Tassisti sulle barricate contro un emendamento al decreto Milleproroghe che, è la loro accusa, favorisce il noleggio con conducente e i servizi di mobilità basati su piattaforme online come Uber. Sono durate tutto il giorno,a Roma, Milano e in altre città le proteste per l’approvazione della proposta a prima firma Linda Lanzillotta (Pd), che rimanda al 31 dicembre 2017 il termine entro cui il ministero dei Trasporti deve emanare il provvedimento contro l’esercizio abusivo del servizio taxi e Ncc. Di conseguenza viene sospesa l’efficacia dell’articolo della legge quadro del 1992 (modificata nel 2010) che affronta questo aspetto. Rinviato anche il “divieto di sosta in posteggio di stazionamento su suolo pubblico nei comuni ove sia esercito il servizio di taxi”: vale a dire che le auto che fanno di servizio Ncc continueranno a non essere obbligate a tornare in rimessa tra una corsa e l’altra. Si tratta dell’undicesima proroga consecutiva, motivata, riferiscono i tecnici del Senato, dai “timori per la limitazione della libertà di concorrenza nel settore che la sua applicazione avrebbe comportato”. Già nel 2015 l’Autorità di regolazione dei trasporti ha chiesto al Parlamento di intervenire sulla materia, consentendo anche i servizi come Uber e rendendo più facile la circolazione degli Ncc.
Prima e dopo il voto di fiducia sul decreto nell’aula di Palazzo Madama, arrivato alle 13:30, sono andate in scena proteste e blocchi del servizio taxi in tutta Italia e il garante degli scioperi ha annunciato che aprirà un procedimento per valutare se le manifestazioni, decise senza preavviso, siano legittime. Il Codacons ha denunciato “gravissimi disagi” ai danni degli utenti e ha fatto sapere che depositerà un esposto urgente alle procure della Repubblica di Roma, Milano e Torino.
Ci sono stati anche momenti di tensione: a Fiumicino, in mattinata, due vigili sono stati investiti da un autista di Ncc e un tassista è stato travolto dopo una lite con due colleghi. Nessun commento dal governo, ma il ministero dei Trasporti ha convocato un incontro per martedì prossimo, 21 febbraio, e il ministro Graziano Delrio ha detto che “è vero che abbiamo approvato l’emendamento ma ora vogliamo aprire un tavolo per vedere come ragionare e dare un quadro complessivo, discutendone insieme”. Intanto il senatore Pd Stefano Esposito, vicepresidente della Commissione Trasporti di Palazzo Madama, ha affermato che “i tassisti hanno ragione a protestare” e “evidentemente nell’inserire l’emendamento Lanzillotta nel Milleproroghe c’è stata disattenzione da parte di tutti, di cui anch’io mi assumo la responsabilità”. “Sono convinto”, ha continuato, “che quando il Milleproroghe arriverà alla Camera per il secondo passaggio si troverà una soluzione nonostante i tempi stretti. E se la soluzione non si troverà, si dovrà fare un provvedimento ad hoc per correggere la situazione”. Dalla parte dei tassisti pure il M5s: secondo il deputato Danilo Toninelli “protestano contro il Pd che invece difende multinazionali come Uber e Ncc che lavorano senza licenze“. “Il governo non può prendere in giro e massacrare i lavoratori, in questo caso i tassisti”, ha aggiunto il segretario della Lega Matteo Salvini. “Il mio sostegno a chi tutti i giorni è in strada a fare il suo lavoro a rischio di aggressioni e senza nessuna certezza”.
