Fiducia a Putin, Nato da riformare e critiche alla politica pro-immigrati di Angela Merkel. Donald Trump parla al quotidiano tedesco Bild e al britannico Sunday Times e delinea le sue posizioni rispetto al Regno Unito post-Brexit e ai rapporti con la Russia, che vorrebbe sollevare dalle sanzioni imposte a seguito della crisi ucraina e dell’ipotesi di interferenze informatiche nelle ultime elezioni americane. Sono le prime interviste da presidente eletto rilasciate a giornali europei, a pochi giorni dal 20 gennaio, giorno dell’insediamento alla Casa Bianca. Parole che raccolgono subito il consenso del Cremlino, in particolare nei passaggi che riguardano la Nato.
Un’organizzazione che per il neo presidente “è obsoleta. Non è attrezzata per combattere il terrorismo islamico e i suoi membri si appoggiano sull’America, non pagano quello che dovrebbero pagare”. Interviene d’accordo con lui il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, secondo cui la Nato “è veramente un anacronismo, anche noi siamo d’accordo su questo. È da tempo che esprimiamo la nostra visione su questa organizzazione” che “è poco probabile che possa essere definita una struttura moderna che risponde ai principi di stabilità, di sviluppo stabile e di sicurezza”. Ma da Berlino arriva la replica dei portavoce del ministero della Difesa e degli Esteri che ribadiscono come il Patto atlantico non sia “obsoleto”.
Al contrario “è di grande significato per l’Europa e per tutti”. Ma le parole di Trump, specifica il capo della diplomazia tedesca (e futuro presidente della repubblica federale) Frank Walter Steinmeier, “sono state accolte con inquietudine” e sono “in contraddizione con quello che il ministro delle difesa americano ha detto qualche giorno fa durante la sua audizione a Washington“. Steinmeier ha rilevato che l’ incertezza riguarda anche “la politica commerciale” americana ed “in particolare le attività delle imprese europee nel vicinato dell’America Centrale e dell’America Latina, paesi che tramite il Nafta sono legati agli Usa.”. “Noi – ha detto Steinmeier – assumiamo che il nostro partner americano continuerà a rispettare le sue responsabilità nel diritto internazionale e le regole del Wto“.
Parlando di politica estera, Trump ricorda che suo genero Jared Kushner verrà nominato inviato per il Medio Oriente e giudica “una grande cosa” la decisione del Regno Unito di lasciare l’Unione europea. Il tycoon garantisce che nelle prime settimane della sua presidenza sarà siglato presto un accordo commerciale bilaterale tra Usa e Uk, “vantaggioso” per entrambi. Ma il Regno Unito per Trump è solo il primo paese ad avere imboccato l’uscita dalla Ue, perché crede che “altri se ne andranno”. Descrive come “un errore catastrofico” le politiche migratorie promosse dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, “di gran lunga il leader europeo più importante”, e definisce la Ue un “mezzo per raggiungere gli obiettivi della Germania“. Accuse rispedite al mittente dal portavoce del ministero degli Esteri Martin Schaefer. “L’Unione europea – ha detto – non è mai stata per la Germania uno strumento per raggiungere degli scopi, ma il destino di una comunità, rispetto al quale ci riconosciamo oggi più che mai”. Poi Trump mette in relazione la questione migranti con il referendum sulla Brexit: “Io credo questo, se loro non fossero stati costretti a fare entrare tutti quei rifugiati, così tanti, con tutti i problemi che comporta, credo che non avremmo avuto la Brexit“.
Trump – che sul Times si è fatto intervistare da Michael Gove, deputato conservatore fra i più decisi sostenitori della Brexit – ha sottolineato di voler incontrare presto la May, “subito dopo essere entrato alla Casa Bianca“. Il presidente americano eletto ha poi minacciato di imporre una tassa del 35% sulle importazioni della Bmw, se la compagnia tedesca continuerà a mantenere il progetto di costruire un impianto in Messico. E nell’intervista alla Bild ha detto che potrebbe imporre restrizioni agli europei che viaggiano in Usa. “Questo potrebbe accadere, vedremo. Parliamo di parti dell’Europa, parti del mondo e dell’Europa, dove abbiamo problemi”, ha detto, riferendosi al terrorismo. E ha dichiarato che continuerà a twittare anche da presidente, sottolineando come i suoi tweet siano subito una ‘breaking news’ sulle reti televisive. Una modalità, quella del sito di microblogging, per dire la sua verità, visto che ribadisce ancora una volta di essere “coperto in maniera disonesta dalla stampa“.