“Auspico che la loro situazione lavorativa possa trovare una rapida soluzione, nel rispetto dei diritti di tutti, specialmente delle famiglie”. Il Papa ha rivolto “un pensiero speciale ai lavoratori di Sky” alla fine dell’udienza generale in piazza San Pietro, alla quale erano presenti un centinaio di dipendenti della pay tv. “Il lavoro – ha aggiunto il pontefice parlando a braccio – ci dà dignità, e i responsabili dei popoli, i dirigenti, hanno l’obbligo di fare di tutto perché ogni uomo e ogni donna possa lavorare e così avere la fronte alta, guardare in faccia gli altri, con dignità. Chi – ha ammonito Francesco – per manovre economiche, per fare negoziati non del tutto chiari, chiude fabbriche, chiude imprese e toglie il lavoro agli uomini, questa persona fa un peccato gravissimo“.
Papa Bergoglio non aggiunge altro, ma è noto che, a fronte di utili al di sopra delle aspettative, Sky Italia voglia attuare un progetto di ristrutturazione che prevede il ridimensionamento della sede di Roma, con oltre 200 licenziamenti e 378 trasferimenti di lavoratori nel quartier generale di Milano. Dopo l’annuncio del piano di esuberi, i dipendenti di Sky TG24 hanno scioperato in più occasioni ed è in corso una trattativa tra i sindacati e i vertici dell’azienda.
Un primo plauso alle parole del pontefice è arrivato dal sindacato dei giornalisti, che comunque rimangono la categoria meno colpita dagli esuberi. “Le giuste e forti parole di papa Francesco sulla vertenza Sky e sulla dignità del lavoro e dei lavoratori – hanno detto, in una nota, il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti – meritano una risposta seria e coerente anche da parte delle istituzioni e del governo, che non possono limitarsi a prendere atto delle volontà delle proprietà”.
“L’appello che Papa Francesco ha rivolto oggi, da piazza San Pietro, ai vertici di Sky Italia e, in generale, a tutte le aziende che chiudono gli stabilimenti e delocalizzano solo per rincorrere il massimo profitto non deve cadere nel vuoto”, ha commentato invece Paolo Terrinoni, segretario generale della Cisl di Roma e Rieti. “Invitiamo le autorità competenti del nostro territorio – ha concluso il sindacalista – ad avviare tutte le iniziative necessarie affinché non si corra il rischio di chiudere l’ennesima azienda su Roma, con tutte le ricadute che questo comporta”.