C’è chi dice che l’Hip-Hop in Italia abbia due capitali. Una è Milano: la capitale del mainstream, del business, la sede delle etichette discografiche, la città dove buona parte dei rapper “professionisti” ha finito per trasferirsi. La seconda è Napoli: il luogo dove probabilmente il rap ha raggiunto il suo livello più alto, aiutato da una lingua estremamente fluida e musicale ma anche da condizioni sociali particolari e da una filosofia di vita che ha aiutato il diffondersi di questa forma di espressione.
È una generalizzazione sbagliata, come del resto lo sono tutte: Milano ovviamente non è solo soldi e lustrini, ed una bella fetta di mainstream passa anche da Napoli. Ma, per quanto riguarda la città partenopea, coglie per il resto nel segno: “Core e Lengua”, il cuore e la lingua dei campani li rendono da sempre protagonisti dello “street blues” nel nostro Paese. Ed è appunto Core e Lengua che si intitola il nuovo libro fotografico di Gaetano Massa e Pino Miraglia che racconta in modo magistrale la scena all’ombra del Vesuvio, allargandosi anche oltre la città di Napoli.
Miraglia dice bene: “Il rap campano chiede riscossa, opportunità, amore per le radici, e diventa anche trasmettitore di idee politiche, crudo realismo e vecchi valori; custode di proverbi, modi di dire e storie legati alla nostra cultura popolare che inevitabilmente si sta disgregando.” Il mezzo espressivo nato negli Stati Uniti diventa musica “nostra” a tutti gli effetti, e non è un caso che – insieme ai rapper – tra le pagine del libro si trovino i ritratti di Enzo Avitabile e Pino Daniele.
Underground e mainstream si intrecciano, si toccano, provano a dialogare: vediamo Clementino e Rocco Hunt di fronte a platee stracolme, ma la parte più interessante del racconto è probabilmente quella che ci fa entrare nel sotterraneo, a partire già dal titolo del volume che riprende quello di un album di Op.Rot, liricista underground tra i migliori in circolazione. E quindi il viaggio prosegue tra cantine, home studio, angoli di strada, e passa (opportunamente) anche attraverso una discografia consigliata per chi avesse voglia di conoscere o approfondire questo mondo. Finché Napoli avrà cuore e lingua, ci sarà ancora molto da vedere e da raccontare.
Kento
Rapper e scrittore
Musica
Hip-Hop, a Napoli il rap ha core e lingua
C’è chi dice che l’Hip-Hop in Italia abbia due capitali. Una è Milano: la capitale del mainstream, del business, la sede delle etichette discografiche, la città dove buona parte dei rapper “professionisti” ha finito per trasferirsi. La seconda è Napoli: il luogo dove probabilmente il rap ha raggiunto il suo livello più alto, aiutato da una lingua estremamente fluida e musicale ma anche da condizioni sociali particolari e da una filosofia di vita che ha aiutato il diffondersi di questa forma di espressione.
È una generalizzazione sbagliata, come del resto lo sono tutte: Milano ovviamente non è solo soldi e lustrini, ed una bella fetta di mainstream passa anche da Napoli. Ma, per quanto riguarda la città partenopea, coglie per il resto nel segno: “Core e Lengua”, il cuore e la lingua dei campani li rendono da sempre protagonisti dello “street blues” nel nostro Paese. Ed è appunto Core e Lengua che si intitola il nuovo libro fotografico di Gaetano Massa e Pino Miraglia che racconta in modo magistrale la scena all’ombra del Vesuvio, allargandosi anche oltre la città di Napoli.
Miraglia dice bene: “Il rap campano chiede riscossa, opportunità, amore per le radici, e diventa anche trasmettitore di idee politiche, crudo realismo e vecchi valori; custode di proverbi, modi di dire e storie legati alla nostra cultura popolare che inevitabilmente si sta disgregando.” Il mezzo espressivo nato negli Stati Uniti diventa musica “nostra” a tutti gli effetti, e non è un caso che – insieme ai rapper – tra le pagine del libro si trovino i ritratti di Enzo Avitabile e Pino Daniele.
Underground e mainstream si intrecciano, si toccano, provano a dialogare: vediamo Clementino e Rocco Hunt di fronte a platee stracolme, ma la parte più interessante del racconto è probabilmente quella che ci fa entrare nel sotterraneo, a partire già dal titolo del volume che riprende quello di un album di Op.Rot, liricista underground tra i migliori in circolazione. E quindi il viaggio prosegue tra cantine, home studio, angoli di strada, e passa (opportunamente) anche attraverso una discografia consigliata per chi avesse voglia di conoscere o approfondire questo mondo. Finché Napoli avrà cuore e lingua, ci sarà ancora molto da vedere e da raccontare.
Articolo Precedente
Depeche Mode, esce ‘Spirit’. Ma a mancare è proprio lo spirito
Articolo Successivo
Chuck Berry, addio al turbolento ragazzo di St. Louis: “Se si tentasse di dare un altro nome al rock and roll si potrebbe chiamare come lui”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
FQ Magazine
Pause pranzo di 82 minuti, lettura di ebook, molto tempo chiusi in bagno ma anche yoga e manicure: così la GenZ ‘ruba’ tempo al lavoro. I racconti
“Ho odiato mio padre ma dopo ho scoperto la verità. Oggi che non c’è più, vorrei dirgli qualcosa di brutto, poi abbracciarlo”: Marco Carta a Verissimo
Trovare la taglia giusta? Sempre più complicato. Ma qualcosa sta cambiando: 5 brand che stanno rivoluzionando il sistema
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.
(Adnkronos) - Gli attacchi - ordinati secondo quanto riferito dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump - hanno colpito radar, difese aeree e sistemi missilistici e di droni. Secondo il Times, l'obiettivo è riaprire le rotte di navigazione nel Mar Rosso che sono state minacciate dagli attacchi degli Houthi alle navi israeliane.