Stoccata al vetriolo della giornalista de Il Corriere della Sera, Maria Teresa Meli, a Pierluigi Bersani, nel corso di Omnibus (La7). Il tema del dibattito in studio è la legge elettorale e Meli a riguardo osserva: “Questo Parlamento non è in grado di fare alcunché. Prima c’era un governo forte, ora un Parlamento in scadenza non è capace di fare una legge elettorale: il Pd usa come formula di bandiera il Mattarellum, ma non lo vuole veramente; Forza Italia non lo vuole. E poi ci sono la Lega e i grillini. Soltanto Bersani può fare affidamento sui grillini, nessuna persona ragionevole può farlo“. Poi si lamenta della bocciatura del referendum del 4 dicembre e accusa i parlamentari di ipocrisia. Non ci sta la deputata Pd, Sandra Zampa: “Credo che tra i doveri dell’informazione ci sia quello di incalzare i politici, non quello di dare per scontato che questo Parlamento non farà niente”. “Il dovere dell’informazione non è quello di incalzare” – ribatte Meli – “ma quello di riportare ciò che sta succedendo”. “Ma non è vero” – insiste la vicepresidente del Pd – “è un dovere di tutti quello di descrivere cosa è il bene per il Paese. Non è affatto scontato che il Parlamento non sia in grado di fare una riforma elettorale”. Zampa ha anche un battibecco con la deputata di Forza Italia, Daniela Santanchè, che, nel contestare le mancate elezioni dopo la caduta di Renzi, osserva: “Stiamo solo facendo perdere tempo agli italiani. Io nella vita faccio l’imprenditore e dico che questo Paese di tempo non ne ha più”. “Anche la parlamentare oltretutto”, mormora Zampa. “Sì, faccio anche la parlamentare” – replica Santanchè – “non so lei cosa faccia nella vita”. “Io sto sempre in Parlamento” – insorge la deputata dem – “lei non la vedo quasi mai. Quindi, lei fa molto l’imprenditore e poco la parlamentare. Anche io ho lavorato fino a 50 anni”. “Ecco, le ha fatto molto bene”, controbatte Santanchè
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