La manutenzione delle due strade regionali che collegano Amatrice al resto del mondo, la 260 Picense e la 577 Camposto, è gestita a una ditta che nel 2015 era stata esclusa a causa di “anomalie”, su segnalazione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, da uno degli appalti del Comune di Roma funzionali al Giubileo della Misericordia. Una “coincidenza” sulla quale nei prossimi giorni Francesco Storace, ex presidente della Regione Lazio e oggi consigliere regionale de La Destra, presenterà un’interrogazione al governatore Nicola Zingaretti, anche alla luce delle polemiche sollevate dal sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, che ha pesantemente denunciato il ritardo della messa in funzione delle turbine spazzaneve.
L’APPALTO DEL GIUBILEO
La ditta in questione è la Dsba srl, con sede a Carsoli, in provincia di L’Aquila, che nell’ottobre scorso si è aggiudicata il lotto Cm 1B di una gara d’appalto effettuato dall’Astral, Azienda Strade Lazio, società di scopo della Regione Lazio che si occupa di gestire le strade regionali ed ex provinciali. In questo lotto, appunto, ci sono anche le due vie principali che permettono l’accesso alla cittadina, distrutta dal terremoto del 24 agosto e negli ultimi giorni messa a dura prova dall’emergenza neve e dal nuovo sisma del 18 gennaio. La Dsba, come dicevamo, il 24 settembre 2015 era riuscita a vincere uno degli “appalti lampo” che il Comune di Roma – Giunta guidata dall’ex sindaco Ignazio Marino – aveva pubblicato in agosto per preparare la città ad accogliere i pellegrini in vista del Giubileo annunciato da Papa Francesco. L’assegnazione dei lavori – il rifacimento di un marciapiede in viale America, zona Eur – tuttavia fu subito bloccata dall’Anac di Raffaele Cantone, che il 7 dicembre successivo, con nota numero 0138639 rilevò un collegamento molto forte con un’altra ditta, la Codisab srl: in pratica, oltre ad avere sede nello stesso indirizzo, essersi registrate al sistema di Roma Capitale “consecutivamente dal medesimo indirizzo IP” ed aver presentato un’offerta con differenza minima, è emerso che i due soci di Codisab, Alvise e Antonio Di Sabantonio, erano il padre e lo zio del socio unico di Dsba, Nunzio Di Sabantonio, e che l’offerta della prima avesse di fatto “condizionato l’aggiudicazione”. Nonostante la ferrea difesa del titolare, che in una lettera inviata in Campidoglio si chiedeva come mai “se c’erano possibili correlazioni con le società, sono state invitate entrambe alla stessa procedura”, l’allora dirigente del Dipartimento Lavori Pubblici di Roma Capitale, Marco Domizi, con determinazione dirigenziale 1600 del 10 dicembre 2015, sancì la “esclusione della Dsba srl dalla procedura negoziata”.
AMATRICE E LE TURBINE
Nonostante l’ “incidente” burocratico in Campidoglio, ritroviamo Dsba e Codisab partecipare insieme a un altro bando, il maxi-appalto a 9 lotti del 15 giugno 2016 con cui l’Astral doveva assegnare la “manutenzione ordinaria, sorveglianza e pronto intervento” delle strade laziali. Le due ditte “sorelle” pur facendo registrare una “anomalia” – ma superando la verifica di congruità – riescono ad aggiudicarsi un lotto a testa. La Dsba, nella fattispecie, quello in cui si trovano anche le sr 260 e 577 che, appunto, servono la città di Amatrice. Come spiegato da Storace nella sua denuncia, “chi gestisce le strade deve sorvegliarle ed essere reperibile; garantire Pronto intervento con squadre ogni 50 km; sgomberare neve e spargere sale; pulire e bonificare pertinenze stradali”; sempre secondo l’ex governatore, “le turbine non erano utilizzabili: una ferma ad Accumoli senza gasolio, un’altra in un’officina di Rieti per riparazioni. I mezzi li hanno dovuti prendere in Toscana, a Grosseto”. Questo spiegherebbe in parte anche la rabbia del sindaco Pirozzi, che mercoledì all’emittente romana Radio Cusano Campus, aveva utilizzato parole di fuoco: “Qualche turbina della Provincia di Rieti era ai box in quanto guasta. Mi verrebbe voglia di prenderlo per le orecchie e scartarlo come una caramella chi non ha messo in sicurezza il mezzo prima”.