A Roma i conducenti, che già dal 2014 si oppongono alla diffusione di servizi come Uber, hanno manifestato lungo corso Rinascimento, dove la circolazione è stata fermata e le linee del bus deviate. In tutta la Capitale, compresi gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, il servizio è stato bloccato, così come alla Stazione centrale di Milano. A Firenze, stando al sindacato, il 90% delle macchine è rimasto fermo. Proteste contro quella che viene definita “sanatoria pro Uber” sono andate in scena anche a Torino, dove gli autisti sono stati in presidio autorizzato davanti a palazzo civico dalle 9 alle 13. Per il 21 febbraio è già prevista un’assemblea nazionale della categoria per decidere iniziative di protesta. Federico Rolando, portavoce nazionale di Federtaxi, ha anticipato che “panorami prossimi di lotta verranno stabiliti durante l’assemblea di categoria prima del passaggio definitivo in Parlamento. I tassisti aspettano da settembre 2015 il promesso tavolo sulla legge delega concordato con il governo”. Secondo il rappresentante di Usb taxi Riccardo Cacchione la norma “comporta una sorta di deregolamentazione del servizio di noleggio con conducente. Se passa, le limitazioni territoriali per gli Ncc saranno fortemente ridotte”. Per Alessandro Genovese di Ugl taxi “questa è una sanatoria pro Uber e pro abusivi”.
L’Autorità di garanzia per gli scioperi ha chiesto informazioni urgenti alle Prefetture dei capoluoghi di Regione sulle manifestazioni dei conducenti che starebbero “pregiudicando i diritti dei cittadini utenti”. In particolare, “qualora tali manifestazioni dovessero apparire contrarie alle norme relative all’esercizio del diritto di sciopero (tra l’altro con riguardo al preavviso, la durata, l’informativa all’utenza, la garanzia dei servizi minimi), l’Autorità aprirà un procedimento di valutazione, anche al fine dell’adozione delle relative sanzioni“. Il Codacons depositerà un esposto urgente alle procure della Repubblica di Roma, Milano e Torino, chiedendo di aprire una indagine sulla protesta alla luce delle possibili fattispecie di interruzione di pubblico servizio e blocco stradale. “Ciò che sta avvenendo in queste ore è gravissimo e intollerabile – spiega l’associazione dei consumatori in una nota – Senza alcun preavviso gli utenti sono stati privati di un servizio pubblico, con immensi disagi per i cittadini che in diverse città non riescono a reperire un taxi”. Per il Codacons si tratta di “una protesta assurda perché coinvolge e danneggia gli utenti, che non hanno alcuna responsabilità, e che potrebbe realizzare ipotesi penalmente rilevanti”.
“Non si tratta di una sanatoria, ma di colmare un vuoto normativo e favorire forme di trasporto innovativo come la sharing economy”, aggiunge Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “La normativa attuale è antidiluviana ed impedisce qualunque forma di concorrenza e di innovazione. Ecco perché il legislatore, per una volta, dovrebbe non farsi condizionare dalle solite proteste di piazza dei tassisti e fare il proprio dovere. Nessuna norma danneggia i tassisti. Vanno semplicemente regolamentati i Servizi tecnologici per la mobilità che consentono di intercettare una nuova domanda di servizi. I giovani, infatti, utilizzano poco i taxi e preferiscono le piattaforme di sharing. Si tratta, quindi, di ampliare l’offerta, per intercettare una nuova domanda, che altrimenti resterebbe inevasa”, conclude Dona.
L’Unione chiede l’individuazione nelle regioni degli ambiti territoriali di riferimento per tutti i servizi di trasporto di passeggeri non di linea, la possibilità di praticare sconti e cumulare licenze, l’eliminazione per il servizio di noleggio con conducente dell’obbligo di rientrare in rimessa dopo ogni singolo servizio e la previsione, per servizi come Uber, di requisiti di idoneità del guidatore e del veicolo, assicurazione per responsabilità civile aggiuntiva, conducente con più di 21 anni e almeno 3 anni di guida, nessun provvedimento di sospensione della patente, riconduzione al regime del lavoro occasionale delle prestazioni dei conducenti non professionisti.
