“Ho chiamato il 118, 112, 115… ho impazzito il mondo”. Ma prima che qualcuno gli desse retta sono passate due ore. Un ritardo, se confermato, fatale. Come quello dello spazzaneve che avrebbe dovuto portare via gli ospiti dell’hotel Rigopiano, sopra Farinandola (Pescara): doveva arrivare alle 15, mentre tutti gli ospiti erano raggruppati nella hall per andarsene, ma il suo arrivo è stato posticipato alle 19 per non arrivare più, date le circostanze proibitive. Nel frattempo sull’hotel si è scatenata la furia della valanga che ha trasformato la struttura in una trappola per 35 persone tutt’ora disperse. Con l’emergenza in corso, e il rischio che si risolva in una grande tragedia, si apre così un caso intorno alla lentezza dei soccorsi.
Il racconto è quello di Quintino Marcella, titolare di un ristorante a Silvi e amico di Giampiero Parete, l’ospite che ha lanciato la prima richiesta di aiuto e che si è salvato, mentre non si ha notizia di sua moglie e dei suoi figli, tutt’ora dispersi. E’ stato proprio Marcella a chiamare il centro di coordinamento della prefettura avvertendo del pericolo in corso ma incredibilmente – sostiene – non sarebbe stato preso sul serio.
Secondo la sua versione Marcella avrebbe dato l’allarme poco dopo le 17.30, quando sul suo cellulare arriva, via Whatsapp, la chiamata disperata del suo cuoco, Giampiero Parete. Secondo le sue parole, testimoniate in un video che gira sul web ripreso dai siti d’informazione, la risposta del centro della prefettura è stata questa: “La signora mi risponde in maniera ‘particolare’ e dice ‘Guardi, ho chiamato due ore fa l’albergo ed era tutto a posto'”. A quel punto Marcella spiega di aver detto che il suo cuoco non scherzava, che era serio, ma “lei non ha voluto prendere sul serio la mia versione”.
Disperato, il ristoratore chiama “118, 112, 115… ho impazzito il mondo” dice. Solo alle 20 gli credono e scatta la macchina dei soccorsi che porterà alla lunga marcia notturna sugli sci, con arrivo alle quattro del mattino. “Dopo mi hanno creduto. Mi hanno fatto le domande. Io sentivo il mio amico via messaggi… Continuava a dire aiuto e che ‘gli altri sono tutti morti’, ma io non so se è vero. Mi ha detto ‘Ho perso tutto’. Mi auguro che Gesù sia grande e li ritrovino vivi”. E infine dice: “Purtroppo la macchina dei soccorsi è partita con due ore di ritardo”.
Cronaca
Hotel Rigopiano, la testimonianza: “Ho chiamato i soccorsi ma per due ore non mi hanno creduto”
La testimonianza di Quintino Marcella, la persona che ha lanciato la prima richiesta di aiuto. Lo spazzaneve doveva essere lì alle 15 ma non è mai arrivato e "quando ho dato l'allarme alle 17.40 sono stato ignorato". La macchina dei soccorsi sarebbe partita solo verso le 20
“Ho chiamato il 118, 112, 115… ho impazzito il mondo”. Ma prima che qualcuno gli desse retta sono passate due ore. Un ritardo, se confermato, fatale. Come quello dello spazzaneve che avrebbe dovuto portare via gli ospiti dell’hotel Rigopiano, sopra Farinandola (Pescara): doveva arrivare alle 15, mentre tutti gli ospiti erano raggruppati nella hall per andarsene, ma il suo arrivo è stato posticipato alle 19 per non arrivare più, date le circostanze proibitive. Nel frattempo sull’hotel si è scatenata la furia della valanga che ha trasformato la struttura in una trappola per 35 persone tutt’ora disperse. Con l’emergenza in corso, e il rischio che si risolva in una grande tragedia, si apre così un caso intorno alla lentezza dei soccorsi.
Il racconto è quello di Quintino Marcella, titolare di un ristorante a Silvi e amico di Giampiero Parete, l’ospite che ha lanciato la prima richiesta di aiuto e che si è salvato, mentre non si ha notizia di sua moglie e dei suoi figli, tutt’ora dispersi. E’ stato proprio Marcella a chiamare il centro di coordinamento della prefettura avvertendo del pericolo in corso ma incredibilmente – sostiene – non sarebbe stato preso sul serio.
Secondo la sua versione Marcella avrebbe dato l’allarme poco dopo le 17.30, quando sul suo cellulare arriva, via Whatsapp, la chiamata disperata del suo cuoco, Giampiero Parete. Secondo le sue parole, testimoniate in un video che gira sul web ripreso dai siti d’informazione, la risposta del centro della prefettura è stata questa: “La signora mi risponde in maniera ‘particolare’ e dice ‘Guardi, ho chiamato due ore fa l’albergo ed era tutto a posto'”. A quel punto Marcella spiega di aver detto che il suo cuoco non scherzava, che era serio, ma “lei non ha voluto prendere sul serio la mia versione”.