LA DIFESA DELLA REGIONE
Ovviamente, al di là delle possibili (e tutte da dimostrare) inefficienze della ditta, la gestione e il controllo sono sempre in capo all’Astral e, di conseguenza, alla Regione Lazio. Contattata da ilfattoquotidiano.it, la società regionale preferisce “non commentare questo tipo di notizie”, mentre dall’Ente governato da Nicola Zingaretti spiegano che “da quando a capo dell’Astral c’e’ l’ingegner Antonio Mallamo, gli appalti vengono svolti in maniera assolutamente rigorosa e trasparente” e che, per quanto riguarda i problemi logistici, “l’intensità straordinaria delle nevicate degli ultimi giorni ha reso particolarmente difficili gli interventi sulle strade regionali”.
Cronaca
Terremoto Centro Italia, manutenzione strade Amatrice gestita da ditta esclusa da appalto per Giubileo dall’Anac
La Dsba srl nell’ottobre scorso si è aggiudicata una gara bandita dall’Astral, Azienda Strade Lazio, che prevedeva anche la gestione delle due principali vie d'accesso alla cittadina distrutta dal terremoto del 24 agosto. Il 24 settembre 2015 era riuscita a vincere un'altro appalto, questa volta del Comune di Roma, per preparare la città ad accogliere i pellegrini. In quel caso però l'Anticorruzione di Raffaele Cantone aveva bloccato l'assegnazione dei lavori. Un dettaglio sulla qualnei prossimi giorni Francesco Storace, ex presidente della Regione Lazio, presenterà un’interrogazione all'attuale governatore Nicola Zingaretti
La manutenzione delle due strade regionali che collegano Amatrice al resto del mondo, la 260 Picense e la 577 Camposto, è gestita a una ditta che nel 2015 era stata esclusa a causa di “anomalie”, su segnalazione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, da uno degli appalti del Comune di Roma funzionali al Giubileo della Misericordia. Una “coincidenza” sulla quale nei prossimi giorni Francesco Storace, ex presidente della Regione Lazio e oggi consigliere regionale de La Destra, presenterà un’interrogazione al governatore Nicola Zingaretti, anche alla luce delle polemiche sollevate dal sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, che ha pesantemente denunciato il ritardo della messa in funzione delle turbine spazzaneve.
L’APPALTO DEL GIUBILEO
La ditta in questione è la Dsba srl, con sede a Carsoli, in provincia di L’Aquila, che nell’ottobre scorso si è aggiudicata il lotto Cm 1B di una gara d’appalto effettuato dall’Astral, Azienda Strade Lazio, società di scopo della Regione Lazio che si occupa di gestire le strade regionali ed ex provinciali. In questo lotto, appunto, ci sono anche le due vie principali che permettono l’accesso alla cittadina, distrutta dal terremoto del 24 agosto e negli ultimi giorni messa a dura prova dall’emergenza neve e dal nuovo sisma del 18 gennaio. La Dsba, come dicevamo, il 24 settembre 2015 era riuscita a vincere uno degli “appalti lampo” che il Comune di Roma – Giunta guidata dall’ex sindaco Ignazio Marino – aveva pubblicato in agosto per preparare la città ad accogliere i pellegrini in vista del Giubileo annunciato da Papa Francesco. L’assegnazione dei lavori – il rifacimento di un marciapiede in viale America, zona Eur – tuttavia fu subito bloccata dall’Anac di Raffaele Cantone, che il 7 dicembre successivo, con nota numero 0138639 rilevò un collegamento molto forte con un’altra ditta, la Codisab srl: in pratica, oltre ad avere sede nello stesso indirizzo, essersi registrate al sistema di Roma Capitale “consecutivamente dal medesimo indirizzo IP” ed aver presentato un’offerta con differenza minima, è emerso che i due soci di Codisab, Alvise e Antonio Di Sabantonio, erano il padre e lo zio del socio unico di Dsba, Nunzio Di Sabantonio, e che l’offerta della prima avesse di fatto “condizionato l’aggiudicazione”. Nonostante la ferrea difesa del titolare, che in una lettera inviata in Campidoglio si chiedeva come mai “se c’erano possibili correlazioni con le società, sono state invitate entrambe alla stessa procedura”, l’allora dirigente del Dipartimento Lavori Pubblici di Roma Capitale, Marco Domizi, con determinazione dirigenziale 1600 del 10 dicembre 2015, sancì la “esclusione della Dsba srl dalla procedura negoziata”.
