L’esercito americano ha lanciato 59 missili Tomahawk da due cacciatorpediniere della marina contro una base aerea di Shayrat, nel centro della Siria, da dove si sospetta sia stato lanciato l’attacco chimico contro la cittadina di Khan Sheikhoun. Così gli Stati Uniti hanno trasformato in realtà quel “vedrete” pronunciato da Donald Trump, dopo l’attacco con armi chimiche del governo di Damasco a Idlib, provincia in mano ai ribelli. L’impatto dei missili al suolo è avvenuto intorno alle 20.45 ora di Washington (le 2,45 in Italia), mentre a Damasco erano le prime ore del mattino. “Un’aggressione irresponsabile”, ha replicato il presidente Bashar al Assad, a cui “la Siria e i suoi alleati risponderanno in maniera appropriata“, ha aggiunto il suo consigliere politico Buthayna Shaaban, assicurando anche che “il coordinamento tra Damasco e suoi alleati – Russia e Iran – continua”.
Consiglio di sicurezza Onu – È rimasta alta la tensione fra Usa e Stati Uniti anche durante la seduta del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Gli Stati Uniti promettono di essere pronti “a fare di più, ma speriamo che non sia necessario”, come ha detto l’ambasciatrice Nikki Haley. “Gli Usa non resteranno a guardare quando vengono usate armi chimiche”, ha aggiunto nel suo intervento, attaccando Mosca: “Ogni volta che Assad ha passato il limite della decenza umana la Russia è stata sempre accanto a lui”. “L’aggressione Usa in Siria è illegittima e rafforza il terrorismo“, è stata la replica del vice ambasciatore russo, Vladimir Safronkov.
Trump: “Attacco mirato”. Siria: “15 morti, di cui 4 bimbi” – “Ho ordinato un raid mirato“, ha fatto sapere Trump parlando da Mar-a-Lago e spiegando che “gli Stati Uniti devono prevenire la diffusione e l’uso delle armi chimiche”. Una dichiarazione di poco più di tre minuti, in cui Trump è nuovamente tornato ad attaccare il presidente Assad, definendo l’attacco di Idlib “barbaro“. Poi il presidente ha invitato “tutte le nazioni civili a unirsi a noi nel tentativo di porre fine al massacro in Siria e al terrorismo di tutti i tipi”. Un comunicato del Pentagono fa sapere che l’attacco ha “ridotto la capacità del governo siriano di utilizzare armi chimiche“. Secondo l’agenzia di stampa siriana Sana, sono almeno nove le vittime civili, 15 quelle totali, provocate dal bombardamento: a perdere la vita nei raid sono stati anche quattro bambini.
Russia: “Aggressione a Stato sovrano” – Mosca, storica alleata e protettrice di Assad, ha già preso delle contromisure, sospendendo l’intesa con gli Usa per la sicurezza dei voli durante le operazioni aeree in Siria. Secondo Jeff Davis, portavoce del Pentagono, la Russia è “stata informata in anticipo dell’attacco”. Vladimir Putin ha definito l’azione militare americana come “un atto di aggressione contro uno Stato sovrano che viola la legge internazionale”. L’attacco, secondo il Cremlino, è stato sferrato sulla base di “un pretesto inventato“. Quanto accaduto, aggiunge il portavoce di Putin, crea “un serio ostacolo” alla costituzione di una coalizione internazionale per sconfiggere l’Is. Putin ha presieduto una riunione del Consiglio di sicurezza in cui, precisa il Cremlino, si è constatato che le relazioni Usa-Russia sono danneggiate a causa del raid. Il primo ministro Dimitry Medvedev parla di attacchi illegali arrivati a “un passo da scontri militari con la Russia”. “Gli Stati Uniti stanno combattendo in Siria e Yemen sullo stesso lato dei gruppi terroristici Isis e al-Qaeda”, ha affermato su Twitter il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif
Francia e Germania: “Responsabilità è di Assad” – Appoggiano la scelta degli Stati Uniti, ovviamente, gli alleati storici di Washington come l’Inghilterra. “Il governo britannico – fa sapere il primo ministro Theresa May – considera l’azione una risposta appropriata”. Su “Assad pesa l’intera responsabilità. La Francia e la Germania proseguiranno gli sforzi con i loro partner nel quadro dell’Onu per sanzionare in modo più appropriato gli atti criminali e l’uso di armi chimiche vietate dai trattati”, scrivono invece il presidente francese, Francois Hollande e la cancelliera tedesca, Angela Merkel, in una nota congiunta. L’attacco Usa è un “passo positivo“, ha commentato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, che poi però ha precisato: “Ma è sufficiente? Non vedo come possa esserlo, spero che questa operazione rappresenti un inizio”.
