Matteo Renzi sente già in tasca la vittoria alle primarie del Pd. Così, alla ‘Convenzione nazionale del Partito Democratico’ a Roma, si lancia in un discorso da candidato premier: “Andremo a sfidare il Paese per non consegnarlo a Grillo”. Il M5s, infatti, è il principale bersaglio delle sue invettive. “Ieri ad Ivrea hanno lanciato un’opa sul Paese. Non ci fanno paura – afferma Renzi dal palco dell’hotel Ergife – ed elenca le tre principali “diversità con M5s“. La prima è sulla leadership: “Ora sappiamo che Davide Casalggio è il loro leader: bene, scelgono il figlio del fondatore attraverso un atto dinastico. Dinastia contro Democrazia”. La seconda: “Noi crediamo nella scienza, loro nella paura: paura contro scienza” – e la terza – lavoro contro sussidi ed assistenzialismo” attaccando la fattibilità del reddito di cittadinanza firmato 5 stelle. Poi Renzi tocca il tema degli scandali e delle inchieste giudiziarie che riguardano esponenti del Pd: “Noi siamo dalla parte dell’onestà e lezioni di onestà da partiti fondati da pregiudicati non le prenderemo mai, per noi – conclude Renzi – parla la nostra fedina penale”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione