Il dado è (quasi) tratto. Il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, si prepara a deliberare la non costituzione di parte civile al processo che vede imputato per turbativa d’asta il suo braccio destro e compagno di partito, l’assessore leghista all’Economia Massimo Garavaglia. A beneficiare della decisione sarà anche l’ex vicegovernatore Mario Mantovani, il politico ‘berlusconiano’ che gestì la sanità lombarda fino al 2015 e che oggi è sotto processo per lo stesso reato contestato a Garavaglia, ma anche per corruzione, concussione e abuso d’ufficio. Lunedì prossimo, durante la consueta riunione di giunta, si porterà così in votazione la revoca della costituzione di parte civile contro Mantovani, decisa appena qualche mese fa. E allora si capirà se, come anticipato da Ilfattoquotidiano.it, le manifestate intenzioni di ritirarsi dai procedimenti contro politici e funzionari, rinunciando a chiedere i danni fino a eventuale sentenza definitiva, diventeranno realtà.
La cosa non è affatto scontata, perché Forza Italia, per bocca dell’assessore alla Sanità, Giulio Gallera, ha già fatto sapere di condividere il principio garantista a una condizione: il ritiro delle costituzioni di parte civile deve valere per tutti, compresi quegli amministratori già condannati in primo grado, come l’ex presidente Roberto Formigoni (6 anni per corruzione) e l’ex assessore Domenico Zambetti (13 anni e 6 mesi per voto di scambio politico-mafioso). Lunedì in giunta, insomma, ci sarà da discutere. Forse da litigare. Maroni non ci sarà. Il governatore, impegnato in una trasferta all’estero, ha affidato la delicata missione al direttore generale, Antonello Turturiello. E c’è chi ipotizza che, in assenza di un indirizzo chiaro sui procedimenti in corso, Forza Italia e Nuovo Centrodestra chiederanno il rinvio del delibera sulla revoca, quando mancherà solo un giorno alla ripresa del processo Mantovani-Garavaglia, previsto per martedì.
Intanto Iolanda Nanni, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Lombardia, attacca: “Alla faccia della coerenza, prima si costituiscono parte civile e poi si danno alla fuga revocando il mandato. È scandaloso: Maroni non può svendere gli interessi dei lombardi per i suoi inciuci di maggioranza e per ‘salvare’ il suo compagno di partito Garavaglia. Se l’ex assessore Mantovani, nell’esercizio del suo mandato, ha danneggiato la Lombardia, e questo lo stabilirà il Tribunale, deve rimborsare i cittadini. In casi come questo la costituzione di parte civile è un obbligo etico e morale. La revoca potrebbe creare un danno economico alle casse regionali. La buona amministrazione non sta di casa in Regione”.
Ma se da un lato Garavaglia sta per essere ‘graziato’ dalla non costituzione di parte civile, dall’altro si profila una nuova inchiesta a suo carico. L’ottava sezione penale del Tribunale di Milano, condannando ieri l’ex assessore Zambetti e il boss della ‘ndrangheta Eugenio Costantino, ha stabilito che tre fascicoli devono tornare alla Procura, al fine di valutare l’avvio di altrettante indagini. Uno di questi casi, descritto per la prima volta da Ilfattoquotidiano.it, riguarda la Tav. A Sedriano, nel Milanese, primo comune lombardo sciolto per mafia, l’assessore Garavaglia, all’epoca senatore del Carroccio, avrebbe chiesto all’allora giunta Lega-Pdl di ritirare un ricorso contro l’Alta Velocità, promettendo in cambio 500.000 euro attraverso la ‘legge mancia’. Così riferì in aula l’ex vicesindaco di Sedriano, circostanza ammessa solo in minima parte dal braccio destro di Maroni durante la sua testimonianza al processo. Per il Tribunale qualcuno non dice la verità, da ciò l’invito rivolto alla Procura di indagare sull’eventuale reato di falsa testimonianza.
Giustizia & Impunità
Regione Lombardia, Maroni ritira gli avvocati da processi per corruzione contro i suoi ex assessori
Lunedì prossimo, durante la consueta riunione di giunta, si porterà in votazione la revoca della costituzione di parte civile contro Mantovani. Mentre il Pirellone non si costituirà contro Garavaglia. L'assessore Giulio Gallera condivide il principio garantista a una condizione: il ritiro delle costituzioni di parte civile deve valere per tutti. Nanni (M5s): "Scandaloso"
Il dado è (quasi) tratto. Il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, si prepara a deliberare la non costituzione di parte civile al processo che vede imputato per turbativa d’asta il suo braccio destro e compagno di partito, l’assessore leghista all’Economia Massimo Garavaglia. A beneficiare della decisione sarà anche l’ex vicegovernatore Mario Mantovani, il politico ‘berlusconiano’ che gestì la sanità lombarda fino al 2015 e che oggi è sotto processo per lo stesso reato contestato a Garavaglia, ma anche per corruzione, concussione e abuso d’ufficio. Lunedì prossimo, durante la consueta riunione di giunta, si porterà così in votazione la revoca della costituzione di parte civile contro Mantovani, decisa appena qualche mese fa. E allora si capirà se, come anticipato da Ilfattoquotidiano.it, le manifestate intenzioni di ritirarsi dai procedimenti contro politici e funzionari, rinunciando a chiedere i danni fino a eventuale sentenza definitiva, diventeranno realtà.
La cosa non è affatto scontata, perché Forza Italia, per bocca dell’assessore alla Sanità, Giulio Gallera, ha già fatto sapere di condividere il principio garantista a una condizione: il ritiro delle costituzioni di parte civile deve valere per tutti, compresi quegli amministratori già condannati in primo grado, come l’ex presidente Roberto Formigoni (6 anni per corruzione) e l’ex assessore Domenico Zambetti (13 anni e 6 mesi per voto di scambio politico-mafioso). Lunedì in giunta, insomma, ci sarà da discutere. Forse da litigare. Maroni non ci sarà. Il governatore, impegnato in una trasferta all’estero, ha affidato la delicata missione al direttore generale, Antonello Turturiello. E c’è chi ipotizza che, in assenza di un indirizzo chiaro sui procedimenti in corso, Forza Italia e Nuovo Centrodestra chiederanno il rinvio del delibera sulla revoca, quando mancherà solo un giorno alla ripresa del processo Mantovani-Garavaglia, previsto per martedì.
Intanto Iolanda Nanni, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Lombardia, attacca: “Alla faccia della coerenza, prima si costituiscono parte civile e poi si danno alla fuga revocando il mandato. È scandaloso: Maroni non può svendere gli interessi dei lombardi per i suoi inciuci di maggioranza e per ‘salvare’ il suo compagno di partito Garavaglia. Se l’ex assessore Mantovani, nell’esercizio del suo mandato, ha danneggiato la Lombardia, e questo lo stabilirà il Tribunale, deve rimborsare i cittadini. In casi come questo la costituzione di parte civile è un obbligo etico e morale. La revoca potrebbe creare un danno economico alle casse regionali. La buona amministrazione non sta di casa in Regione”.
Ma se da un lato Garavaglia sta per essere ‘graziato’ dalla non costituzione di parte civile, dall’altro si profila una nuova inchiesta a suo carico. L’ottava sezione penale del Tribunale di Milano, condannando ieri l’ex assessore Zambetti e il boss della ‘ndrangheta Eugenio Costantino, ha stabilito che tre fascicoli devono tornare alla Procura, al fine di valutare l’avvio di altrettante indagini. Uno di questi casi, descritto per la prima volta da Ilfattoquotidiano.it, riguarda la Tav. A Sedriano, nel Milanese, primo comune lombardo sciolto per mafia, l’assessore Garavaglia, all’epoca senatore del Carroccio, avrebbe chiesto all’allora giunta Lega-Pdl di ritirare un ricorso contro l’Alta Velocità, promettendo in cambio 500.000 euro attraverso la ‘legge mancia’. Così riferì in aula l’ex vicesindaco di Sedriano, circostanza ammessa solo in minima parte dal braccio destro di Maroni durante la sua testimonianza al processo. Per il Tribunale qualcuno non dice la verità, da ciò l’invito rivolto alla Procura di indagare sull’eventuale reato di falsa testimonianza.
MANI PULITE 25 ANNI DOPO
di Gianni Barbacetto ,Marco Travaglio ,Peter Gomez 12€ AcquistaArticolo Precedente
Dossier illeciti, caso Kroll – per Marco Tronchetti Provera nuova assoluzione in appello bis
Articolo Successivo
Expo2015, l’Autorità anticorruzione in Comune a Milano. Acquisite carte su appalti per l’informatica in Tribunale
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Cronaca
Le condizioni di Papa Francesco si sono aggravate: “Crisi respiratoria e anemia, sono state necessarie trasfusioni e ossigeno”. I medici: “Prognosi riservata”
Mondo
Nella risoluzione Usa all’Onu non c’è l’integrità ucraina. Zakharova: “Ho ricevuto petizione di 20mila italiani in disaccordo con Mattarella”
Mondo
Attacco con coltello in Francia, un morto e 5 feriti. Il fermato era schedato. Macron: ‘Terrorismo’
(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Meloni viene da una storia politica, a differenza di quella liberale e radicale, che non ha considerato nei decenni gli Usa e l’atlantismo come imprescindibili per l’Italia e l’Europa". Lo scrive Benedetto Della Vedova sui social.
"Oggi la troviamo nel suo intervento alla Cpac, come zelante difensore dell’indifendibile, cioè di Trump. Trump ha sempre sostenuto anche nel suo primo mandato, falsando la realtà, che l’Unione europea fosse stata creata per approfittare degli Usa. Con lui bisognerà fare i conti, naturalmente, ma Trump non è stato e non sarà amico della Ue e men che meno dell’Ucraina che è pronto a sacrificare per l’amicizia con Putin: Meloni se ne faccia una ragione, non può essere contemporaneamente amica di Trump e della Ue, deve scegliere".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Un trionfo di vittimismo su scala planetaria. A servizio dei potenti, altro che popolo! Meloni con il suo intervento alla Cpac in corso a Washington ha fatto una scelta di campo, contro l’Europa. Forse persegue il suo interesse politico, ma non è l’interesse nazionale". Lo scrive sui social Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Sorprende che nessuno di La 7 prenda le distanze dall’orribile auspicio che Salvini venga colpito da un ictus. L’alibi della trasmissione satirica non assolve autori, ospiti, dirigenti ed editori. Purtroppo, troppe trasmissioni di La 7 e di Rai 3 istigano all’odio e avvelenano il clima del Paese. Editori, dirigenti, odiatori chiederanno scusa pubblicamente?”. Lo dichiarano i Capigruppo di Forza Italia alla Camera e al Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Neanche un accenno al saluto nazista di Bannon. Nessuna presa di distanze. Evidentemente non può farlo. Meglio la retorica melensa e consueta dell’approccio Maga. Sposa su tutta la linea ideologica la retorica di JD Vance a Monaco, e chiude la porta ad una reale soggettività europea. Un discorso furbesco e ambiguo, di chi ha scelto di galleggiare e che posiziona il governo italiano sulla linea Orban con buona pace di tutte le chiacchiere a vuoto sull’ambasciatrice dei due mondi". Lo scrive sui social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, a proposito dell'intervento di Giorgia Meloni alla Cpac di Washington.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - “Tante bugie, in linea con la propaganda di Meloni. Il suo è il governo delle insicurezze. Sicurezza energetica? Falso. Ha fatto aumentare le bollette, rendendo le famiglie italiane meno sicure e più povere. Sicurezza alimentare? Falso". Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde.
"Con il suo negazionismo climatico favorisce la crisi dell’agricoltura e il dominio delle grandi multinazionali. Libertà di parola? Falso. Difende il vice di Trump, Vance, che vuole la libertà di diffondere bugie attraverso i social, strumenti nelle mani dei potenti miliardari americani. Difende la democrazia? Falso. È lei che vuole demolire gli organi costituzionali per diventare una e trina: Dio, Patria e Legge. I conservatori del mondo vogliono costruire il nuovo totalitarismo mondiale grazie al potere economico, tecnologico e militare di cui dispongono per trasformare la democrazia in un sottoprodotto commerciale della loro attività”.