Numeri & News
Milleproroghe, tassisti in rivolta contro il rinvio delle norme anti Uber. Consumatori: “Il legislatore vada avanti”. Si muove il garante degli scioperi
Servizio fermo a Roma, davanti alla stazione di Milano e a Firenze. Il Codacons presenta esposto per interruzione di pubblico servizio. Ma per il senatore Esposito (Pd) i conducenti "hanno ragione". Alle 13:30 è arrivato il sì alla fiducia sul decreto in cui è stato inserito l'emendamento incriminato, che rimanda a fine anno il provvedimento contro l'esercizio abusivo dell'attività di noleggio con conducente. Secondo l'Unione Nazionale Consumatori "la normativa attuale è antidiluviana ed impedisce qualunque forma di concorrenza"
Tassisti sulle barricate contro un emendamento al decreto Milleproroghe che, è la loro accusa, favorisce il noleggio con conducente e i servizi di mobilità basati su piattaforme online come Uber. Sono durate tutto il giorno,a Roma, Milano e in altre città le proteste per l’approvazione della proposta a prima firma Linda Lanzillotta (Pd), che rimanda al 31 dicembre 2017 il termine entro cui il ministero dei Trasporti deve emanare il provvedimento contro l’esercizio abusivo del servizio taxi e Ncc. Di conseguenza viene sospesa l’efficacia dell’articolo della legge quadro del 1992 (modificata nel 2010) che affronta questo aspetto. Rinviato anche il “divieto di sosta in posteggio di stazionamento su suolo pubblico nei comuni ove sia esercito il servizio di taxi”: vale a dire che le auto che fanno di servizio Ncc continueranno a non essere obbligate a tornare in rimessa tra una corsa e l’altra. Si tratta dell’undicesima proroga consecutiva, motivata, riferiscono i tecnici del Senato, dai “timori per la limitazione della libertà di concorrenza nel settore che la sua applicazione avrebbe comportato”. Già nel 2015 l’Autorità di regolazione dei trasporti ha chiesto al Parlamento di intervenire sulla materia, consentendo anche i servizi come Uber e rendendo più facile la circolazione degli Ncc.
Prima e dopo il voto di fiducia sul decreto nell’aula di Palazzo Madama, arrivato alle 13:30, sono andate in scena proteste e blocchi del servizio taxi in tutta Italia e il garante degli scioperi ha annunciato che aprirà un procedimento per valutare se le manifestazioni, decise senza preavviso, siano legittime. Il Codacons ha denunciato “gravissimi disagi” ai danni degli utenti e ha fatto sapere che depositerà un esposto urgente alle procure della Repubblica di Roma, Milano e Torino.
Ci sono stati anche momenti di tensione: a Fiumicino, in mattinata, due vigili sono stati investiti da un autista di Ncc e un tassista è stato travolto dopo una lite con due colleghi. Nessun commento dal governo, ma il ministero dei Trasporti ha convocato un incontro per martedì prossimo, 21 febbraio, e il ministro Graziano Delrio ha detto che “è vero che abbiamo approvato l’emendamento ma ora vogliamo aprire un tavolo per vedere come ragionare e dare un quadro complessivo, discutendone insieme”. Intanto il senatore Pd Stefano Esposito, vicepresidente della Commissione Trasporti di Palazzo Madama, ha affermato che “i tassisti hanno ragione a protestare” e “evidentemente nell’inserire l’emendamento Lanzillotta nel Milleproroghe c’è stata disattenzione da parte di tutti, di cui anch’io mi assumo la responsabilità”. “Sono convinto”, ha continuato, “che quando il Milleproroghe arriverà alla Camera per il secondo passaggio si troverà una soluzione nonostante i tempi stretti. E se la soluzione non si troverà, si dovrà fare un provvedimento ad hoc per correggere la situazione”. Dalla parte dei tassisti pure il M5s: secondo il deputato Danilo Toninelli “protestano contro il Pd che invece difende multinazionali come Uber e Ncc che lavorano senza licenze“. “Il governo non può prendere in giro e massacrare i lavoratori, in questo caso i tassisti”, ha aggiunto il segretario della Lega Matteo Salvini. “Il mio sostegno a chi tutti i giorni è in strada a fare il suo lavoro a rischio di aggressioni e senza nessuna certezza”.
