“Addio a carbone, petrolio e gas entro il 2050“. Il capitolo uno del programma di governo del Movimento 5 stelle parla dell’energia. A presentarlo alla Camera, dopo sette votazioni in rete, è stata una delegazione di parlamentari M5s guidata dal deputato Roberto Fico. Beppe Grillo è intervenuto a distanza, collegandosi in diretta streaming: “Dite ai fossili che il fossile è finito”, ha detto lodando i suoi parlamentari. A questo proposito, interpellati a margine, i grillini hanno anche criticato il piano su cui il presidente Usa Donald Trump ha impostato la nuova politica energetica della Casa Bianca: “Se investi in petrolio, carbone e trivellazioni sei anti-storico”, ha detto Fico. “Ma almeno Trump dice quello che vuole fare, in Italia negli ultimi 30 anni siamo stati non solo anti-storici, ma anche truffatori, perché con le tasse abbiamo finanziato gli inceneritori”. Per il M5s è necessario “incentivare chi produce energie rinnovabili e disincentivare chi produce energie da fonti fossili, quindi leva fiscale ma anche certezza del mercato e chiarezza e trasparenza nella normativa, che oggi assolutamente manca”.
I grillini in tema energetico dicono di voler “proporre una rivoluzione copernicana, necessaria e indispensabile”: “Vogliamo rendere l’Italia un Paese che utilizzi energia rinnovabile al 100 per cento”: “Si parte dal risparmio e dall’efficienza energetica per arrivare a dare l’addio al carbone, petrolio e gas entro il 2050, coinvolgendo industria, agricoltura, trasporti e scelte individuali. In un Paese dove si continua a puntare sui gasdotti in un contesto di calo dei consumi invece che investire su rinnovabili, un’altra politica energetica non solo è possibile ma non è più rinviabile”. Il programma è il frutto di sette distinte votazioni sul blog. Lo stesso blog ha pubblicato un articolo per presentare il programma: “Gli iscritti si sono espressi sugli obiettivi, sulle priorità e sulle politiche da adottare”, si legge. Segue l’elenco dei sette punti che trattano alcuni dei punti cardine del piano M5s: “1. I cittadini hanno innanzitutto detto sì a sviluppare politiche che scoraggino l’uso di benzina e petrolio, anche se ciò potrà comportare una modifica nella proprie abitudini quotidiane; 2. Vogliono prediligere gli impianti di stoccaggio di energia domestici rispetto ai grandi impianti di pompaggio; 3. Non vogliono più importazione di energia nucleare. E che questo flusso venga interrotto nell’arco di una legislatura; 4. Vogliono che si spostino gli incentivi statali dalle fossili alle rinnovabili; 5. Hanno detto sì a far tornare pubblici Terna o comunque l’azienda che ha la concessione per la trasmissione dell’energia elettrica; 6. Chiedono che i terreni marginali, abbandonati, ex industriali siano utilizzati per impianti destinati alla produzione di energia rinnovabile; 7. La rete di distribuzione dell’energia deve essere partecipata dai cittadini e non privata”.
Sul tema ha parlato a sorpresa lo stesso Grillo che è intervenuto nel corso della conferenza stampa con una telefonata: “Il passaggio dal fossile al rinnovabile”, ha detto. “E’ un passaggio di civiltà, è il nostro sogno, quello di poter arrivare a muovere tutta la mobilità con un altro tipo di concezione. Non abbiamo bisogno di gasdotti e trivellazioni, abbiamo bisogno di intelligenza”. Il leader M5s ha quindi aggiunto che serve, secondo lui, “riprendersi il sistema fiscale per tassare il consumo fossile a beneficio delle rinnovabili. Dobbiamo riprenderci la proprietà del nostro sistema fiscale, delegato a banche e organizzazioni internazionali, per tassare le energie fossili a beneficio di chi consuma meno energia e serve anche diminuire la domanda di energia. E’ l’intelligenza il carburante del futuro”.