“C’è un cambio gioco nella politica internazionale che è un po’ più importante delle parole che si dicono in un convegno a poche ore da qua e Bruxelles manda le letterine con richieste da 0,2%, che è un prefisso telefonico per chi chiama da fuori Milano, mentre la Spagna l’anno scorso ha fatto il deficit al 5,1% e si è fatto finta di nulla”. A Rimini Matteo Renzi, al suo ritorno in pubblico dopo la sconfitta nel referendum costituzionale e le conseguenti dimissioni, non rinuncia alla battuta.
Dinanzi agli amministratori locali del Partito Democratico riuniti in assemblea l’ex premier parte criticando Bruxelles (“All’Ue che cambia fase ci avevo creduto ad agosto, dopo Brexit a Ventotene ero convinto che una pagina nuova era possibile ma dopo 20 giorni si è rotto qualcosa, quel barlume di speranza è stato cancellato”) e propone un nuovo progetto: “Il punto non è il giorno delle elezioni, se votiamo con la legge della Consulta o la legge x o y, sono specchietti per le allodole. La questione reale è che il mondo cambia ad un ritmo talmente impressionate che o il Pd, prima comunità politica del Paese, prova a giocare un ruolo di proposta o stiamo diventando il luogo in cui qualcuno fa un servizio per un certo periodo, pensa al proprio io e l’Italia gioca una partita di serie B”. E “la prima proposta che il Pd deve fare all’Europa è liberarsi del patto di Stabilità in favore del patto di Comunità“.
“Entro un anno al massimo si andrà a elezioni – ha detto Renzi – noi siamo contrari ai grandi inciuci, ma non possiamo essere accusati di essere i custodi di un eccesso di semplificazioni e ora complici di complicazioni. Per evitare il caos c’è un modo molto semplice: arrivare al 40%, noi una volta ci siamo arrivati alle europee e le abbiamo vinte, l’altra volta è quando abbiamo perso. Sappiamo come si fa, non so se ce la faremo”.
“Le elezioni saranno l’occasione per parlare di temi importanti – ha proseguito l’ex premier – un esempio: a Roma è stato rifiutato un appuntamento internazionale per paura della corruzione e poi il braccio destro della sindaca è stato arrestato per corruzione”, ha detto l’ex premier in riferimento al no opposto dall’amministrazione guidata da Virginua Raggi alle Olimpiadi di Roma 2024 e all’arresto di Raffaele Marra, stretto collaboratore del primo cittadino del M5S. “Chi dice che l’Italia è finita non ha capito nulla e con buona pace di qualche compagno interno (Massimo D’Alema, che a Roma ha rilanciato i comitati del No in vista delle prossime elezioni, ndr) la competizione sarà a tre: il gruppo di Grillo, un’area di destra, vedremo se faranno accordi, un’area più legata al Ppe o se Berlusconi e Salvini si rimetteranno insieme. E poi ci sarà un’area variamente intesa che è l’area di chi invece di stare ad urlare alle sirene del Mediterraneo, di giocare allo sfascio vuole offrire proposte concrete, puntuali, anche avendo l’orgoglio di ciò che facciamo”.
Ampi stralci del proprio discorso Renzi li ha riservati a Beppe Grillo e al Movimento 5 Stelle: ” Il compito della politica non è enunciare problemi ma risolverli, è inutile che dall’ultimo villaggio turistico alla moda in Africa, l’ultimo dell’anno, mi arriva lo spregiudicato pregiudicato a dire che il problema è la povertà. Noi vinciamo le elezioni confrontandoci sul programma, il salto nel buio nella scelta 5 stelle, che alcuni cittadini hanno fatto, come a Roma, porta diretto nel tunnel delle scie chimiche. Parlare dei problemi e non delle risposte può pagare a livello elettorale ma se noi siamo timidi”.
La risposta del leader del M5S non si fa attendere: ” A Renzi è rimasto solo l’insulto. Se è così sicuro di vincere faccia dimettere Gentiloni e subito al voto! Coraggio!”, scrive Grillo su Twitter, aggiungendo l’hashtag “#Obbiettivo40PerCento“.
Politica
Pd, Renzi: ‘Presto il voto, bisogna arrivare a 40%. Grillo? Pregiudicato spregiudicato che parla di povertà da resort in Africa’
"Entro un anno al massimo si andrà a elezioni, noi siamo contrari ai grandi inciuci. Per evitare il caos c'è un modo molto semplice: arrivare al 40%", ha detto il segretario agli amministratori locali del Partito Democratico riuniti a Rimini. Ampi stralci del proprio discorso l'ex premier li ha riservati a Beppe Grillo e al Movimento 5 Stelle. La replica: "Gli è rimasto solo l'insulto"
“C’è un cambio gioco nella politica internazionale che è un po’ più importante delle parole che si dicono in un convegno a poche ore da qua e Bruxelles manda le letterine con richieste da 0,2%, che è un prefisso telefonico per chi chiama da fuori Milano, mentre la Spagna l’anno scorso ha fatto il deficit al 5,1% e si è fatto finta di nulla”. A Rimini Matteo Renzi, al suo ritorno in pubblico dopo la sconfitta nel referendum costituzionale e le conseguenti dimissioni, non rinuncia alla battuta.