Trump nel 2013 diceva: “Non attacchiamo la Siria” – E pensare che 4 anni fa Trump era assolutamente contrario ad un attacco in Siria. “Ancora una volta dico al nostro leader: non attaccare la Siria. In caso contrario succederanno molte cose negative. Da quella guerra l’America non ottiene nulla”, scriveva su Twitter il 5 settembre del 2013 Trump, che all’epoca era soltanto un imprenditore. Tre anni e mezzo dopo siede nello Studio Ovale ed ha evidentemente cambiato idea.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 5 settembre 2013
ORA PER ORA
Ore 20.07 – Mosca annuncia ufficialmente chiusura linea diretta con Usa
Il ministero della Difesa russo ha annunciato ufficialmente al Pentagono la chiusura della linea diretta per prevenire incidenti tra gli aerei militari in Siria a partire dalla mezzanotte di domani: lo fa sapere il portavoce del ministero russo, generale Igor Konashenkov.
Ore 19.33 – Ambasciatrice Usa: “Azione misurata, siamo pronti a fare di più”
“La nostra azione è stata molto misurata e siamo pronti a fare di più, ma speriamo che non sia necessario”: lo ha detto l’ambasciatrice Usa all’Onu Nikki Haley intervenendo al Conmsiglio di sicurezza. “Gli Usa non resteranno a guardare quando vengono usate armi chimiche”, ha aggiunto attaccando Mosca: “Ogni volta che Assad ha passato il limite della decenza umana la Russia è stata sempre accanto a lui”.
Ore 19.21 – Casa Bianca: “Tutti i 59 missili a segno”
Tutti e 59 i missili lanciati dagli Usa sulla Siria hanno centrato l’obiettivo: lo ha detto il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer.
Ore 19.49 – Russia a Onu: “L’aggressione degli Stati Uniti rafforza il terrorismo”
“L’aggressione Usa in Siria è illegittima e rafforza il terrorismo”: lo ha detto il vice ambasciatore russo all’Onu, Vladimir Safronkov, durante la riunione del Consiglio di sicurezza.
Ore 18.36 – Usa valutano ipotesi del coinvolgimento di Mosca nell’attacco chimico
Gli Stati Uniti stanno verificando l’ipotesi che la Russia possa aver avuto un ruolo o possa aver partecipato all’attacco chimico in Siria, anche se al momento non ci sono prove. Lo afferma una fonte del Pentagono riportata da alcuni media americani.
Ore 18.13 – Appello Onu: “Uso di armi chimiche deve avere conseguenze”
“Il Consiglio di Sicurezza Onu deve mandare un messaggio forte ed unitario, quello che qualsiasi uso di armi chimiche non sarà tollerato e avrà delle conseguenze”: lo ha detto Jeffrey Feltman, numero uno degli affari politici delle Nazioni Unite, durante la riunione di emergenza dei Quindici dopo l’attacco Usa in Siria. Feltman ha poi lanciato un “appello alle parti a rinnovare urgentemente l’impegno sui negoziati di Ginevra”.
Ore 17.23 – Fox News: “Nave da guerra russa è entrata nel Mediterraneo”
Una nave da guerra russa è entrata nel Mediterraneo e si starebbe dirigendo verso i due cacciatorpedinieri americani che hanno lanciato l’attacco in Siria della scorsa notte. Lo riporta Fox News.
Ore 17.05 – Medvedev: “Attacco Usa a un passo da esercito russo”
Il primo ministro russo, Dimitry Medvedev, ha scritto sui social media che gli attacchi Usa sono illegali e sono arrivati a “un passo da scontri militari con la Russia”. “Al posto della reiterata tesi su una lotta comune contro il nemico principale – l’Isis – l’amministrazione Trump ha dimostrato che condurrà una battaglia accanita contro il legittimo governo della Siria”, scrive il premier su Facebook.