A Roma i conducenti, che già dal 2014 si oppongono alla diffusione di servizi come Uber, hanno manifestato lungo corso Rinascimento, dove la circolazione è stata fermata e le linee del bus deviate. In tutta la Capitale, compresi gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, il servizio è stato bloccato, così come alla Stazione centrale di Milano. A Firenze, stando al sindacato, il 90% delle macchine è rimasto fermo. Proteste contro quella che viene definita “sanatoria pro Uber” sono andate in scena anche a Torino, dove gli autisti sono stati in presidio autorizzato davanti a palazzo civico dalle 9 alle 13. Per il 21 febbraio è già prevista un’assemblea nazionale della categoria per decidere iniziative di protesta. Federico Rolando, portavoce nazionale di Federtaxi, ha anticipato che “panorami prossimi di lotta verranno stabiliti durante l’assemblea di categoria prima del passaggio definitivo in Parlamento. I tassisti aspettano da settembre 2015 il promesso tavolo sulla legge delega concordato con il governo”. Secondo il rappresentante di Usb taxi Riccardo Cacchione la norma “comporta una sorta di deregolamentazione del servizio di noleggio con conducente. Se passa, le limitazioni territoriali per gli Ncc saranno fortemente ridotte”. Per Alessandro Genovese di Ugl taxi “questa è una sanatoria pro Uber e pro abusivi”.
L’Autorità di garanzia per gli scioperi ha chiesto informazioni urgenti alle Prefetture dei capoluoghi di Regione sulle manifestazioni dei conducenti che starebbero “pregiudicando i diritti dei cittadini utenti”. In particolare, “qualora tali manifestazioni dovessero apparire contrarie alle norme relative all’esercizio del diritto di sciopero (tra l’altro con riguardo al preavviso, la durata, l’informativa all’utenza, la garanzia dei servizi minimi), l’Autorità aprirà un procedimento di valutazione, anche al fine dell’adozione delle relative sanzioni“. Il Codacons depositerà un esposto urgente alle procure della Repubblica di Roma, Milano e Torino, chiedendo di aprire una indagine sulla protesta alla luce delle possibili fattispecie di interruzione di pubblico servizio e blocco stradale. “Ciò che sta avvenendo in queste ore è gravissimo e intollerabile – spiega l’associazione dei consumatori in una nota – Senza alcun preavviso gli utenti sono stati privati di un servizio pubblico, con immensi disagi per i cittadini che in diverse città non riescono a reperire un taxi”. Per il Codacons si tratta di “una protesta assurda perché coinvolge e danneggia gli utenti, che non hanno alcuna responsabilità, e che potrebbe realizzare ipotesi penalmente rilevanti”.
“Non si tratta di una sanatoria, ma di colmare un vuoto normativo e favorire forme di trasporto innovativo come la sharing economy”, aggiunge Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “La normativa attuale è antidiluviana ed impedisce qualunque forma di concorrenza e di innovazione. Ecco perché il legislatore, per una volta, dovrebbe non farsi condizionare dalle solite proteste di piazza dei tassisti e fare il proprio dovere. Nessuna norma danneggia i tassisti. Vanno semplicemente regolamentati i Servizi tecnologici per la mobilità che consentono di intercettare una nuova domanda di servizi. I giovani, infatti, utilizzano poco i taxi e preferiscono le piattaforme di sharing. Si tratta, quindi, di ampliare l’offerta, per intercettare una nuova domanda, che altrimenti resterebbe inevasa”, conclude Dona.
