Cominciata come la storia di un prete un po’ esuberante che aveva un’amante, la vicenda di don Andrea Contin, parroco di San Lazzaro a Padova, sta svelando, ogni giorno che passa, una piaga sommersa che rischia di espandersi a macchia d’olio. L’ultima rivelazione, contenuta nelle cronache dei giornali locali, è che alle orge in canonica fossero presenti anche altri sacerdoti. Amici di don Contin, provenienti da altre parrocchie della città o della provincia. Dal riserbo degli inquirenti emerge soltanto che la donna di origini rumene che per prima ha denunciato ai carabinieri don Contin (dopo averlo fatto mesi fa, inascoltata, anche con la Curia) ha messo a verbale che agli incontri a luci rosse erano presenti altri uomini, tra cui alcuni sacerdoti.
Tanto basta per far intuire che ciò che accadeva a San Lazzaro è molto di più di un vizietto privato da parte di un uomo che non osservava la castità prevista dalla sua consacrazione. Parole in libertà o indicazioni precise per gli investigatori? Di certo i carabinieri starebbero per convocare alcuni sacerdoti, come persone informate dei fatti. Ai militari non interessano i loro comportamenti, ma vogliono verificare il sospetto che sta all’origine dell’indagine, ovvero la possibile induzione alla prostituzione di alcune delle donne con cui don Contin aveva una relazione. E’ soltanto per questo che la Procura si sta interessando a ciò che avveniva tra quelle mura. Anche perché la donna che ha denunciato il prete, pur non avendo prove di pagamenti in denaro, ha riferito che il prete-amico le disse: “Sai che puoi guadagnare tanti soldi in questo modo?”.
La storia ha conosciuto un’escalation da quando è cominciata pochi giorni prima di Natale, con al perquisizione in canonica che aveva portato alla scoperta di una stanza chiusa a chiave in cui erano conservati oggetti erotici, filmini hard e probabilmente anche registrazioni degli amplessi. Dopo la prima donna, ne sono spuntate altre, almeno sette in totale. Poi si è scoperto che don Contin viaggiava spesso, sempre in compagnia femminile. Poi che aveva utilizzato i siti porno per cercare uomini che partecipassero a incontri di piacere. Al riguardo è stata affidata una perizia su computer, tablet e telefonini del sacerdote. Infine si è scoperta la frequentazione di luoghi dove si pratica lo scambio di coppie. Se i carabinieri troveranno la prova che gli incontri sessuali erano organizzati a fini di lucro, per il sacerdote scatterà l’accusa di aver favorito la prostituzione.
Sullo sfondo rimane il conflitto con la Curia che era informata ben prima che intervenissero i carabinieri delle accuse contro don Contin. Stava facendo un’istruttoria interna quando i militari si presentarono in Vescovado chiedendo l’esibizione del fascicolo riguardante il parroco di San lazzaro. Ma i Patti Lateranensi e gli accordi del Vaticano con lo Stato italiano, consentono di tenere segreti gli atti dell’inchiesta ecclesiastica se non c’è consenso delle parti alla loro consegna. Intanto qualcosa è cambiato nella linea difensiva di don Contin. Ha revocato l’incarico a Michele Godina e ha scelto come nuovo difensore il penalista Gianni Morrone.
Cronaca
Orge in canonica a Padova, la denuncia della parrocchiana: “Partecipavano altri sacerdoti invitati da don Contin”
La donna che per prima ha denunciato il parroco di San Lazzaro ha messo a verbale che agli incontri a luci rosse erano presenti altri uomini, tra cui preti provenienti da altre parrocchie. I carabinieri li stanno per convocare per ascoltarli come persone informate dei fatti. Ma vogliono verificare la possibile induzione alla prostituzione di alcune delle donne con cui il religioso aveva una relazione
Cominciata come la storia di un prete un po’ esuberante che aveva un’amante, la vicenda di don Andrea Contin, parroco di San Lazzaro a Padova, sta svelando, ogni giorno che passa, una piaga sommersa che rischia di espandersi a macchia d’olio. L’ultima rivelazione, contenuta nelle cronache dei giornali locali, è che alle orge in canonica fossero presenti anche altri sacerdoti. Amici di don Contin, provenienti da altre parrocchie della città o della provincia. Dal riserbo degli inquirenti emerge soltanto che la donna di origini rumene che per prima ha denunciato ai carabinieri don Contin (dopo averlo fatto mesi fa, inascoltata, anche con la Curia) ha messo a verbale che agli incontri a luci rosse erano presenti altri uomini, tra cui alcuni sacerdoti.
Tanto basta per far intuire che ciò che accadeva a San Lazzaro è molto di più di un vizietto privato da parte di un uomo che non osservava la castità prevista dalla sua consacrazione. Parole in libertà o indicazioni precise per gli investigatori? Di certo i carabinieri starebbero per convocare alcuni sacerdoti, come persone informate dei fatti. Ai militari non interessano i loro comportamenti, ma vogliono verificare il sospetto che sta all’origine dell’indagine, ovvero la possibile induzione alla prostituzione di alcune delle donne con cui don Contin aveva una relazione. E’ soltanto per questo che la Procura si sta interessando a ciò che avveniva tra quelle mura. Anche perché la donna che ha denunciato il prete, pur non avendo prove di pagamenti in denaro, ha riferito che il prete-amico le disse: “Sai che puoi guadagnare tanti soldi in questo modo?”.
La storia ha conosciuto un’escalation da quando è cominciata pochi giorni prima di Natale, con al perquisizione in canonica che aveva portato alla scoperta di una stanza chiusa a chiave in cui erano conservati oggetti erotici, filmini hard e probabilmente anche registrazioni degli amplessi. Dopo la prima donna, ne sono spuntate altre, almeno sette in totale. Poi si è scoperto che don Contin viaggiava spesso, sempre in compagnia femminile. Poi che aveva utilizzato i siti porno per cercare uomini che partecipassero a incontri di piacere. Al riguardo è stata affidata una perizia su computer, tablet e telefonini del sacerdote. Infine si è scoperta la frequentazione di luoghi dove si pratica lo scambio di coppie. Se i carabinieri troveranno la prova che gli incontri sessuali erano organizzati a fini di lucro, per il sacerdote scatterà l’accusa di aver favorito la prostituzione.
Sullo sfondo rimane il conflitto con la Curia che era informata ben prima che intervenissero i carabinieri delle accuse contro don Contin. Stava facendo un’istruttoria interna quando i militari si presentarono in Vescovado chiedendo l’esibizione del fascicolo riguardante il parroco di San lazzaro. Ma i Patti Lateranensi e gli accordi del Vaticano con lo Stato italiano, consentono di tenere segreti gli atti dell’inchiesta ecclesiastica se non c’è consenso delle parti alla loro consegna. Intanto qualcosa è cambiato nella linea difensiva di don Contin. Ha revocato l’incarico a Michele Godina e ha scelto come nuovo difensore il penalista Gianni Morrone.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.