Ore 16.50 – Guterres: “Rischio escalation, serve moderazione”
Il segretario generale delle Nazioni unite, Antonio Guterres, ha avvertito del rischio di una “escalation” e ha chiesto moderazione per evitare “qualunque atto che possa approfondire la sofferenza dei siriani”, sottolineando che la guerra in Siria si può risolvere solo tramite la via politica.
Ore 16.17 – Vescovo di Aleppo: “Attacco Usa uno sbaglio strategico”
La vicenda del “gravissimo attacco chimico a Idlib deve essere approfondita per accertarne le responsabilità” e il bombardamento successivo voluto dal presidente Usa Trump “credo sia stato uno sbaglio strategico”. A dichiararlo al Servizio di informazione religiosa (Sir) è monsignor Jean-Clement Jeanbart, arcivescovo greco-melkita di Aleppo.
Ore 16.02 – Russia notifica stop a comunicazione con Usa su spazio aereo
La Russia ha notificato al comando della coalizione guidata dagli Stati Uniti per la Siria di sospendere il canale di comunicazione sullo spazio aereo del Paese del Medio Oriente. Lo ha detto un portavoce della coalizione, il colonnello dell’Air Force statunitense, John Dorrian. Il canale di comunicazione era stato aperto per evitare che gli aerei dei due Paesi si scontrassero durante le operazioni nello spazio aereo siriano.
Ore 15.59 – Trudeau: “Supporto a Usa, attacco limitato e mirato”
Il Canada appoggia l’attacco americano alla base militare siriana e sottolinea il proprio supporto agli Usa. Lo ha detto il primo ministro, Justin Trudeau, parlando di un attacco “limitato e mirato”. L’uso da parte del regime di Assad di armi chimiche – ha proseguito Trudeau – non può essere ignorato e l’attacco dei giorni scorsi a Idlib va considerato come un crimine di guerra.
Ore 15.33 – Iran: “Usa combatte sullo stesso fronte di Isis e al-Quaeda”
Gli Stati Uniti stanno combattendo in Siria e Yemen sullo stesso lato dei gruppi terroristici Isis e al-Qaeda”. Ad affermarlo su Twitter è il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, per il quale “è ora di smettere con montature e coperture”. Il ministro ha aggiunto che “gli Stati Uniti hanno già usato due volte accuse fasulle su armi chimiche, nel 2003 per invadere l’Iraq e ora per attaccare la Siria”.
Ore 15.31 – Riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza Onu
Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu terrà a breve una riunione di emergenza sull’attacco Usa in Siria. Lo confermano all’Ansa fonti diplomatiche del Palazzo di Vetro. La riunione – precisano le fonti – dovrebbe iniziare alle 11.30 locali, le 17.30 italiane.
Ore 15.27 – Damasco, testimoni: “Forte esplosione in centro città”
Una forte esplosione si è udita poco fa nel centro moderno di Damasco. Secondo le prime testimonianze si tratta di un’autobomba esplosa nella centrale piazza Arnus. Non si hanno conferme ufficiali dell’accaduto né si hanno notizie di vittime.
Ore 15.02 – Putin presiede riunione Consiglio di sicurezza
Vladimir Putin ha presieduto una riunione del Consiglio di sicurezza per discutere in dettaglio della situazione in Siria dopo i raid degli Stati Uniti che avranno “inevitabili conseguenze negative” sul fronte degli sforzi comuni per la lotta al terrorismo. Il Consiglio di sicurezza ha constatato con rincrescimento che le relazioni Usa-Russia sono danneggiate a causa del raid.
Ore 14.59 – Erdogan: “Attacco positivo, ma non sufficiente”
L’attacco Usa contro la base aerea siriana di Shayrat è un “passo positivo”, ma non è sufficiente. Lo ha dichiarato il presidente turco Erdogan. “È un passo contro i crimini di guerra commessi dal regime di Assad sia con armi convenzionali che chimiche. Ma è sufficiente? Non vedo come possa esserlo” ha detto Erdogan.
Ore 14.51 – Tv al Mayadin: “Jet siriani trasferiti prima del raid”
Gran parte degli aerei militari governativi siriani presenti nella base aerea di Shayrat erano stati trasferiti prima dell’attacco Usa. Lo riferisce la tv panaraba al Mayadin, vicina all’Iran, che cita “fonti ben informate” in Siria.