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Il sottosegretario Delmastro boccia la riforma Nordio: “Mi piace solo il sorteggio. I pm? Così divoreranno i giudici”. Pd-M5s: “Se ne vada”
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - In occasione della Giornata dell'Unità nazionale e del Tricolore, che ricorre lunedì prossimo, 17 marzo, sulla facciata di Montecitorio verrà proiettata la bandiera nazionale, dalla mezzanotte e nelle successive ore serali e notturne.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - "Per il loro concreto e costante sostegno nel percorso di avvicinamento delle comunità di Gorizia e Nova Gorica soprattutto nel contesto di Go 2025", il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e quello emerito della Slovenia, Borut Pahor, verranno insigniti domani, con una cerimonia in programma alle 11.30 al Teatro comunale Giuseppe Verdi, del Premio 'Santi Ilario e Taziano-Città di Gorizia'. Un nuovo riconoscimento per i due statisti ai quali nell'aprile scorso fu attribuita la laurea honoris causa in Giurisprudenza dall'Università di Trieste, a conferma di un impegno comune per rimarginare le ferite della storia e mantenere vivi un'amicizia e un legame tra due i popoli, saldando un rapporto anche sul piano personale.
Numerose le occasioni di incontro e i gesti simbolici. A partire dal 26 ottobre 2016, quando i due presidenti parteciparono alla cerimonia sul tema "L'Europa luogo di superamento dei conflitti", nel centenario dell'unione di Gorizia all'Italia. Fu quella l'occasione per la deposizione di due corone d'alloro sul monumento dedicato ai soldati sloveni caduti sul fronte dell'Isonzo 1915-1917 a Doberdò del Lago, mentre in precedenza il Capo dello Stato italiano, al Parco della Rimembranza di Gorizia, aveva reso omaggio al monumento ai caduti della Prima guerra mondiale e al lapidario che ricorda i deportati goriziani.
Ma fu soprattutto il bilaterale a Trieste il 13 luglio 2020 particolarmente denso di significati. Mattarella e Pahor resero omaggio, mano nella mano, alla Foiba di Basovizza e al Monumento ai caduti sloveni antifascisti Ferdo Bidovec, Fran Marusic, Zvonimir Milos e Alojzij Valencic, condannati a morte nel 1930. Quindi i due presidenti conferirono a Boris Pahor, scrittore sloveno naturalizzato italiano, rispettivamente l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana e l’Ordine per Meriti eccezionali. Fu quindi firmato il protocollo di restituzione del Narodni Dom, l'edificio che ospitava le associazioni culturali slovene distrutto dalla violenza nazionalista dello squadrismo fascista nel 1920.
"La storia –disse Mattarella in quella occasione- non si cancella e le esperienze dolorose, sofferte dalle popolazioni di queste terre, non si dimenticano. Proprio per questa ragione il tempo presente e l’avvenire chiamano al senso di responsabilità, a compiere una scelta tra fare di quelle sofferenze patite, da una parte e dall’altra, l’unico oggetto dei nostri pensieri, coltivando risentimento e rancore, oppure, al contrario, farne patrimonio comune, nel ricordo e nel rispetto, sviluppando collaborazione, amicizia, condivisione del futuro".
"Al di qua e al di là della frontiera -il cui significato di separazione è ormai, per fortuna, superato per effetto della comune scelta di integrazione nell’Unione europea -sloveni e italiani sono decisamente per la seconda strada, rivolta al futuro, in nome dei valori oggi comuni: libertà, democrazia, pace. Oggi, qui a Trieste -con la presenza dell’amico presidente Borut Pahor- segniamo una tappa importante nel dialogo tra le culture che contrassegnano queste aree di confine e che rendono queste aree di confine preziose per la vita dell’Europa". Concetti ribaditi nell’incontro del 21 ottobre 2021, per celebrare la designazione congiunta di Gorizia e Nova Gorica 'Capitale europea della Cultura 2025 con il progetto 'Go! Borderless'. “Un meraviglioso esempio della costruzione di un futuro comune nell’Unione europea".
L'avvicendamento alla guida della Slovenia, con l'elezione della presidente Nataša Pirc Musar, ha visto proseguire le iniziative di collaborazione e dialogo tra i vertici istituzionali dei due Paesi. Mattarella nell'aprile dello scorso anno partecipò alle celebrazioni per il ventennale dell'adesione della Slovenia all'Ue e con l'omologa Pirc Musar ha inaugurato a febbraio di quest'anno Go 2025, Prima Capitale europea della cultura transfrontaliera.