Dinanzi agli amministratori locali del Partito Democratico riuniti in assemblea l’ex premier parte criticando Bruxelles (“All’Ue che cambia fase ci avevo creduto ad agosto, dopo Brexit a Ventotene ero convinto che una pagina nuova era possibile ma dopo 20 giorni si è rotto qualcosa, quel barlume di speranza è stato cancellato”) e propone un nuovo progetto: “Il punto non è il giorno delle elezioni, se votiamo con la legge della Consulta o la legge x o y, sono specchietti per le allodole. La questione reale è che il mondo cambia ad un ritmo talmente impressionate che o il Pd, prima comunità politica del Paese, prova a giocare un ruolo di proposta o stiamo diventando il luogo in cui qualcuno fa un servizio per un certo periodo, pensa al proprio io e l’Italia gioca una partita di serie B”. E “la prima proposta che il Pd deve fare all’Europa è liberarsi del patto di Stabilità in favore del patto di Comunità“.
“Entro un anno al massimo si andrà a elezioni – ha detto Renzi – noi siamo contrari ai grandi inciuci, ma non possiamo essere accusati di essere i custodi di un eccesso di semplificazioni e ora complici di complicazioni. Per evitare il caos c’è un modo molto semplice: arrivare al 40%, noi una volta ci siamo arrivati alle europee e le abbiamo vinte, l’altra volta è quando abbiamo perso. Sappiamo come si fa, non so se ce la faremo”.
“Le elezioni saranno l’occasione per parlare di temi importanti – ha proseguito l’ex premier – un esempio: a Roma è stato rifiutato un appuntamento internazionale per paura della corruzione e poi il braccio destro della sindaca è stato arrestato per corruzione”, ha detto l’ex premier in riferimento al no opposto dall’amministrazione guidata da Virginua Raggi alle Olimpiadi di Roma 2024 e all’arresto di Raffaele Marra, stretto collaboratore del primo cittadino del M5S. “Chi dice che l’Italia è finita non ha capito nulla e con buona pace di qualche compagno interno (Massimo D’Alema, che a Roma ha rilanciato i comitati del No in vista delle prossime elezioni, ndr) la competizione sarà a tre: il gruppo di Grillo, un’area di destra, vedremo se faranno accordi, un’area più legata al Ppe o se Berlusconi e Salvini si rimetteranno insieme. E poi ci sarà un’area variamente intesa che è l’area di chi invece di stare ad urlare alle sirene del Mediterraneo, di giocare allo sfascio vuole offrire proposte concrete, puntuali, anche avendo l’orgoglio di ciò che facciamo”.
Ampi stralci del proprio discorso Renzi li ha riservati a Beppe Grillo e al Movimento 5 Stelle: ” Il compito della politica non è enunciare problemi ma risolverli, è inutile che dall’ultimo villaggio turistico alla moda in Africa, l’ultimo dell’anno, mi arriva lo spregiudicato pregiudicato a dire che il problema è la povertà. Noi vinciamo le elezioni confrontandoci sul programma, il salto nel buio nella scelta 5 stelle, che alcuni cittadini hanno fatto, come a Roma, porta diretto nel tunnel delle scie chimiche. Parlare dei problemi e non delle risposte può pagare a livello elettorale ma se noi siamo timidi”.
La risposta del leader del M5S non si fa attendere: ” A Renzi è rimasto solo l’insulto. Se è così sicuro di vincere faccia dimettere Gentiloni e subito al voto! Coraggio!”, scrive Grillo su Twitter, aggiungendo l’hashtag “#Obbiettivo40PerCento“.
