Li ha trovati il figlio sedicenne quando è rientrato in casa. I suoi genitori, Salvatore Vincelli di 60 anni e Nunzia Di Gianni, di 45, lui originario del sud Italia e lei torinese, erano privi di vita, con due sacchetti di plastica legati attorno alla testa. E così il ragazzo ha dato l’allarme. All’una di pomeriggio davanti al civico 100 di via Fronte, primo tronco, a Pontelangorino, frazione di Codigoro nel basso ferrarese, c’erano già i vertici provinciali dei carabinieri insieme alla scientifica. Nel corso del pomeriggio la via è stata percorsa anche da ambulanza e automedica del 118, dal carroattrezzi, che ha portato via l’auto della coppia, e dal servizio veterinario che ha preso in custodia il cane, l’unico rimasto nell’abitazione dove i coniugi Vincelli vivevano da poco più di un anno in affitto insieme al figlio minore. Il maggiore, 25 anni, vive a Torino.
Salvatore Vincelli e Nunzia Di Gianni erano arrivati nel ferrarese tredici anni fa, per aprire il ristorante “La Greppia” di San Giuseppe di Comacchio, lungo la Romea. In paese conducevano una vita discreta. Poco conosciuti, “solo di vista” afferma il sindaco Alice Zanardi giunta sul posto, passavano le intere giornate al lavoro.
Ora, mentre una piccola folla si raccoglie attorno alla casa del duplice omicidio, dai muri dove si trattengono gli inquirenti rimbalzano indizi inquietanti. Gli ingressi non recano nessun segno di effrazione. L’unico possibile testimone della tragedia, il figlio sedicenne, quella notte l’avrebbe passata insieme a un coetaneo. Prima l’ha invitato a dormire a casa sua – secondo la versione consegnata al pm Giuseppe Tittaferrante nella caserma di Codigoro -, poi attorno alle 5 di mattina si sarebbe spostato con lui a casa sua, poco distante.
Gli investigatori stanno scandagliando l’arco di tempo che va da quel momento fino all’una di pomeriggio, ripercorrendo le conversazioni via whatsapp e ascoltandop gli amici dei due, che frequentano l’istituto tecnico locale. A complicare le cose è il ritrovamento dei corpi in due stanze diverse. Difficilmente i coniugi sarebbero stati colti nel sonno. Non si registrerebbero segni e ferite da difesa. Cosa più importante, la prima analisi medico legale parlerebbe di decessi dovuti a frattura delle ossa del cranio. Un esito che renderebbe il ritrovamento dei volti coperti da sacchetti di plastica un ingenuo tentativo di depistare le indagini.