Roma, 14 mar. (Adnkronos Salute) - Il lupus eritematoso sistemico (Les) è una malattia autoimmune che può colpire vari organi e apparati del nostro organismo. Da qui la difficoltà nella diagnosi e nel trattamento. "Negli ultimi 10 anni, per la malattia, è cambiato il paradigma terapeutico" ed è possibile "raggiungere la remissione, spegnere una delle sue complicanze, quale la nefrite lupica, e ridurre al minimo", fino "anche a sospendere, il cortisone". Protagonisti di questa rivoluzione sono, "in particolare, i Jak inibitori, famiglia di nuovi farmaci già disponibili in Italia da dicembre 2017 per l'artrite reumatoide". Così Fabrizio Conti, professore di Reumatologia Università Sapienza e direttore della Uoc di Reumatologia del Policlinico Umberto I di Roma, riassume all'Adnkronos Salute l'evoluzione nella gestione di questa patologia cronica che è caratterizzata da manifestazioni eritematose cutanee e mucose con sensibilità alla luce del sole, ma che può coinvolgere altri organi come rene, articolazioni e sistema nervoso centrale.
"Il Les si presenta in modo variabile da persona a persona", sottolinea Rosa Pelissero, presidente Gruppo Les Odv, ma colpisce "soprattutto donne giovani in età fertile". Il rapporto di incidenza tra femmine e maschi è di 9 a 1. "Dopo la diagnosi ci si trova da un giorno all'altro malati di una malattia cronica. Si deve imparare a convivere con una nuova normalità. La ricerca è importante: 40-50 anni fa l'obiettivo era la sopravvivenza. C'era solo il cortisone ad alti dosaggi", come cura. "L'avvento di nuovi farmaci - chiarisce - apre alla possibilità di sospenderlo e quindi anche di ridurre gli effetti collaterali e i danni" del farmaco. "La gravidanza", allora, era "assolutamente" inimmaginabile. "Oggi invece, grazie ai progressi fatti, le donne affette da lupus sanno di poter affrontare un gravidanza. La nostra aspettativa è sempre di avere nuovi farmaci, il più efficaci possibili, con meno effetti collaterali e che possano essere somministrati su larga scala".
Il decorso della patologia, spesso, "è di tipo relapsing-remitting in cui, a fasi di attività di malattia, si alternano fasi di quiescenza - spiega Gian Domenico Sebastiani, direttore Uoc di Reumatologia dell'Azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma - I Jak inibitori, piccole molecole sintetizzate chimicamente, assunte per via orale, inibiscono l'attività di diverse citochine, che sono molecole pro infiammatorie. I Jak inibitori differiscono dai farmaci usati fino ad oggi perché - precisa - vanno a colpire meccanismi mirati della patologia", ma anche perché, essendo orali, hanno più "facilità di somministrazione", cosa importante per "l'aderenza" al trattamento. Inoltre, "per la rapidità di azione", se devono essere sospesi "smettono velocemente di agire".
Questa "nuova classe di immunomodulatori per via orale bloccano uno specifico enzima", janus chinasi, "che attiva diversi recettori cellulari - rimarca Gianluca Moroncini, professore di Medicina interna, direttore Dipartimento Scienze cliniche e molecolari, Università Politecnica delle Marche e direttore Clinica medica, Aou delle Marche - Pur riconoscendo un bersaglio molecolare specifico, in realtà, sono antinfiammatori modulatori ad ampio spettro. Il mio centro è impegnato in un trial clinico multicentrico per verificare se abbiano, nel Lupus eritematoso sistemico, un'efficacia pari a quella che hanno già dimostrato in altre malattie per le quali sono autorizzate, come l'artrite reumatoide o l'artrite psoriasica. Attendiamo con ansia l'esito delle sperimentazioni".
