I soldi della cessione? “Sono cazzi miei” – Dubbi legittimi, sollevati dagli addetti ai lavori ma anche da tanti tifosi, che non hanno ancora trovato alcun riscontro.“Baccaglini? Per ora si viaggia nel buio. È importante di capire meglio in questi casi, è giusto che la Lega faccia dei controlli per certificare il tutto. Speriamo di avere più risposte possibili quanto prima agli interrogativi”, ha commentato persino Ilaria D’Amico, volto calcistico di Sky. “A quanto ho venduto? Sono cazzi miei”, ripete invece Zamparini ai cronisti, mentre su internet circola un video che lo immortala mentre comunica – soddisfattissimo – la notizia della cessione al ct della nazionale, Giampiero Ventura. Più elegante, ma non per questo meno oscura, la risposta del diretto interessato, che intervistato da Un giorno da pecora su Radio 1 ha dovuto smentire di essere il protagonista di uno scherzo delle Iene. “Non è uno scherzo – ha detto – è una trattativa lunga, io sono socio di un fondo. Il mondo della finanza non si può sovrasemplificare (sic)” . Ma quanto ha sborsato per acquistare la squadra? “Questo – ha risposto – fa parte della confidenzialità dell’accordo che è stato raggiunto. La cifra esatta non la so quantificare, perché l’operazione che abbiamo messo su sul gruppo Zamparini per me è un’operazione giusta”.
“Dietro di me? Imperi finanziari che vogliono rimanere anonimi” –Insomma il nuovo proprietario del Palermo calcio non riesce a quantificare quanto ha sborsato per acquistare la società. O meglio quanto sborserà. Sì, perché formalmente Baccaglini ha tempo fino al 19 aprile prossimo per indicare la società che acquisterà il 100% delle quote del Palermo Calcio, il cui trasferimento avverrà entro il 30 di aprile. “Voglio rassicurare tutti: alla fine i risultati concreti arriveranno presto. Capisco che ci siano degli interrogativi ma verranno tutti sciolti”, dice al fattoquotidiano.it il neo numero uno della società di viale del Fante, consapevole del fatto ci siano ancora molti tasselli da mettere a posto nel complesso puzzle della cessione del Palermo. A cominciare da un interrogativo: da dove prenderà i soldi per acquistare la società rosanero? Li ha davvero? “Capisco che quando non ci sono subito dei nomi altisonanti si creino sospetti e il sospetto porta spesso a teorie cospirazionistiche – dice Baccaglini – Noi stiamo lavorando sull’intero portafoglio del gruppo Zamparini ma il mondo della finanza è un mondo complesso. Ed è un mondo dove hai più mercato se puoi garantire privacy“. Chi c’è dunque dietro all’operazione? “Dietro di me c’è soltanto un nuovo modo di fare finanza. Bisogna considerare che ci possono essere una serie di clienti che non hanno interesse a essere coinvolti pubblicamente in operazioni simili. Capisco che detta così sembra che io stia coprendo persone che hanno traffici poco chiari ma ovviamente non corrisponde al vero. Semplicemente bisogna considerare che il diritto all’oblio è una cosa fondamentale, ci sono persone che hanno costruito imperi finanziari importanti ma vogliono continuare a condurre esistenze anonime”.
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Paul Baccaglini, tutti i dubbi sul nuovo presidente del Palermo: società inattive, omonimie e il mistero sui fondi
AVANTICapitoli
Il neo presidente: "Dietro di me investitori anonimi" - 2/5
I soldi della cessione? “Sono cazzi miei” – Dubbi legittimi, sollevati dagli addetti ai lavori ma anche da tanti tifosi, che non hanno ancora trovato alcun riscontro.“Baccaglini? Per ora si viaggia nel buio. È importante di capire meglio in questi casi, è giusto che la Lega faccia dei controlli per certificare il tutto. Speriamo di avere più risposte possibili quanto prima agli interrogativi”, ha commentato persino Ilaria D’Amico, volto calcistico di Sky. “A quanto ho venduto? Sono cazzi miei”, ripete invece Zamparini ai cronisti, mentre su internet circola un video che lo immortala mentre comunica – soddisfattissimo – la notizia della cessione al ct della nazionale, Giampiero Ventura. Più elegante, ma non per questo meno oscura, la risposta del diretto interessato, che intervistato da Un giorno da pecora su Radio 1 ha dovuto smentire di essere il protagonista di uno scherzo delle Iene. “Non è uno scherzo – ha detto – è una trattativa lunga, io sono socio di un fondo. Il mondo della finanza non si può sovrasemplificare (sic)” . Ma quanto ha sborsato per acquistare la squadra? “Questo – ha risposto – fa parte della confidenzialità dell’accordo che è stato raggiunto. La cifra esatta non la so quantificare, perché l’operazione che abbiamo messo su sul gruppo Zamparini per me è un’operazione giusta”.
“Dietro di me? Imperi finanziari che vogliono rimanere anonimi” – Insomma il nuovo proprietario del Palermo calcio non riesce a quantificare quanto ha sborsato per acquistare la società. O meglio quanto sborserà. Sì, perché formalmente Baccaglini ha tempo fino al 19 aprile prossimo per indicare la società che acquisterà il 100% delle quote del Palermo Calcio, il cui trasferimento avverrà entro il 30 di aprile. “Voglio rassicurare tutti: alla fine i risultati concreti arriveranno presto. Capisco che ci siano degli interrogativi ma verranno tutti sciolti”, dice al fattoquotidiano.it il neo numero uno della società di viale del Fante, consapevole del fatto ci siano ancora molti tasselli da mettere a posto nel complesso puzzle della cessione del Palermo. A cominciare da un interrogativo: da dove prenderà i soldi per acquistare la società rosanero? Li ha davvero? “Capisco che quando non ci sono subito dei nomi altisonanti si creino sospetti e il sospetto porta spesso a teorie cospirazionistiche – dice Baccaglini – Noi stiamo lavorando sull’intero portafoglio del gruppo Zamparini ma il mondo della finanza è un mondo complesso. Ed è un mondo dove hai più mercato se puoi garantire privacy“. Chi c’è dunque dietro all’operazione? “Dietro di me c’è soltanto un nuovo modo di fare finanza. Bisogna considerare che ci possono essere una serie di clienti che non hanno interesse a essere coinvolti pubblicamente in operazioni simili. Capisco che detta così sembra che io stia coprendo persone che hanno traffici poco chiari ma ovviamente non corrisponde al vero. Semplicemente bisogna considerare che il diritto all’oblio è una cosa fondamentale, ci sono persone che hanno costruito imperi finanziari importanti ma vogliono continuare a condurre esistenze anonime”.
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