La sezione misure di prevenzione del tribunale di Milano ha deciso la proroga dell’amministrazione giudiziaria di Fiera Milano per ulteriori sei mesi e confermato la nomina dell’amministratore giudiziario e dei giudici delegati. È quanto stabilito nel provvedimento firmato dai giudici Fabio Roia, Veronica Tallarida e Ilario Pontani. Il primo provvedimento era stato preso lo scorso ottobre dopo gli arresti del 6 luglio 2016 per l’ipotizzata infiltrazione mafiosa tra gli appalti per quattro stand di Expo.
Oggi la scelta è stata fatta perché “a fronte di processi avviati e quasi ultimati di ‘legalizzazione aziendale’, si registrano ancora diffuse criticità, determinate anche da una probabile stasi aziendale provocata da una fase di transizione nella vita degli organi amministrativi, risultando l’attuale cda dimissionario e dovendosi insediare, previa necessaria verifica reputazionale da parte del tribunale, il nuovo cda indicato dai soci di Fiera Milano”. In particolare, ci sarebbero ancora criticità “nella non perfetta ultimazione delle procedure soprattutto in relazione al settore riguardante l’albo fornitori e quello relativo al controllo interno di legalità, ferma restando la necessità di procedere anche a una breve sperimentazione dei nuovi modelli adottati in vigenza dei nuovi organi amministrativi della società”.
La decisione di prorogare di sei mesi l’amministrazione giudiziaria, per i giudici “appare necessaria, proprio per ultimare quelle procedure strettamente connesse alle disfunzioni che hanno permesso la contaminazione illegale“. Nel provvedimento la Corte fa anche “esplicito invito all’amministratore giudiziario e ai nuovi organi amministrativi di porre in essere con tempestività ed efficacia, evitando situazioni di stagnazione operativa anche tra il personale, tutte le azioni oggetto di studio da parte delle società esterne nominate – che andranno a loro volta sollecitate nell’adempimento degli obblighi contrattuali – e che andranno poi in concreto applicate nella governance aziendale”. Alla luce della “necessità di proseguire nell’attività di verifica e di risanamento nei settori oggetto d’intervento” e dal momento che non si possono “ad oggi interamente superate le condizioni che hanno portato all’emissione del provvedimento originario e di quello successivo di modifica delle modalità di amministrazione”, per i giudici “l’amministrazione giudiziaria di Fiera Milano non può ritenersi esaurita” e va prorogata di sei mesi. Il tribunale ha fissato una nuova udienza per il 20 giugno prossimo per valutare l’andamento della società.