Per difendere i propri diritti erano pronti a scendere in piazza con le loro carrozzine, rivendicando i 50 milioni di euro sottratti alla loro cura e all’assistenza domiciliare. Di fronte alla prospettiva di vedere migliaia di disabili protestare a Roma il 4 aprile contro i tagli al sociale, il Governo e le Regioni hanno fatto marcia indietro e hanno deciso di ri-inserire i soldi “promessi” da destinare non solo al Fondo nazionale per le non autosufficienze (500 milioni di euro) ma anche a quello per le politiche sociali (311 milioni), rispettivamente diminuiti del 10% e del 60% a seguito dell’accordo Stato-Regioni del 23 febbraio scorso. Importante per raggiungere questo risultato, secondo le onlus, “è stata la forte mobilitazione delle associazioni e il sostegno di una certa stampa, attenta alle nostre lotte”, oltre che “l’incontro tenutosi il 29 marzo tra il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e alcuni esponenti che avevano indetto per la prossima settimana un sit-in a Montecitorio. “E’ stata accolta la nostra richiesta e il ministero delle Politiche sociali si è impegnato pubblicamente di fronte agli italiani a non tagliare le risorse destinate all’assistenza dei disabili e dei malati gravi non autosufficienti. Non scendiamo in piazza, ma rimaniamo in stato di agitazione. Continueremo a lavorare e a vigilare perché tutti e due i fondi siano effettivamente confermati e arrivino nelle case delle famiglie che hanno bisogno di questo aiuto fondamentale” ha affermato a Ilfattoquotidiano.it Massimo Mauro, presidente dell’Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica (Aisla), una delle organizzazioni che ha partecipato al meeting di ieri con il ministro Poletti.
L’intesa tra il Governo e le Regioni, secondo quanto ha reso noto il vicepresidente della Regione Basilicata Flavia Franconi al termine della Conferenza delle Regioni, prevede che il Governo aggiunga 210 milioni al fondo delle Politiche sociali, che era stato ridotto a 99 milioni, e 37 milioni per il trasporto degli alunni disabili. Inoltre le Regioni si sono impegnate a mettere a disposizione delle famiglie dei disabili gravi i 50 milioni di euro “scomparsi” circa un mese fa. “Saranno infatti le Regioni stesse – ha spiegato il vicepresidente della Regione Molise, Vittorino Facciolla, in qualità di coordinatore della Commissione politiche sociali delle Regioni – a prevedere, nell’ambito dei propri bilanci, risparmi che consentano di recuperare le risorse necessarie al fine di evitare qualunque riduzione rispetto a quanto previsto per il 2017. La distribuzione regionale delle quote aggiuntive rispetto alla dotazione del Fondo nazionale – per un ammontare complessivo di 50 milioni – sarà definita nelle prossime settimane in sede di decreto di riparto del Fondo”. Ora Aisla insieme a Famiglie SMA, l’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare, Viva la vita onlus e ConSlancio onlus, a seguito di questa “rassicurazione formale”, hanno deciso di annullare la loro manifestazione contro i tagli al sociale e alle misure di sostegno ai disabili gravi.
La decisione politica è maturata solo nella tarda serata di mercoledì, spiega Pina Esposito delegato nazionale di Aisla al Tavolo per le non autosufficienze e presente all’incontro con Poletti, dopo la trattativa con il sottosegretario al Lavoro e deputato Franca Biondelli (Pd) e il ministro delle Politiche sociali. “Poletti – sostiene Esposito – ci ha annunciato la revoca del taglio di 211 milioni al Fondo per le Politiche sociali, riportandolo a 311 milioni di euro“, risorse che erano stati stanziate ad ottobre 2016. Un impegno “sostanziale” che si aggiunge a quello di poche ore prima in cui il ministro del Lavoro confermava il reintegro di 50 milioni di euro, da parte delle Regioni, del Fondo nazionale per le non Autosufficienze che, per il 2017, dovrà essere di 500 milioni complessivi. Le organizzazioni avevano confermato la manifestazione di settimana prossima perché all’incontro del 29 marzo “non era arrivato dal Governo nessuna certezza” del reintegro dei soldi da destinare anche al Fondo per le politiche sociali. Poi “qualcosa è cambiato”. “Noi avevamo scelto di scendere in piazza per difendere i diritti di tutti, non solo dei disabili gravi. Ora – affermano da Aisla – le cose sono cambiate e un importante esponente del governo Gentiloni ci ha assicurato che i soldi arriveranno alle famiglie”. “L’impegno del ministro Poletti scongiura, quindi, i due pesantissimi tagli che erano stati decisi senza neanche coinvolgere le associazioni e le onlus. Ora ci auguriamo – commenta la notizia a Ilfattoquotidiano.it Daniela Lauro, presidente di Famiglie SMA – che quanto promesso sia il più presto realizzato per aiutare le tante persone con disabilità grave, gli anziani non autosufficienti e non solo”.