Dal prossimo 19 febbraio cominceremo a scoprire le vetture del prossimo Campionato del Mondo di Formula 1: a quanto pare, la McLaren sarà la prima, le monoposto più attese invece saranno Mercedes e Ferrari che verranno svelate rispettivamente il 23 ed il 24 febbraio. Le vetture saranno molto diverse dai modelli che abbiamo visto fino al 2016 con una carreggiata allargata, delle gomme più larghe e con delle ali, anch’esse più larghe, che potranno generare un carico sensibilmente maggiore.
C’è tanta curiosità e molti appassionati attendono con ansia di capire come cambierà l’aspetto delle nuove Formula 1 e principalmente forse se questi cambiamenti telaistici e aerodinamici aiuteranno a creare più spettacolo in pista, cosa su cui in molti nutrono qualche dubbio.
Vediamo nel dettaglio cosa cambierà sulle monoposto 2017.
I pneumatici verranno allargati tornando più simili a quelli che erano montati sulle vetture degli anni 80. Le nuove coperture saranno di 305 mm all’anteriore, rispetto ai vecchi 245 mm e di 405 mm al posteriore rispetto ai passati 325 mm. attuali. Questo incrementerà ovviamente il grip meccanico grazie ad un’impronta maggiore sulla pista, consentendo anche una velocità maggiore durante la percorrenza di curva.
Ad aiutare la tenuta di strada delle monoposto concorrerà anche l’allargamento complessivo della vettura che arriverà a misurare nel “tutto fuori” 2 metri di larghezza, ben 20 cm in più rispetto all’anno scorso! Le ali seguiranno proporzionalmente l’allargamento della vettura con un incremento di superficie che sarà all’anteriore di 150 mm e al posteriore di 200 mm. Quest’ultima tornerà ad essere bassa, come nelle monoposto del primi anni 2000, con un’altezza massima consentita di 800 mm dal suolo.
Come se non bastasse anche il diffusore sarà maggiorato, sia in altezza di 50 mm che ovviamente, per seguire la vettura, in larghezza, arrivando a 1050 mm.
Maggiorazioni che porteranno ad incrementi di carico importanti e che alcune simulazioni hanno rivelato come i piloti di rimanere con il gas completamente spalancato per un tempo sensibilmente maggiore: a Barcellona per il 70% di un intero giro e a Monza addirittura per l’80%. Un test veramente severo per i motoristi, sia dal punto affidabilistico (potranno contare solo su 4 unità propulsive per tutto il 2017) che dal punto di vista dei consumi. La Federazione ha, infatti, concesso un utilizzo di 5kg in più di carburante ad ogni GP rispetto all’anno scorso, passando quindi da 100kg a 105kg. Questo, per compensare (almeno si spera) l’aumento dei consumi scaturito dall’incremento del carico aerodinamico e dal conseguente innalzamento dei valori di drag (resistenza all’avanzamento). Non certamente per incrementare la potenza dei motori come qualcuno ha scritto…
I dubbi sulla capacità di questi cambiamenti di aumentare lo spettacolo in pista nascono da una constatazione che da tempo viene fatta, e non solo dal sottoscritto. E’ vero che l’allargamento della carreggiata della vettura e delle dimensioni delle gomme è stato applicato per consentire al pilota di non perdere la tenuta di strada quando ci si trova in scia ad un’altra monoposto, in curva ci si allontanava così tanto da chi precedeva che diventava impossibile il sorpasso in staccata ma, con un aumento così importante di carico aerodinamico, ora si rischia di accorciare ancor di più lo spazio di frenata e di rendere ancora più difficoltoso, se non impossibile, il sorpasso. Teoria che Emanuele Pirro (plurivincitore di Le Mans, ex pilota di Formula 1 e Commissario FIA) durante una bellissima intervista ai microfoni di Pit Talk nella puntata 82 ha esplicitato in modo molto dettagliato.
Monoposto più belle, sì. Con un aspetto più cattivo, con un’ala anteriore a freccia e un’aerodinamica molto più complessa che potrà concedere alle vetture un aspetto anche più accattivante ma che dal punto di vista funzionale dello spettacolo potrà creare, invece, qualche problema.
E la sicurezza? Sì, certo le vetture sono oggi molto sicure ma coloro che continuano ad ostinarsi di mettere, all’interno di uno sport estremo come la Formula 1, la sicurezza al primo posto, si sono chiesti quanto aumenterà la velocità in curva grazie a tutte queste modifiche regolamentari? In Formula 1 continua a regnare sovrana il controsenso, speriamo di sbagliarci ma ancora una volta, quella intrapresa, non sembra essere la strada corretta…