AMATRICE E LE TURBINE
Nonostante l’ “incidente” burocratico in Campidoglio, ritroviamo Dsba e Codisab partecipare insieme a un altro bando, il maxi-appalto a 9 lotti del 15 giugno 2016 con cui l’Astral doveva assegnare la “manutenzione ordinaria, sorveglianza e pronto intervento” delle strade laziali. Le due ditte “sorelle” pur facendo registrare una “anomalia” – ma superando la verifica di congruità – riescono ad aggiudicarsi un lotto a testa. La Dsba, nella fattispecie, quello in cui si trovano anche le sr 260 e 577 che, appunto, servono la città di Amatrice. Come spiegato da Storace nella sua denuncia, “chi gestisce le strade deve sorvegliarle ed essere reperibile; garantire Pronto intervento con squadre ogni 50 km; sgomberare neve e spargere sale; pulire e bonificare pertinenze stradali”; sempre secondo l’ex governatore, “le turbine non erano utilizzabili: una ferma ad Accumoli senza gasolio, un’altra in un’officina di Rieti per riparazioni. I mezzi li hanno dovuti prendere in Toscana, a Grosseto”. Questo spiegherebbe in parte anche la rabbia del sindaco Pirozzi, che mercoledì all’emittente romana Radio Cusano Campus, aveva utilizzato parole di fuoco: “Qualche turbina della Provincia di Rieti era ai box in quanto guasta. Mi verrebbe voglia di prenderlo per le orecchie e scartarlo come una caramella chi non ha messo in sicurezza il mezzo prima”.
LA DIFESA DELLA REGIONE
Ovviamente, al di là delle possibili (e tutte da dimostrare) inefficienze della ditta, la gestione e il controllo sono sempre in capo all’Astral e, di conseguenza, alla Regione Lazio. Contattata da ilfattoquotidiano.it, la società regionale preferisce “non commentare questo tipo di notizie”, mentre dall’Ente governato da Nicola Zingaretti spiegano che “da quando a capo dell’Astral c’e’ l’ingegner Antonio Mallamo, gli appalti vengono svolti in maniera assolutamente rigorosa e trasparente” e che, per quanto riguarda i problemi logistici, “l’intensità straordinaria delle nevicate degli ultimi giorni ha reso particolarmente difficili gli interventi sulle strade regionali”.
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‘In Ucraina è guerra per procura’: a dirlo è il segretario di Stato Usa Marco Rubio. E il Cremlino plaude
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Più che le conclusioni del Consiglio europeo sembrano un bollettino di guerra, con i nostri governanti che, in un clima di ubriacatura collettiva, programmano una spesa straordinaria di miliardi su miliardi per armi, missili e munizioni. E la premier Meloni cosa dice? 'Riarmo non è la parola adatta' per questo piano. Si preoccupa della forma e di come ingannare i cittadini. Ma i cittadini non sono stupidi! Giorgia Meloni come lo vuoi chiamare questo folle programma che, anziché offrire soluzioni ai bisogni concreti di famiglie e imprese, affossa l’Europa della giustizia e della civiltà giuridica per progettare l’Europa della guerra?". Lo scrive Giuseppe Conte sui social.
"I fatti sono chiari: dopo 2 anni e mezzo di spese, disastri e fallimenti in Ucraina anziché chiedere scusa agli italiani, Meloni ha chiesto a Von der Leyen di investire cifre folli in armi e spese militari dopo aver firmato sulla nostra testa a Bruxelles vincoli e tagli sugli investimenti che ci servono davvero su sanità, energia, carovita, industria e lavoro. Potremmo trovarci a spendere oltre 30 miliardi aggiuntivi sulle armi mentre ne mettiamo 3 scarsi sul carobollette".