Roma, 14 mar (Adnkronos) - "Ho apprezzato molto la posizione di Elly Schlein quando ha detto no al piano di riarmo. Una buona premessa per impostare un progetto di alternativa a questo governo". Lo ha detto Giuseppe Conte alla Stampa estera.
"Se ci dobbiamo ritrovare con una alternativa che segue la Meloni e sottoscrive la politica estera disastrosa della Meloni è un disastro, che alternativa puoi presentare agli italiani se ti trovi a votare con la Meloni per l'escalation militare? Per non parlare di Gaza", ha spiegato il leader del M5s.
Roma, 14 mar (Adnkronos) - "Il problema è che il Pd ha dimostrato di essere un partito troppo plurale, lo dico con una battuta. Ci sono dei momenti di sintesi e quando il tuo leader prende una posizione così chiara, qualche chiarimento adesso andrebbe operato. Ma il problema non riguarda me ma un'altra forza politica". Lo ha detto Giuseppe Conte alla Stampa estera.
Roma, 14 mag (Adnkronos) - "Oggi scopriamo che ci sono i proprietari delle reti che vogliono dettare le condizioni, vogliono utilizzare gli algoritmi per condizionare il dibattito, usare gli algoritmi per condizionare le elezioni. Ci dobbiamo svegliare". Lo ha detto Giuseppe Conte alla Stampa estera.
"Il problema vero è che sono monopolisti, come Starlink per i satelliti a bassa quota. Che garanzia di sicurezza abbiamo che domani, come per l'Ucraina, Musk non si svegli e dica chiudo l'interruttore? L'Europa è l'unico contesto sovranazionale che cerca di dettare regole su questo fronte. E' un problema serio da affrontare", ha spiegato il leader del M5s.
Roma, 14 mar. (Adnkronos Salute) - Con un'esperienza "ultraventennale in reumatologia" con l'obiettivo di "migliorare gli standard di cura e migliorare i risultati clinici per i pazienti che soffrono di queste malattie", oggi "AbbVie è impegnata a sviluppare un possibile strumento ulteriore per rispondere alle esigenze dei pazienti che soffrono di lupus eritematoso sistemico. Il Les è una malattia autoimmune estremamente complessa, caratterizzata dalla produzione di autoanticorpi che possono colpire in maniera variegata ed eterogenea diversi organi e sistemi: il sistema polmonare, il muscolo-scheletrico, la cute e il sistema nervoso centrale. Chiaramente i sintomi variano a seconda del tipo di organo distretto coinvolto, ma ha un decorso cronico estremamente elevato e un'evoluzione estremamente imprevedibile". Lo ha detto Caterina Golotta, direttore medico AbbVie Italia, all'Adnkronos Salute, sottolineando che, "per rispondere ai bisogni insoddisfatti", la farmaceutica sta lavorando su un "inibitore di Jak, upadacitinib. Frutto dello sforzo in ricerca e sviluppo interno, è al momento in corso di sperimentazione clinica in questo contesto".
Si tratta di "un inibitore selettivo e reversibile della janus chinasi - spiega Golotta - ed è attualmente approvato e rimborsato in una serie di patologie immunologiche: l'artrite reumatoide, la spondilite anchilosante, l'artrite psoriasica, la colite ulcerosa e la dermatite atopica. Rimaniamo fiduciosi in attesa dei risultati della molecola nel programma di sviluppo del lupus eritematoso sistemico. Tra l'altro, l'upadacitinib è attualmente in studio anche in altre 2 patologie dell'ambito immunologico: la vitiligine e l'alopecia areata".
AbbVie, evidenzia il direttore medico, "è un'azienda fortemente votata alla ricerca e sviluppo. In Italia siamo presenti con 78 studi clinici che coinvolgono circa 400 centri sperimentali. A livello globale, l'impegno in ricerca nel 2024 è stato pari a circa 13 miliardi di dollari, che rappresenta un incremento del 66,66% rispetto all'impegno del 2023".