Ridiscutere la presenza dell’Italia nella Nato, rea di “giocare” con le nostre vite e mettere in campo una strategia della tensione. È la proposta lanciata dal deputato del Movimento 5 Stelle, Manlio Di Stefano, in un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo.
“Da tempo la Nato (tanto per non dire gli Stati Uniti…) sta giocando con le nostre vite. Vite che hanno già conosciuto due guerre mondiali e sanno cosa si provi ad essere un vaso di coccio tra due d’acciaio. Il M5S si oppone da sempre a questa immonda strategia della tensione e chiede, con una proposta di legge in discussione alla Camera, che la partecipazione italiana sia ridiscussa nei termini e sottoposta al giudizio degli italiani“, scrive il parlamentare, che in pratica chiede di varare un inedito referendum per confermare l’adesione del nostro Paese all’Alleanza Atlantica. “Il nostro territorio, le nostre basi, i nostri soldati non possono essere ostaggio di giochi di potere e degli umori del presidente americano di turno”, continua Di Stefano, attaccando “la strategia della tensione” Nato nei confronti della Russia.
Il parlamentare di origine siciliana collega le sue parole alle ultimi strategie che sarebbero state seguite dal presidente americano Barack Obama. “Bassezze e scorrettezze fanno parte della quotidianità politica nazionale e, in fondo, ogni Paese si piange le sue. Quando però la voglia di pestare i piedi al tuo successore mette a rischio la stabilità di altri popoli, allora occorre prestare attenzione. Mi riferisco, in particolare, al Presidente uscente Obama ed al suo patetico addio alla presidenza americana fatto di sgambetti a Trump di cui l’ultimo, però, rischia di essere molto pericoloso per l’Europa tutta”, scrive Di Stefano, che poi cita l’Independent: Secondo il giornale, infatti, “87 carri armati, obici semoventi e 144 veicoli da combattimento Bradley sono stati scaricati pochi giorni fa nel porto tedesco di Bremerhaven e, nelle prossime settimane, si aggiungeranno oltre 3.500 truppe della 4° Divisione di Fanteria di Fort Carson, una brigata di aviazione da combattimento che vanta circa 10 Chinook, 50 elicotteri Black Hawk e 1.800 membri del personale da Fort Drum nonché un battaglione con 24 elicotteri d’attacco Apache e 400 membri del personale da Fort Bliss, tutti destinati all’Est Europa. Si tratta del più grande trasferimento di armamenti e truppe americane in Europa dalla caduta dell’Unione Sovietica“.
L’obiettivo, secondo Di Stefano è “militarizzare l’Europa orientale con lo scopo, dichiarato, di sostenere un’operazione della Nato per scoraggiare l’aggressione russa, la cosiddetta Operazione Atlantic Resolve nata dopo la crisi ucraina”. Poi un commento legato alla prima conferenza stampa da presidente eletto di Donald Trump. “Ad oggi Trump, fortunatamente, ha rassicurato gli animi e parlato di ottime relazioni con la Russia e di stupidità da parte di chi alimenta tensioni e odio e, sinceramente, aspettiamo con ansia il 20 Gennaio per capire se alle parole seguiranno i fatti”.
Alle parole di Di Stefano ha risposto, fino ad ora, soltanto il senatore del Pd Andrea Marcucci, che su twitter scrive: “Una follia dopo l’altra, oggi #M5S propone di uscire anche dalla #Nato. Come se la #Costituzione fosse un contratto di #Casaleggio”.