A trovare lavoro però sono soprattutto gli over 50. Poletti: "Preoccupa la situazione giovanile"
A novembre 2016 il tasso di disoccupazione giovanile è salito al 39,4%: un aumento di 1,8 punti percentuali rispetto al mese precedente che l’ha portato al livello più alto a partire da ottobre 2015. Lo rileva l’Istat nelle sue stime sul penultimo mese del 2016, da cui emerge che nella fascia di età tra 15 e 24 anni è sceso anche il tasso di occupazione, mentre quello di inattività – che include anche le persone impegnate negli studi – è calato di 0,6 punti.
In generale, il quadro del mercato è in chiaroscuro: anche allargando lo sguardo alle altre fasce di età il tasso dei senza lavoro ha registrato un incremento, passando dall’11,7 all’11,9% su base mensile e crescendo dello 0,5% su novembre 2015. I senza lavoro sono saliti a quota 3.089.000, in aumento di 57mila unità su ottobre e di 165mila su novembre 2015. In parallelo, tuttavia, sono aumentati di 19mila unità gli occupati e il tasso di occupazione è stato pari a 57,3%, in aumento di 0,1 punti su ottobre. L’apparente contraddizione deriva dal calo degli inattivi, cioè le persone che smettono di cercare un’occupazione perché scoraggiate: a novembre il tasso di inattività si è assestato ai minimi storici, a quota 34,8%: gli inattivi tra i 15 e i 64 anni sono calati di 93mila unità su ottobre e di 469mila su novembre 2015.
L’aumento degli occupati riguarda le donne e, ancora una volta, le persone ultracinquantenni, un trend che lo scorso anno è andato via via consolidandosi a scapito dei giovani e soprattutto della classe 25-34 anni, che a novembre ha visto il tasso di occupazione calare di 0,4 punti percentuali. Non a caso, aggiunge l’Istat, la crescita su base annua si è concentrata “esclusivamente tra gli over 50”: +453mila occupati.
Passando alle tipologie di contratto, nel mese di novembre sono aumentati gli indipendenti e i dipendenti permanenti, mentre sono calati i lavoratori a termine. I dati mensili, commenta l’Istat, confermano un quadro di sostanziale stabilità del mercato del lavoro che si protrae da alcuni mesi. A ben guardare, però, nel periodo settembre-novembre si è registrato un lieve calo degli occupati rispetto al trimestre precedente: -0,1%, pari a -21mila. Il calo ha interessato gli uomini, le persone tra 15 e 49 anni e i lavoratori dipendenti, mentre ci sono stati segnali di crescita per le donne e gli over 50. Su base annua invece si conferma la forte crescita dei dipendenti (+1,1%, pari a +193mila) e si rileva un lieve aumento anche tra gli indipendenti (+0,1%, pari a +7mila). La crescita dei dipendenti riguarda sia quelli permanenti (+0,9%, pari a +135mila) sia quelli a termine (+2,5%, pari a +58mila).
Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che martedì è atteso in Senato per un’informativa sulla sua uscita sui giovani che vanno a lavorare all’estero, ha commentato i dati dicendo che “nel quadro complessivo preoccupa la situazione dell’occupazione giovanile, per cui alla diminuzione del tasso di inattività tra i giovani corrisponde solo un aumento della disoccupazione”.
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Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi americani in Yemen sono "un avvertimento per gli Houthi e per tutti i terroristi". Lo ha detto a Fox News il vice inviato degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Morgan Ortagus, sottolineando che "questa non è l'amministrazione Biden. Se colpisci gli Stati Uniti, il presidente Trump risponderà. Il presidente Trump sta ripristinando la leadership e la deterrenza americana in Medio Oriente".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Steve Witkoff, ha definito "inaccettabili" le ultime richieste di Hamas in merito al cessate il fuoco a Gaza. Riferendosi alla conferenza del Cairo di inizio mese, l'inviato statunitense per il Medio Oriente ha detto alla Cnn di aver "trascorso quasi sette ore e mezza al summit arabo, dove abbiamo avuto conversazioni davvero positive, che descriverei come un punto di svolta, se non fosse stato per la risposta di Hamas".
Hamas avrebbe insistito affinché i negoziati per un cessate il fuoco permanente iniziassero lo stesso giorno del prossimo rilascio di ostaggi e prigionieri palestinesi. Secondo Al Jazeera, Hamas ha anche chiesto che, una volta approvato l'accordo, i valichi di frontiera verso Gaza venissero aperti, consentendo l'ingresso degli aiuti umanitari prima del rilascio di Edan Alexander e dei corpi di quattro ostaggi. Inoltre, il gruppo ha chiesto la rimozione dei posti di blocco lungo il corridoio di Netzarim e l'ingresso senza restrizioni per i residenti di Gaza che tornano dall'estero attraverso il valico di Rafah.
"Abbiamo trascorso parecchio tempo a parlare di una proposta di ponte che avrebbe visto il rilascio di cinque ostaggi vivi, tra cui Edan Alexander, e anche, tra l'altro, il rilascio di un numero considerevole di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane", ha detto Witkoff. "Pensavo che la proposta fosse convincente: gli israeliani ne erano stati informati e avvisati in anticipo". "C'è un'opportunità per Hamas, ma si sta esaurendo rapidamente", ha continuato Witkoff. " Con quello che è successo ieri con gli Houthi, ciò che è successo con il nostro ordine di attacco, incoraggerei Hamas a diventare molto più ragionevole di quanto non sia stato finora".
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha scoperto un nascondiglio di armi nel campo profughi di Nur Shams, fuori Tulkarem, nella Cisgiordania settentrionale. Lo ha reso noto l'Idf, precisando che sono state rinvenute diverse borse contenenti armi, una delle quali conteneva anche un giubbotto con la scritta 'Unrwa'. Le armi confiscate sono state consegnate alle forze di sicurezza per ulteriori indagini.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.