"Stiamo vivendo pagine davvero buie per l’Europa. I nostri governanti, dopo avere fallito con la strategia dell’escalation militare con la Russia, non hanno la dignità di ravvedersi, anzi rilanciano la propaganda bellica. La conclusione è che il blu di una bandiera di pace scolora nel verde militare. Dai 209 miliardi che noi abbiamo riportato in Italia dall'Europa per aziende, lavoro, infrastrutture, scuole e asili nido, passiamo a montagne di soldi destinati alle armi".
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Much appreciated". Lo scrive Elon Musk su X commentando un post in cui si riporta la posizione della Lega e di Matteo Salvini sul ddl Spazio e Starlink. Anche il referente in Italia del patron di Tesla, Andrea Stroppa, ringrazia via social Salvini: "Grazie al vice PdC Matteo Salvini per aver preso posizione pubblicamente".
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - Gianfranco Librandi, presidente del movimento politico “L’Italia c’è”, ha smentito categoricamente le recenti affermazioni giornalistiche riguardanti una presunta “coalizione di volenterosi” per il finanziamento di Forza Italia. Librandi ha dichiarato: “Sono tutte fantasie del giornalista. Smentisco assolutamente di aver parlato di una coalizione di volenterosi che dovrebbero contribuire al finanziamento del partito”.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Il vergognoso oltraggio del Museo della Shoah di Roma è l'ennesimo episodio di un sentimento antisemita che purtroppo sta riaffiorando. È gravissima l'offesa alla comunità ebraica ed è gravissima l'offesa alla centralità della persona umana e all'amicizia tra i popoli. Compito di ognuno deve essere quello di prendere decisamente le distanze da questi vergognosi atti, purtroppo sempre più frequenti in ambienti della sinistra radicale infiltrata da estremisti islamici , che offendono la memoria storica e le vittime della Shoah. Esprimo la mia più sentita solidarietà all'intera Comunità ebraica con l'auspicio che tali autentici delinquenti razzisti antisemiti siano immediatamente assicurati alla giustizia ". Lo ha dichiarato Edmondo Cirielli, Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Meloni ha perso un'occasione rispetto a due mesi fa quando si diceva che sarà il ponte tra l'America di Trump e l'Europa e invece Trump parla con Macron, con Starmer e lo farà con Merz. Meloni è rimasta un po' spiazzata. Le consiglio di non essere timida in Europa perchè se pensa di sistemare i dazi un tete a tete con Trump, quello la disintegra. Meloni deve stare con l'Europa e Schlein quando le dice di non stare nel mezzo tra America e Europa è perchè nel mezzo c'è l'Oceano e si affoga". Lo dice Matteo Renzi a Diritto e Rovescio su Rete4.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "La politica estera cambia la vita delle famiglie, aiuta la gente a capire e anche gli errori fatti. In Italia il casino sui consumi lo ha fatto Salvini: ha fatto una norma sul codice della strada per ridurre gli incidenti e va bene ma non è giusto fare una campagna terroristica sul vino. E poi c'è Trump che fa i dazi ma la roba nostra piace nel mondo e se ci mettono i dazi, ci fregano. I sovranisti di casa nostra dicono 'viva Trump' ma Trump ci distrugge l'economia". Lo dice Matteo Renzi a Diritto e Rovescio su Rete4. "E poi c'è anche l'Europa che è un po' troppo burocratica".
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - “La sicurezza delle telecomunicazioni è fondamentale, nell’interesse italiano sarebbe singolare scegliere un soggetto francese (con partecipazione azionaria anche cinese?) anziché un sistema tecnologicamente più sviluppato ed all’avanguardia come quello americano. Peraltro notiamo con stupore che, come già avvenuto per alcune case farmaceutiche durante il Covid, un titolo francese abbia guadagnato in Borsa più del 500% in pochi giorni. Siamo certi che, in una fase delicata come questa, ogni scelta vada ponderata esclusivamente nel nome dell’interesse nazionale italiano, senza pregiudizi ideologici, ritenendo gli Usa un partner imprescindibile per la sicurezza e la crescita del nostro Paese”. Così in una nota Paolo Borchia, capo delegazione Lega al Parlamento europeo, e Paolo Formentini, deputato Lega, responsabile dipartimento Esteri della Lega.