Donald Trump ci riprova con un “bando-bis” anti-migranti. Il presidente degli Stati Uniti ha confermato la possibilità di “un nuovo ordine esecutivo sul divieto di ingresso negli Usa”: una marcia indietro rispetto all’annuncio (“ci vediamo in tribunale”, aveva twittato) di un ricorso alla Corte Suprema dopo la bocciatura del bando arrivata anche dalla Corte d’Appello di San Francisco. Fatti i conti, infatti, l’inquilino della Casa Bianca non ha i numeri per una sicura vittoria. Auindi meglio evitare la battaglia legale.
Rispondendo ai giornalisti sull’Air Force One che lo stava portando in Florida, Trump ha spiegato: “Continueremo a combattere per prendere tutte le azioni necessarie a impedire l’ingresso nel nostro Paese di terroristi ed estremisti radicalizzati e pericolosi”. Il presidente valuta appunto l’ipotesi di “un ordine esecutivo nuovo di zecca” che potrebbe essere emesso all’inizio della prossima settimana. Separatamente, un funzionario della Casa Bianca ha confermato che l’amministrazione Trump non ha in programma di portare avanti la battaglia legale fino alla Corte suprema sul decreto del bando originario.
Il presidente eviterebbe così il rischio di un’altra sconfitta in tribunale. La Corte infatti conta per ora (in attesa che venga confermato Neil Gorsuch, nominato da Trump) otto membri: quattro sono di orientamento conservatore, quatto sono liberal. Una decisione a parità, quattro contro quattro, lascerebbe in vigore la sentenza della Corte d’Appello. Trump avrebbe dunque bisogno del voto di un giudice liberal per far passare il suo ordine esecutivo: improbabile. Da qui il tentativo di un “bando-bis”.
Una retromarcia che, secondo il sito The Hill, ha creato “confusione” alla Casa Bianca. The Hill fa riferimento alle parole del capo dello staff, Reince Priebus: “Ogni singola opzione giudiziaria è sul tavolo, compreso un appello alla Corte suprema contro la decisione del Nona corte circolare d’appello”, ha detto Priebus al Washington Post, circa un’ora dopo che un funzionario aveva escluso una simile azione.
A preoccupare il presidente ci pensa anche la Cnn. L’emittente statunitense cita diversi funzionari dell’Intelligence e della Giustizia Usa che avrebbero “trovato conferme” riguardo ad alcune delle conversazioni descritte nel ‘dossier russo’ stilato da un ex agente del Mi6 inglese. Il rapporto era stato presentato a gennaio al presidente uscente Obama e al neo eletto, e conterrebbe “informazioni personali e finanziarie compromettenti” su Trump. L’agente, che ha lavorato per vent’anni a Mosca, avrebbe raccolto le informazioni sul presidente e sulla sua vita privata per conto dei suoi rivali repubblicani durante le primarie.
Le “conferme non riguardano gli aspetti piccanti del rapporto, ma alcuni colloqui tra cittadini stranieri che effettivamente si sono svolti nei tempi e nei modi descritti nel rapporto”, spiega la Cnn. Il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer ha parlato di “disgusto per le fake news della Cnn“. Nessun commento invece dal Fbi, dalla Cia e dal Dipartimento di Giustizia.
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Trump vuol dribblare la Corte Suprema: “Farò nuovo bando anti-migranti”. Cnn: “Prime conferme sul dossier russo”
Il presidente degli Stati Uniti ha detto che c'è la possibilità di "un nuovo ordine esecutivo sul divieto di ingresso negli Usa". Continuando la battaglia legale rischierebbe infatti un'altra sconfitta: la Corte in questo momento conta infatti quattro membri conservatori e quatto liberal. Intanto la Cnn parla di "conferme" sul dossier che conterrebbe "informazioni compromettenti"
Donald Trump ci riprova con un “bando-bis” anti-migranti. Il presidente degli Stati Uniti ha confermato la possibilità di “un nuovo ordine esecutivo sul divieto di ingresso negli Usa”: una marcia indietro rispetto all’annuncio (“ci vediamo in tribunale”, aveva twittato) di un ricorso alla Corte Suprema dopo la bocciatura del bando arrivata anche dalla Corte d’Appello di San Francisco. Fatti i conti, infatti, l’inquilino della Casa Bianca non ha i numeri per una sicura vittoria. Auindi meglio evitare la battaglia legale.
Rispondendo ai giornalisti sull’Air Force One che lo stava portando in Florida, Trump ha spiegato: “Continueremo a combattere per prendere tutte le azioni necessarie a impedire l’ingresso nel nostro Paese di terroristi ed estremisti radicalizzati e pericolosi”. Il presidente valuta appunto l’ipotesi di “un ordine esecutivo nuovo di zecca” che potrebbe essere emesso all’inizio della prossima settimana. Separatamente, un funzionario della Casa Bianca ha confermato che l’amministrazione Trump non ha in programma di portare avanti la battaglia legale fino alla Corte suprema sul decreto del bando originario.
Il presidente eviterebbe così il rischio di un’altra sconfitta in tribunale. La Corte infatti conta per ora (in attesa che venga confermato Neil Gorsuch, nominato da Trump) otto membri: quattro sono di orientamento conservatore, quatto sono liberal. Una decisione a parità, quattro contro quattro, lascerebbe in vigore la sentenza della Corte d’Appello. Trump avrebbe dunque bisogno del voto di un giudice liberal per far passare il suo ordine esecutivo: improbabile. Da qui il tentativo di un “bando-bis”.
Una retromarcia che, secondo il sito The Hill, ha creato “confusione” alla Casa Bianca. The Hill fa riferimento alle parole del capo dello staff, Reince Priebus: “Ogni singola opzione giudiziaria è sul tavolo, compreso un appello alla Corte suprema contro la decisione del Nona corte circolare d’appello”, ha detto Priebus al Washington Post, circa un’ora dopo che un funzionario aveva escluso una simile azione.
A preoccupare il presidente ci pensa anche la Cnn. L’emittente statunitense cita diversi funzionari dell’Intelligence e della Giustizia Usa che avrebbero “trovato conferme” riguardo ad alcune delle conversazioni descritte nel ‘dossier russo’ stilato da un ex agente del Mi6 inglese. Il rapporto era stato presentato a gennaio al presidente uscente Obama e al neo eletto, e conterrebbe “informazioni personali e finanziarie compromettenti” su Trump. L’agente, che ha lavorato per vent’anni a Mosca, avrebbe raccolto le informazioni sul presidente e sulla sua vita privata per conto dei suoi rivali repubblicani durante le primarie.
Le “conferme non riguardano gli aspetti piccanti del rapporto, ma alcuni colloqui tra cittadini stranieri che effettivamente si sono svolti nei tempi e nei modi descritti nel rapporto”, spiega la Cnn. Il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer ha parlato di “disgusto per le fake news della Cnn“. Nessun commento invece dal Fbi, dalla Cia e dal Dipartimento di Giustizia.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.