Disperato, il ristoratore chiama “118, 112, 115… ho impazzito il mondo” dice. Solo alle 20 gli credono e scatta la macchina dei soccorsi che porterà alla lunga marcia notturna sugli sci, con arrivo alle quattro del mattino. “Dopo mi hanno creduto. Mi hanno fatto le domande. Io sentivo il mio amico via messaggi… Continuava a dire aiuto e che ‘gli altri sono tutti morti’, ma io non so se è vero. Mi ha detto ‘Ho perso tutto’. Mi auguro che Gesù sia grande e li ritrovino vivi”. E infine dice: “Purtroppo la macchina dei soccorsi è partita con due ore di ritardo”.
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Ramallah, 13 mar. (Adnkronos) - Secondo la Società dei prigionieri palestinesi e la Commissione per gli affari dei prigionieri ed ex prigionieri, almeno 25 palestinesi sono stati arrestati dalle forze israeliane durante le ultime incursioni nella Cisgiordania occupata. Tra gli arrestati ci sono una donna e diversi ex prigionieri, si legge nella dichiarazione congiunta su Telegram. Aumentano gli arresti a Hebron, dove secondo l'agenzia di stampa Wafa oggi sono state arrestate 12 persone, tra cui 11 ex prigionieri.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Non c'è stato l'affidamento da parte del governo di infrastrutture critiche del Paese a Starlink" e "come già rassicurato dal presidente Meloni ogni eventuale ulteriore sviluppo su questa questione sarà gestito secondo le consuete procedure". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani in Senato rispondendo a una interrogazione del Pd.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - Per quel che riguarda il piano 'Italia a 1 giga', "con riferimento alle aree più remote, il governo sta valutando con Starlink e altri operatori l'ipotesi di integrazione della tecnologia satellitare come complemento alle infrastrutture esistenti". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani rispondendo in Senato a una interrogazione del Pd.
"Nel caso specifico di Starlink, sono in corso delle interlocuzioni con alcune regioni italiane - del nord, del centro e del sud - per sperimentare la fornitura di un 'servizio space-based' rivolto ad aree remote o prive di infrastrutture terrestri. In ogni caso, si ribadisce che non sono stati firmati contratti nè sono stati conclusi accordi tra il governo italiano e la società Space X per l'uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink per coprire le aree più remote del territorio", ha chiarito Ciriani.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Presso la presidenza del Consiglio non è stato istituito alcun tavolo tecnico operativo per lo studio della concessione a Starlink della gestione delle infrastrutture di connessione e telecomunicazione delle sedi diplomatiche italiane o delle stazioni mobili delle navi militari italiane". Lo ha detto il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani rispondendo al Senato a una interpellanza del Pd.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Credo che l'esperienza viva possa essere più forte di qualunque altro elemento: io da giovane sono stata vittima di violenza, ho avuto un fidanzato che non capiva il senso del no". Lo ha detto in aula alla Camera la deputata del M5s Anna Laura Orrico, nel dibattito sulla Pdl sulle intercettazioni e in particolare sull'emendamento sul limite all'uso delle intercettazioni stesse.
"Quando l'ho lasciato ha iniziato a seguirmi sotto casa, si faceva trovare dietro gli angoli del mio quartiere. Venti anni fa non si parlava di violenza contro le donne, non c'era nessun meccanismo di prevenzione nè strumenti per agire -ha proseguito Orrico-. Il mio appello alla Camera è di sostenere questo emendamento, oggi gli strumenti ci sono ma non sono sufficienti. Le intercettazioni sono tra questi strumenti e nessuna donna è tutelata se non è consapevole".
Tel Aviv, 13 mar. (Adnkronos) - "Il rapporto delle Nazioni Unite che afferma che Israele ha compiuto 'atti di genocidio' e ha trasformato la 'violenza sessuale' in un'arma come strategia di guerra non è solo ingannevolmente falso, ma rappresenta anche un nuovo, vergognoso punto basso nella depravazione morale delle Nazioni Unite". Lo ha scritto su X il parlamentare israeliano dell'opposizione Benny Gantz, aggiungendo che il rapporto diffonde "calunnie antisemite e fa il gioco di terroristi assassini".
Washington, 13 mar. (Adnkronos/Afp) - Gli attacchi "sistematici" di Israele alla salute sessuale e riproduttiva a Gaza sono "atti genocidi". Lo ha affermato una commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite. “La Commissione ha scoperto che le autorità israeliane hanno parzialmente distrutto la capacità dei palestinesi di Gaza – come gruppo – di avere figli, attraverso la distruzione sistematica dell’assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva, che corrisponde a due categorie di atti genocidi”, ha affermato l'Onu in una nota. Israele “respinge categoricamente” queste accuse, ha indicato la sua ambasciata a Ginevra (Svizzera).