Si è rimangiato le sue stesse parole e, a sorpresa, nel primo giorno di registrazione dei candidati al ministero degli Interni ha dato l’annuncio: l’ex presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad correrà alle elezioni presidenziali del 19 maggio. Lo riferisce l’agenzia iraniana Irna. La decisione è stata ufficializzata in mattinata e sono già 126 le persone, tra cui sei donne, che si sono iscritte. Il candidato più anziano ha 79 anni e il più giovane 18 anni.
La decisione di Ahmadinejad è arrivata a sorpresa, poiché lo stesso ex presidente iraniano aveva annunciato il 5 aprile scorso che non si sarebbe ricandidato, affermando in un conferenza stampa che avrebbe appoggiato la candidatura di Hamid Baqaei, già vicepresidente durante i suoi due mandati dal 2005 al 2013. “Non ho intenzione di correre per la presidenza – aveva dichiarato la settimana scorsa – e sostengo Hamid Baqaei come candidato più qualificato”. Ora la sua candidatura sembra creare un nuovo quadro nel contesto elettorale, anche perché avviene in contrasto con i ‘consigli’ della Guida suprema dell’Iran, ayatollah Sayyed Ali Khamenei. Khamenei aveva infatti consigliato ad Ahmadinejad di non correre per la presidenza, in quanto la sua candidatura avrebbe potuto creare forti divisioni nel Paese. Un consiglio evidentemente dettato anche da quanto avvenne nel 2009, dopo la rielezione di Ahmadinejad, con scontri e violenze.
L’elenco definitivo dei candidati che saranno giudicati idonei sarà annunciato dal ministero degli Interni entro il 27 aprile. La campagna elettorale comincerà invece ufficialmente il 28 aprile e terminerà il 17 maggio. Finora i due politici di alto profilo che hanno annunciato la candidatura sono stati il presidente uscente, Hassan Rohani, e il custode del Santuario dell’Imam Ali Reza, Ebrahim Raesi. Entrambi non hanno però ancora registrato i nomi al ministero.
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Elezioni Iran, a sorpresa si ricandida l’ex presidente Ahmadinejad. E va contro il parere di Khamenei
Ad aprile lo stesso ex capo di Stato aveva detto di non avere intenzione di correre per le presidenziali di maggio. Oggi il cambio di posizione. Sfiderà l'uscente Rohani
Si è rimangiato le sue stesse parole e, a sorpresa, nel primo giorno di registrazione dei candidati al ministero degli Interni ha dato l’annuncio: l’ex presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad correrà alle elezioni presidenziali del 19 maggio. Lo riferisce l’agenzia iraniana Irna. La decisione è stata ufficializzata in mattinata e sono già 126 le persone, tra cui sei donne, che si sono iscritte. Il candidato più anziano ha 79 anni e il più giovane 18 anni.
La decisione di Ahmadinejad è arrivata a sorpresa, poiché lo stesso ex presidente iraniano aveva annunciato il 5 aprile scorso che non si sarebbe ricandidato, affermando in un conferenza stampa che avrebbe appoggiato la candidatura di Hamid Baqaei, già vicepresidente durante i suoi due mandati dal 2005 al 2013. “Non ho intenzione di correre per la presidenza – aveva dichiarato la settimana scorsa – e sostengo Hamid Baqaei come candidato più qualificato”. Ora la sua candidatura sembra creare un nuovo quadro nel contesto elettorale, anche perché avviene in contrasto con i ‘consigli’ della Guida suprema dell’Iran, ayatollah Sayyed Ali Khamenei. Khamenei aveva infatti consigliato ad Ahmadinejad di non correre per la presidenza, in quanto la sua candidatura avrebbe potuto creare forti divisioni nel Paese. Un consiglio evidentemente dettato anche da quanto avvenne nel 2009, dopo la rielezione di Ahmadinejad, con scontri e violenze.
L’elenco definitivo dei candidati che saranno giudicati idonei sarà annunciato dal ministero degli Interni entro il 27 aprile. La campagna elettorale comincerà invece ufficialmente il 28 aprile e terminerà il 17 maggio. Finora i due politici di alto profilo che hanno annunciato la candidatura sono stati il presidente uscente, Hassan Rohani, e il custode del Santuario dell’Imam Ali Reza, Ebrahim Raesi. Entrambi non hanno però ancora registrato i nomi al ministero.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.