Per il mondo dell’auto questa è la settimana dedicata al Salone di Ginevra 2017, che da 9 al 19 marzo sarà aperto al pubblico: sono attesi almeno 700 mila visitatori, pronti ad ammirare le 99 première mondiali e le 27 anteprime europee esposte alla rassegna elvetica. Il 6 marzo, nel pomeriggio che precede le 2 giornate dedicate alla stampa, il Salone farà inoltre da cornice alla premiazione dell’Auto dell’Anno 2017: fra le sette finaliste ci sono l’Alfa Romeo Giulia, Citroën C3, Mercedes Classe E, Nissan Micra, Peugeot 3008, Toyota C-HR e Volvo S90/V90.
A tutto suv. La Stelvio e le sue “sorelle”
Come ormai di consueto da qualche anno a questa parte, le protagoniste principali del Salone di Ginevra saranno ancora una volta le Sport Utility, a cominciare dall’Alfa Romeo Stelvio: dopo la presentazione della sportiva versione Quadrifoglio al NAIAS di gennaio, in Svizzera verranno esposte le versioni “lisce” della suv italiana. E’ un’auto fondamentale per la strategia di rilancio del marchio: se la Giulia è stata la berlina della rinascita, la Stelvio è il modello cardine per fare volumi di vendita a livello globale. Occhi puntati anche su Jeep Compass: è la nuova sport utility globale di segmento C con cui il marchio americano di FCA vuole spingere le vendite a 2 milioni di unità l’anno. La meccanica è derivata da quella della più piccola Renegade e della Fiat 500X. Le concorrenti sono Toyota Rav4 e Nissan Qashqai.
Poi c’è la DS7 Crossback, la prima sport utility del marchio di lusso nato da una costola della Citroen: ha un design a tratti barocco ed interni curati, e la meccanica è quella collaudata delle altre Peugeot di ultima generazione. La Crossback è anche il primo modello del marchio DS da quando quest’ultimo è diventato indipendente. A Ginevra Opel porta invece la Crossland X, che si posiziona al di sopra della Mokka X, da cui eredita tuttavia l’impostazione concettuale e stilistica. La Crossland X è anche la prima Opel nata dal sodalizio con PSA, sodalizio tradotto nella fusione fra il marchio tedesco col gruppo transalpino.
Di ben altro calibro (e prezzo) il nuovo modello, il quarto, della gamma Range Rover, la Velar: si posiziona tra la Evoque e la Range Rover Sport. Sotto la carrozzeria è nascosto il telaio in alluminio di derivazione Jaguar, lo stesso della F-Pace, con cui Velar condivide anche il comparto motoristico. Riflettori puntati pure sullo stand Volvo, dove la star si chiama XC60: è la seconda generazione della celebre suv svedese, costruito sulla base tecnica delle più grande XC90, con cui condivide i motori e le tecnologie di sicurezza. Porta al debutto il sistema di sterzata attiva che aiuta il guidatore ad evitare potenziali incidenti. Le concorrenti sono Audi Q5 e Mercedes GLC
Sportive e Supercar con la S maiuscola
Dopo anni di attesa, la Renault resuscita la mitica Alpine A110, primo modello del redivivo marchio francese, attivo fra il 1955 e il 1995 e poi rilanciato nel 2012. La nuova Alpine ricorda da vicino le forme della A110 che fu campione del mondo Rally nel 1973. La base costruttiva è sofisticata, per lo più realizzata in alluminio. La stella più brillante però è quella della Ferrari 812 Superfast: erede della F12Berlinetta, ha un motore V12 da 800 CV di potenza, le ruote posteriori sterzanti e prestazioni ovviamente fuori di testa con 340 km/h di velocità massima e accelerazione 0-100 km/h in 2,9 secondi.
Ma ci sono anche la McLaren 720S, concorrente di auto come la Ferrari 488GTB: l’inglese vanta un telaio in fibra di carbonio, con motore centrale V8 da 720 CV di potenza e si caratterizza per le scenografiche portiere ad ali di gabbiano. Spazio anche per la Lamborghini Huracán Performante, variante da pista dell’omonima supercar di Sant’Agata Bolognese. Si presenta al pubblico forte già di un record: ha girato al vecchio Nurburgring in 6:52.01; merito dell’aerodinamica ottimizzata e della meccanica rivista. Ultima, ma non per importanza, la Pagani Huayra Roadster, versione scoperta della supercar italiana: sarà costruita in 100 esemplari, venduti a 2 milioni di euro cadauno e già “sold out”. Sotto al cofano c’è un portentoso motore V12 biturbo da 6 litri 764 CV e 1.000 Nm di coppia motrice.