Ore 14.35 – Consigliera Assad: “Risponderemo all’aggressione Usa”
“La Siria e i suoi alleati risponderanno in maniera appropriata a quest’aggressione”: lo ha detto oggi Buthayna Shaaban, consigliere politico del presidente siriano Bashar al Assad. Poi ha assicurato che “il coordinamento tra Damasco e suoi alleati (la Russia e l’Iran) continua”.
Ore 14.25 – Agenzia di stampa Sana: “Nove vittime civili”
Sono almeno nove le vittime civili provocate dal bombardamento americano della base di Shairat, in Siria: lo ha riferito oggi l’agenzia di stampa statale Sana, secondo la quale a perdere la vita nei raid sono stati anche quattro bambini.
Ore 13.43 – Tillerson: “In corso sforzi per rimuovere Assad”
“Sono in corso sforzi da parte della coalizione internazionale per rimuovere dal potere Bashar al Assad”: lo ha affermato il segretario di stato Rex Tillerson parlando con i giornalisti su quanto accaduto in Siria. “Ritengo importante che Mosca consideri attentamente il suo sostegno al regime”, ha aggiunto il capo della diplomazia Usa.
Ore 13.15 – Assad: “Comportamento Usa irresponsabile”
Il comportamento degli Usa è stato “spericolato e irresponsabile”. Lo denuncia lo staff del presidente siriano Bashar al Assad dopo l’attacco americano.
Ore 13.10 – Tusk: “Da Usa necessaria risolutezza”
“Gli attacchi degli Usa mostrano la necessaria risolutezza contro i barbari attacchi chimici. La Ue lavorerà con gli Usa per mettere fine alla brutalità in Siria”. Lo ha twittato il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk.
Ore 12.50 – Nato: “Regime siriano ha responsabilità reazione Usa”
“Il regime siriano porta la piena responsabilità per questo sviluppo”. Lo dichiara il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, dopo aver affermato che “a seguito dell’orrendo attacco con armi chimiche di questa settimana a Khan Shaykhun, che ha ucciso dozzine di persone compresi molti bambini, gli Stati Uniti hanno lanciato un attacco contro la base aerea di Shayrat in Siria”. Stoltenberg ha sottolineato che l’Alleanza “considera l’uso di armi chimiche come una minaccia alla pace e sicurezza internazionali
Ore 12.30 – Juncker: “Capisco reazione contro gli attacchi chimici”
“Gli sforzi per frenare la spirale di violenza in Siria ed il lavoro per una pace durevole dovrebbero essere raddoppiati Solo una transizione politica può condurre a questo risultato. Il presidente e la Commissione restano pronti a sostenere in pieno la loro parte”, ha commentato
A chi ha chiesto quale fosse la posizione della Ue nei confronti del futuro di Bashar al Assad, la portavoce dell’alto rappresentante Federica Mogherini, Maja Kocijancic, ha risposto: “Non ci sono dubbi sulle conclusioni che sono state adottate dal Consiglio esteri lunedì scorso, in cui cui si dichiarava che gli europei ricordavano che non ci poteva essere una pace durevole in Siria sotto l’attuale regime
Ore 12.12 – Russia: “Attacco Usa è aggressione contro nostro alleato”
La Russia considera il raid missilistico degli Usa in Siria “un atto di aggressione nei confronti di una nostro alleato”. Così il portavoce del Cremlino che ha evitato di rispondere alla domanda se Mosca aumenterà la sua presenza militare in Siria. “Solo il presidente Putin può disporre l’aumento delle truppe russe in Siria”, ha detto. Lo riporta la Tass. (
Ore 12.10 – Mosca: “Usa ci ha avvisato degli attacchi”
La Russia è stata avvisata dell’attacco missilistico degli Usa in Siria attraverso i canali esistenti. Lo ha confermato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. Lo riporta la Tass.
Ore 12.08 – Russia: “Flop Usa, a segno solo 23 missili su 59”
Secondo i dati a disposizione delle autorità russe, “la base aerea siriana” di Shayrat “è stata raggiunta solo da 23 missili” americani e “il luogo in cui sono caduti gli altri 36 missili da crociera è sconosciuto”: lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, sottolineando che stando a queste cifre “l’efficacia bellica del massiccio attacco missilistico americano alla base siriana è estremamente bassa”
Ore 12.00 – Russia: “Rafforzeremo difese aree Siria”
Il ministero della Difesa russo ha annunciato piani per il rafforzamento delle difese aeree siriane per proteggere le infrastrutture del Paese dopo il raid Usa. Lo riporta la Tass.