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Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Fulco Pratesi ha saputo non solo denunciare i mali che affliggono l'ambiente ma ha saputo esercitare una grande funzione pedagogica di informazione e formazione sui temi ambientali. Personalmente ricordo il grande contributo di consigli e di indicazioni durante il periodo in cui sono stato ministro dell'Ambiente e in particolare per l'azione che condussi per la costituzione dei Parchi nazionali e per portare la superficie protetta del paese ad un livello più europeo. Ci mancherà molto". Lo afferma Valdo Spini, già ministro dell'Ambiente nei Governi Ciampi e Amato uno.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Le immagini che arrivano dalla città di Messina, dove si sono verificati scontri tra Forze dell'Ordine e manifestanti nel corso di una manifestazione no ponte, mi feriscono come messinese e come rappresentante delle istituzioni. Esprimo tutta la mia solidarietà alle Forze dell'Ordine e all'agente ferito, cui auguro una pronta guarigione, e condanno fermamente quanto accaduto. Esprimere il proprio dissenso non autorizza a trasformare una manifestazione in un esercizio di brutalità”. Lo afferma la senatrice di Fratelli d'Italia Ella Bucalo.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - “Inaccettabile quanto accaduto oggi a Messina in occasione del corteo contro la costruzione del Ponte sullo Stretto. Insulti, intolleranza, muri del centro imbrattati con scritte indegne, violenze contro le Forze dell’Ordine. È assurdo manifestare con simili metodi, coinvolgendo personaggi che nulla possono avere a che fare con il normale confronto democratico. Ferma condanna per quanto accaduto, e solidarietà alle Forze dell’Ordine che hanno gestito con grande professionalità i momenti più tesi della giornata”. Così Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata messinese di Forza Italia.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Siamo orgogliosi della nostra Marina militare italiana che, con il Vespucci, ha portato nel mondo le eccellenze e i valori del nostro Paese. Bentornati a casa: la vostra impresa, che ho avuto la fortuna di poter vivere personalmente nella tappa di Tokyo, è motivo di vanto per ogni italiano. Grazie!” Così il capogruppo della Lega in commissione Difesa alla Camera Eugenio Zoffili.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Di fronte a quanto sta avvenendo nel mondo, agli stravolgimenti geopolitici e all’aggressione subita ieri alla Casa Bianca dal presidente ucraino, troviamo gravi e fuori luogo le considerazioni dei capigruppo di Fdi. Non è una questione di contabilità ma di rispetto verso il Parlamento. E in ogni caso la premier Meloni è venuta a riferire in Parlamento solo prima dei Consigli europei, come hanno fatto tutti gli altri suoi predecessori, perché era un suo dovere. E da oltre un anno e mezzo non risponde alle domande libere di un Premier time in Aula. Oggi siamo di fronte ad una gravissima crisi internazionale e alla vigilia di un Consiglio europeo che dovrà prendere decisioni importanti per l’Ucraina e per l’Europa. Dovrebbe essere la stessa Giorgia Meloni a sentire l’urgenza di venire in Aula per dire al Paese, in Parlamento, non con un video sui social, da che parte sta il Governo italiano e quale contributo vuole dare, in sede europea, per trovare una soluzione". Lo affermano i capigruppo del Pd al Senato, alla Camera e al Parlamento europeo Francesco Boccia, Chiara Braga e Nicola Zingaretti.
"Per questo -aggiungono- ribadiamo la nostra richiesta: è urgente e necessario che la presidente del Consiglio venga in Aula prima del Consiglio europeo del 6 marzo. Non si tratta di una concessione al Parlamento, che merita maggior rispetto da parte degli esponenti di Fdi e di Giorgia Meloni che continua a sottrarsi al confronto”.
(Adnkronos) - "La scomparsa di Fulco mi addolora profondamente. Con lui ho condiviso anni di passione e impegno per la tutela dell’ambiente: io come presidente del Wwf Italia dal 1992 al 1998 (e membro del Board internazionale con il principe Filippo), lui come figura guida e poi presidente onorario dell’associazione, dopo la breve parentesi politica che lo aveva tenuto lontano. Fulco è stato un punto di riferimento per tutti noi che ci siamo dedicati alla salvaguardia della natura. Le sue idee, la sua capacità di coinvolgere e di trasmettere amore per la biodiversità resteranno un esempio prezioso". Lo afferma Grazia Francescato, già presidente dei Verdi e del Wwf Italia, ricordando Fulco Pratesi.
"Insieme -ricorda- abbiamo sognato e lavorato per un mondo più giusto e sostenibile, dividendoci persino la stessa scrivania pur di coordinare al meglio le nostre iniziative. In questo momento di grande tristezza voglio ricordarlo come un uomo coerente e generoso, che non ha mai smesso di credere nella forza delle idee e nell’importanza di agire in difesa del nostro pianeta. Ai suoi familiari e a tutti coloro che gli hanno voluto bene va il mio sentito cordoglio. Fulco resterà sempre nel mio cuore e in quello di tutti coloro che l’hanno conosciuto e hanno collaborato con lui. Il suo insegnamento e la sua dedizione alla natura continueranno a ispirare il nostro lavoro e le prossime generazioni".
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Vicinanza e solidarietà da parte di Fratelli d’Italia alle forze dell’ordine che anche oggi sono state bersaglio di violenze ingiustificate da parte dei soliti professionisti della violenza ormai sempre più coccolati dalla sinistra locale, che questa volta hanno cercato di colpire la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico dell'Università bolognese alla presenza del ministro Bernini e al rettore, a cui va la nostra vicinanza”. Così Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.