Spazio anche alle citycar
Il segmento delle piccole e medio-piccole è vivo e vegeto. Al Salone di Ginevra 2016, Kia presenta la terza generazione della Picanto: è lunga 3,6 metri e vanta un generoso bagagliaio da 255 litri (+55 rispetto al modello uscente). Sotto la carrozzeria c’è una piattaforma costruttiva alleggerita di 23 kg e uno sterzo più diretto che in passato. Fra i motori, tutti a benzina, ci sono il 3 cilindri 1.0 MPI da 67 CV e il 4 cilindri 1.2 MPI da 84 CV; a fine anno è invece previsto l’arrivo del prestazionale 1.0 T-GDI turbo da 100 CV.
Più grande la Seat Ibiza, cresciuta nelle dimensioni e nella sofisticazione rispetto al modello precedente: ora è costruita sulla base tecnica della più grande Vw Golf ed anticipa i contenuti che troveremo sulla più “nobile” Vw Polo, attesa al debutto a fine anno. La disponibilità della carrozzeria è limitata alla sola variante a 5 porte. Più vasta la scelta motoristica: sul fronte benzina c’è un “mille” turbo a 3 cilindri da 95 e 115 CV ed un 4 cilindri TSI di 1.5 litri e 150 CV, mentre il turbodiesel 1.6 TDI è proposto con potenze da 80, 95 e 115 CV. Interessante la variante a metano da 1 litro e 90 CV. Per alcune versioni c’è a richiesta il cambio automatico doppia frizione DSG.
Anche la segmento B di Suzuki si rinnova: il design della Swift è un’evoluzione di quello visto sulla versione precedente, mentre il telaio deriva dalla Baleno, con cui condivide i motori, come il “mille” da 111 CV “Boosterjet turbo” ad iniezione diretta di benzina ed il 1.2 da 93 CV Dualjet dotato di sistema ibrido SHVS. Design evoluto pure sulla nuova Ford Fiesta: il celebre modello della casa americana vanta un telaio aggiornato, una maggiore cure costruttiva interna e motori rivisti. La Fiesta è lunga 4,04 metri ed una gamma motori che comprende gli ormai classici 3 cilindri turbo a benzina EcoBoost (da 100, 125 e 140 CV) e i turbodiesel 1.5 TDCi (da 85 e 120 CV). Alla base però c’è un nuovo 1.1 aspirato a benzina (da 70 e 85 CV).
Le “altre” da non perdere
In questa categoria rientra in primis la Kia Stinger, berlina-coupé dalla meccanica raffinata e dal design ricercato: un modello che si pone al di sopra della Optima ed in cui sono racchiuse tutte le ambizioni di gloria del marchio coreano. Nasce su una piattaforma inedita a trazione posteriore ed ha unità motrici potenti. Nel mirino mette soprattutto BMW Serie 4 GrandCoupé e Audi A5 Sportback. Impostazione simile per la Volkswagen Arteon, che prende il posto della CC (che prima si chiamava Passat CC): meccanica, tecnica e motoristica sono le medesime della Passat, ma qui VW punta su un linguaggio stilistico nuovo, più sportivo e racchiuso in un corpo vettura da coupé a 4 porte.
Concetti che si ritrovano anche sulla Opel Insignia Grand Sport, che a Ginevra viene presentata anche nella versione wagon, la Insignia Sport Tourer: berlina e familiare della ammiraglia di Opel sono state completamente rinnovate nel telaio e nel comparto motoristico. Buona parte della componentistica arriva dalla Astra. Di ben altro taglio (e lignaggio) la Porsche Panamera Sport Turismo: si tratta di un modello inedito, costruito sulla base della Panamera, a metà strada fra una giardinetta e una shooting-brake. I prezzi partono da oltre 100.000 euro. Da vedere anche la Lexus LS500h, versione ibrida dell’ammiraglia già presentata a Detroit: quelli del gruppo Toyota stavolta hanno puntato su un design più personale e sportivo e su una nuova piattaforma costruttiva che promette un elevato piacere di guida (è la stessa della nuova LC coupè). Carico tecnologico e finiture sono naturalmente di altissimo livello.