Ore 11.55 – Reporter russo: “Distrutti 9 caccia”
Nove caccia dell’esercito siriano sarebbero stati distrutti nel raid lanciato dagli Usa nella notte contro la base aerea di Shayrat, nella provincia centrale di Homs. Lo ha riferito il giornalista russo dell’emittente Rossiya 24, Yevgeny Poddubny, che ha constatato di persona i danni inflitti al sito come dimostrano le foto pubblicate sul suo profilo Instagram. Secondo il reporter, sarebbero stati colpiti gli hangar dove si trovavano gli aerei, mentre la pista della base non sarebbe stata danneggiata anche se al momento sarebbe disseminata di frammenti di vario tipo.
Ore 11.53 – Berlino: “Raid Usa è attacco limitato”
L’attacco degli Usa “è stato mirato e limitato” e Berlino chiede che “ora con tutte le forze ci si impegni per un processo politico” per risolvere il conflitto in Siria. Lo ha detto il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, in conferenza stampa a Berlino.
Ore 11.51 – Russia: “Dopo attacco Usa, miliziani attaccano truppe siriane”
I miliziani antigovernativi hanno lanciato un vasto attacco contro le truppe siriane dopo il raid missilistico degli Usa. Così il ministero della Difesa russo citato dalla Tass.
Ore 11.40 – Tajani annulla evento al parlamento Ue con viceministro siriano
Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha negato l’autorizzazione allo svolgimento di una conferenza sulla situazione in Siria, cui era invitato il viceministro degli Esteri del Paese mediorientale Ayman Soussan. La conferenza era stata organizzata dal parlamentare spagnolo del gruppo della Sinistra unitaria Javier Couso Permuy. “Dopo il recente uso di armi chimiche e i seguenti sviluppi – si legge in una lettera inviata da Tajani all’eurodeputato – ho deciso di non autorizzare questo evento”, ritenuto da Tajani “politicamente inopportuno”. Per ragioni di sicurezza non è stato autorizzato nemmeno l’accesso al parlamento per Ayman Soussan.
Ore 11.23 – “Con Francia e Germania per far riprendere negoziati”
“Con il presidente francese Hollande e la cancelliera Merkel abbiamo preso il comune impegno perché l’Europa contribuisca alla ripresa dei negoziati in Siria”, ha concluso il presidente del consiglio italiano.
Ore 11.20 – Gentiloni: “Azione accelera negoziati”
“C’è l’impegno comune perché l’Europa contribuisca alla ripresa dei negoziati in Siria – ha aggiunto Gentiloni – Sono convinto che l’azione di questa notte non ostacoli ma acceleri la chance per il negoziato politico”
Ore 11.19 – Gentiloni: “Azione Usa è risposta a crimine di guerra”
“L’azione ordinata stanotte da Trump è una risposta motivata a un crimine di guerra. Chi fa uso di armi chimiche non può contare su attenuanti e mistificazioni. Credo che le immagini di sofferenza che abbiamo dovuto vedere nei giorni scorsi in seguito all’uso delle armi chimiche non possiamo pensare di rivederle. L’Italia in ogni caso è sempre la soluzione negoziata”. Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Gli Stati Uniti – ha aggiunto il premier – hanno definito la loro azione come puntuale e limitata e non come una tappa di una escalation militare”.
Ore 11 – Ambasciatore siriano: “Usa hanno avvisato Mosca?”
Le autorità siriane intendono chiarire con la parte russa se gli Stati Uniti l’hanno davvero avvisata di un attacco imminente in Siria. Così l’ambasciatore siriano a Mosca citato da Interfax
Ore 10.55 – Russia: Occidente vuole salvaguardare Al Nusra”
Non si può fare a meno di pensare che Jabath al Nusra è un’organizzazione che per l’Occidente deve essere salvaguardata. Così il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov parlando dall’Uzbekistan.
