“Putin? C’è evidentemente un’area filo-putiniana pubblica in Italia, quella del M5S e della Lega Nord. Ma c’è un’altra area che va investigata e uso il punto interrogativo. Ci potrebbe essere un sostegno logistico della Russia ai centri “troll” del M5S“. E’ l’ipotesi lanciata a Omnibus (La7) dal deputato Pd, Andrea Romano, prendendo spunto dalle rivelazioni odierne del generale americano Wesley Clark, il quale, in una intervista alla Stampa, afferma che il presidente russo Vladimir Putin vuole minare la stabilità europea aiutando candidati e movimenti non allineati con Bruxelles. A riguardo, è lo stesso direttore del quotidiano torinese, Maurizio Molinari, a spiegare la versione dell’ex comandante supremo della Nato. Romano commenta: “Manlio Di Stefano, autorevole rappresentante del M5S, che si gioca con Alessandro Di Battista il ruolo di “ministro degli Esteri ombra”, è stato recentemente al congresso politico del partito di Putin e ha fatto un intervento, peraltro tra i primi ospiti internazionali. Chi è esperto di simbologia sovietica sa che chi viene fatto parlare tra i primi è considerato importante e Di Stefano è intervenuto tra i primi, ha fatto un intervento apertamente a sostegno di Putin, dell’invasione russa nella Crimea, della politica estera russa”. Poi sottolinea: “C’è una pista investigativa che va approfondita e che riguarda riguarda il sostegno eventuale finanziario, logistico, organizzativo che la Russa o gli apparati di sicurezza russi stanno prestando ad alcuni partiti europei. E secondo me, questo sostegno è dato anche ai partiti italiani. Marine Le Pen, ad esempio, ha chiesto un terzo prestito importante a una banca russa legata al potere. Mi rivolgo allora ai colleghi del M5S. Dite la verità. Dite: ‘Sì, ci siamo fatti aiutare’. Questo sarebbe importante per trasparenza nei confronti dei nostri elettori: sapere da chi sono finanziati i partiti che poi chiedono il voto agli italiani”
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