“Sono tornato a girare in Irlanda dopo 20 anni. Sono cresciuto lì, le mie ossa e il mio sangue sono irlandesi”. Autore tormentato e risoluto, barricadero e contrastante, Jim Sheridan torna nelle sale italiane il 6 aprile 2017 con Il segreto. Un film nato, come ha spiegato il regista 68enne al FQMagazine, “pensando al carattere forte e risoluto di una protagonista donna, figura al femminile in primo piano mai affrontata fino ad ora per me, immersa in una storia di oppressione nei suoi confronti da parte della Chiesa cattolica”. Esordio nel 1989 con Il mio piede sinistro, poi nel 1993 ancora con Daniel Day Lewis per il celeberrimo Nel nome del padre, Sheridan ha poi diretto The Boxer, In America, Get Rich or Die Tryin’, Brothers, e il disconosciuto Dream House; ma è dal 1997 proprio con The Boxer che Sheridan non ritornava a girare in terra irlandese.
Il segreto è tratto dal romanzo di Sebastian Barry e vede Vanessa Redgrave interpretare Rose McNulty, una donna imprigionata per quarant’anni in un reparto psichiatrico, perché accusata di aver ucciso il proprio figlio. Ma Rose non solo tenta di spiegare a tutti di non averlo ucciso, ma che il figlio è ancora vivo. Quando l’ospedale sta per essere demolito per far spazio a un resort e la donna rifiuta di andarsene, arriva un giovane psicologo, Stephen Grene (Eric Bana), a cui la donna racconterà la sua storia. Ed è qui che inizia il flashback in cui Rooney Mara interpreta la giovane Rose nel 1940, una bella cameriera corteggiata da mille pretendenti tra cui un pilota e un prete cattolico piuttosto focoso che diventerà causa del suo internamento. “Volevo raccontare una sorta di vendetta al femminile in un mondo oppressivo di uomini”, spiega Sheridan. “La versione irlandese è stata quella moralmente più estrema mai esistita nella religione cattolica, ed ero così stanco di tutti questi film sulle povere ragazze finite nella Magdalen Society che girare Il segreto è stato come reagire a tutto ciò e provare a cambiare la storia”.