Ore 10.52 – Russia: “Attacco Siria ricorda invasione Iraq”
L’attacco americano in Siria “è un atto di aggressione con un pretesto assolutamente inventato” e “ricorda la situazione del 2003, quando gli Usa e la Gran Bretagna, con alcuni loro alleati, hanno invaso l’Iraq”: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov
Ore 10.50 – Alfano: “Russia lavori a cessate il fuoco”
“È necessario che la Russia usi la propria influenza in favore di un reale cessate il fuoco, del pieno accesso umanitario e di un processo di progressiva costruzione della fiducia tra le parti siriane”. Lo afferma il ministro degli Esteri Angelino Alfano
Ore 10.40 – Alfano: “Azione militare Usa proporzionata”
“L’Italia comprende le ragioni di un’azione militare Usa proporzionata nei tempi e nei modi, quale risposta a un inaccettabile senso di impunità nonché quale segnale di deterrenza verso i rischi di ulteriori impieghi di armi chimiche da parte di Assad, oltre a quelli già accertati dall’Onu”. Lo dichiara il ministro degli Esteri Angelino Alfano una nota sottolineando che “il governo segue con la massima attenzione gli sviluppi nel Mediterraneo, tenuto conto dei suoi molteplici e diretti interessi alla sicurezza e alla stabilità della regione”.
Ore 10.36 – Turchia: “Rimuovere subito Assad”
In Siria “deve essere stabilito un governo di transizione senza Assad. Deve essere rimosso il più presto possibile”. Lo ha detto il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, confermando il sostegno di Ankara all’intervento Usa.
Ore 10.25 – Giappone: “Sostegno a Usa”
Il Giappone si unisce a Regno Unito, Australia, Israele, Turchia e Arabia Saudita nel fornire pieno appoggio al raid americano contro la base aerea siriana di Shayrat, nella provincia occidentale di Homs, da dove sarebbero decollati i caccia responsabili dell’attacco chimico su Khan Sheikhoun. “Molte persone innocenti sono state vittima degli attacchi chimici. La comunità internazionale è rimasta sconvolta dalla tragedia che ha ucciso molti bambini”, ha detto il primo ministro giapponese, Shinzo Abe, per il quale l’attacco con il gas nervino sferrato dal regime siriano ha giustificato la rappresaglia.
Ore 10.20 – Ankara: “Ora no fly zone”
“Per evitare che massacri simili” a quello di Idlib “accadano di nuovo è imperativo creare con urgenza una ‘no-fly zonè e una zona di sicurezza” per i civili. Lo afferma in una nota scritta il portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, Ibrahim Kalin, ribadendo che Ankara considera l’attacco Usa in Siria una “risposta positiva” e un “passo importante” per difendere i civili da ulteriori raid. “È importante che la comunità internazionale agisca unita per porre fine alla crisi umanitaria in Siria”, aggiunge Kalin.
Ore 10.18 – Francia e Germania: “Responsabilità è di Assad”
Lo scrivono il presidente francese, Francois Hollande e la cancelliera tedesca, Angela Merkel, in una nota congiunta dopo il bombardamento Usa in Siria.
Ore 10.15 – Russia chiede riunione urgente consiglio sicurezza Nazioni Uniti
La Russia ha sospeso il memorandum sottoscritto con gli Stati Uniti per comunicazioni fra militari finalizzate a evitare incidenti sui cieli della Siria e ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Lo ha reso noto il ministero degli esteri russo.
Ore 10.00 – Mosca: “Attacco Usa deciso prima di strage con armi chimiche”
Gli Usa avevano deciso di attaccare la Siria già prima della strage avvenuta tre giorni fa nella provincia siriana di Idlib per un presunto attacco con armi chimiche di cui sono accusate le truppe di Damasco: lo sostiene il ministero degli Esteri russo, secondo cui la carneficina di Idlib è stata per gli americani solo “un pretesto”.
Ore 9.55 Cina: “Mantenere calma”
Sulla Siria, la Cina mantiene la sua posizione basata “sulla soluzione politica”. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying, invitando “le parti a mantenere la calma e ad evitare l’escalation delle tensioni”. In base agli ultimi sviluppi, “la soluzione politica si profila quanto mai urgente”.
Ore 9.47 – Mosca sospende intesa con Usa su sicurezza voli
Dopo l’attacco americano in Siria, la Russia ha deciso di sospendere il memorandum con la coalizione a guida americana per la prevenzione degli incidenti e sulla garanzia della sicurezza dei voli durante l’operazione in Siria: lo riferisce il ministero degli Esteri russo.