Anche le star italiane non dormono sonni tranquilli. La rabbia e la paura si concentrano in pochi giorni tra casa Celentano e casa Facchinetti, tra la villa del Molleggiato a Galbiate (Lecco), e l’appartamento vicino allo stadio di Bergamo del Roby dei Pooh. Nemmeno un’ora di automobile. Stessa dinamica, stesso spavento. Ladri che penetrano in casa, magari non rubano granché o addirittura nulla, ma che lasciano addosso quell’inquietudine di una privacy e di un’incolumità definitivamente violate. Tocca prima al tastierista della storica band di Tanta voglia di lei. Lo sfogo, violentissimo, è del figlio Francesco su Twitter. “Basta mi sono rotto i coglioni. Ieri mattina alle 11.30, ripeto di mattina è entrato un mostro, una bestia, in casa di mio papà. Lì vivono anche i miei fratelli, il marito di mia sorella Giulia e il mio piccolo nipote Lorenzo. Questo animale di 2 metri ha cercato prima di rubare e poi, una volta scoperto da Yuri (il cognato cintura nera e insegnante di Krav Maga ndr), lo ha tramortito per poi scappare via”. Il dj ha poi concluso: “Peggioriamo ogni giorno di più, bisogna reagire e se non lo facciamo noi, non lo farà nessuno per noi. Sto andando a comprarmi un arsenale, se qualcuno entra in casa mia con i miei figli non esce vivo! SE LO STATO NON MI DIFENDE LO FARÒ DA SOLO. Mi prendo tutte le responsabilità di quello che ho detto”.
Reazione più pacata ma altrettanto risoluta quella dell’autore di 24mila baci intervenuto sul suo blog, Il Mondo di Adriano, solitamente spazio di riflessione su dischi, iniziative, celebrazioni e addio ad amici che non ci sono più. “Mi vedo costretto a rendere noti dei fatti molto gravi che si stanno verificando nella mia abitazione di Galbiate e nei confronti miei e di Claudia: da giorni all’interno avvengono alcune intrusioni di sconosciuti, individuati in numero di 6, più la presenza di un altro individuo all’esterno che pare sorvegliare”, ha scritto Celentano. “Questi sconosciuti sono stati ripresi dalle nostre telecamere mentre si aggiravano in maniera sospetta e organizzata. I materiali video sono stati consegnati ai carabinieri della stazione di Olginate, in provincia di Lecco, con relative denunce. La gravità di questi fatti è dovuta anche all’insistenza delle intrusioni e al numero delle persone coinvolte. In un’occasione gli sconosciuti sono stati sorpresi dalla nostra vigilanza diurna e notturna che li ha costretti alla fuga. Tutto è iniziato all’inizio della scorsa settimana con un apparente e strano tentativo di furto nell’auto di Claudia con rottura di vetro ma senza che venisse rubato nulla all’interno. Una serie di azioni particolarmente minacciose che ci fanno sospettare che questi malviventi stiano cercando di arrivare a me e a Claudia, sorvegliando i nostri movimenti”.
Claudia Mori, la più spaventata della coppia, che ha spiegato come non riesca più a dormire la notte da due settimane dopo le intrusioni in casa, ha poi raccontato in un’intervista al Corriere della Sera le motivazioni dell’intervento sul blog del marito: “Abbiamo voluto utilizzare la nostra notorietà per far emergere una grave situazione, il rischio di aggressioni e rapine, che ancora oggi non trova leggi che tutelino in maniera equilibrata le vittime. È un problema che troppi cittadini, oltre a noi, stanno vivendo e subendo”. Per ora i carabinieri di Lecco hanno disposto una vigilanza radiocollegata, ovvero un passaggio frequente di pattuglie davanti casa Celentano, mentre sono in corso le indagini sui filmati registrati dalle telecamere a circuito chiuso della villa. Curioso che proprio un anno fa diverse testate giornalistiche lombarde abbiano segnalato come proprio gli agenti della Polizia locale di Galbiate fossero al lavoro senza “patente di servizio”, quindi costretti a pattugliare il paese sui bus. Sulle intrusioni in casa Celentano da parte di sconosciuti è intervenuto su Mattino 5, il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini: “Adesso ne stiamo parlando, perché qualcuno è entrato in una villa. Non tutti hanno la fortuna di avere le ville, il parco, le guardie armate, chi vive in un bilocale a Milano le subisce quotidianamente queste cose”, ha affermato Salvini ribadendo poi che “un paese civile deve approvare la legge sulla legittima difesa”.