Avremo una nuova legge elettorale prima di tornare alle urne? Oggi Pier Luigi Bersani, smentendo quanto dichiarato dal suo collega Alfredo D’Attorre appena 24 ore prima in commissione Affari Costituzionale a Montecitorio, afferma che “Articolo 1-Mdp è pronto a votare a favore del Mattarellum“. Allora siamo d’accordo? Non proprio. Perché secondo Bersani è la proposta del Pd non essere reale: “Non abbiamo il prosciutto sugli occhi, qui c’è sotto un trucchetto: quello di non farne nulla”. E rilancia: “Sulla legge elettorale siamo ancora a “carissimo amico” e non credo che possiamo stare tutti in balia del congresso del Pd”. A rispondere a stretto giro all’ex collega di partito è Roberto Giachetti, che attacca il soggetto nato dalla scissione Pd ed ironizza: “Finalmente abbiamo capito la linea di Mdp sul Mattarellum: giorni pari no, giorni dispari sì. Domenica pausa di riflessione”. Intanto il capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato garantisce di voler potare la legge elettorale in aula a fine aprile. Bene, allora siamo d’accordo? Non esattamente, perché un gruppo di senatori vicini ad Andrea Orlando ritiene che “insistere sul Mattarellum significa la palude”. Balletto di posizioni che permette a Giuseppe Civati di affermare: “Senza accordo c’è il forte rischio che la legge elettorale non si faccia”. E la preoccupazione, almeno questa, la condivide anche Giachetti. E tutti e due tirano in ballo il ruolo del M5S, che sul Mattarellum avrebbe “cambiato posizione almeno cinque volte”. Anzi, quanto a credibilità il M5s farebbe a gara con l’Mdp di Bersani, dichiara Giachetti. E poi, e poi? E poi c’è Matteo Salvini. Che di fronte al tema sbuffa annoiato. Perché sul Mattarellum non ha dubbi: “E’ una legge democratica già messa alla prova: pronti a votarlo domani mattina se il Pd si decide a portano in Aula”. Nel servizio mancano i pentastellati. Che si sono espressi più tardi per dire no al Mattarellum (video): “Invotabile, l’unica legge elettorale che può essere approvata è quella del M5S e si chiama ‘Legalicum‘: si approvi l’Italicum ‘legalizzato’ al Senato ed andare al voto”, spiega Danilo Toninelli al pannello della sala stampa di Montecitorio
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