“Le liberalizzazioni ad opera di Monti e del Pd ci hanno reso più poveri e hanno sfaldato le famiglie”. Nei giorni in cui i dipendenti di centri commerciali e outlet hanno scioperato contro le aperture eccezionali di Pasqua, il deputato M5s Luigi Di Maio è intervenuto su Facebook in loro difesa. E ha chiesto che venga approvata la legge presentata dai grillini per regolare gli orari di negozi e megastore. A rispondergli, sempre sui social network, è stato il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova: “Non sarà il rimpianto del bel mondo antico a dare all’Italia nuove opportunità di crescita e occupazione”.
Secondo Di Maio, le liberalizzazioni sono un fallimento su tutti i fronti. “I commercianti”, ha scritto, “delle città italiane insieme ai loro dipendenti ormai sono costretti ad inseguire questo ritmo forsennato dettato dai megastore. Con l’eliminazione degli orari di chiusura degli esercizi commerciali ad opera di Monti e del Pd, si sono messe in competizione piccole botteghe e grandi centri commerciali, scatenando una concorrenza al ribasso che ha ottenuto come unico risultato lo sfaldamento del nucleo familiare del negoziante e dei dipendenti”. Secondo Di Maio, l’operazione liberalizzazioni non ha dato i risultati sperati: “L’effetto sugli incassi è stato praticamente nullo, si sono spalmati gli stessi introiti su 7 giorni. Le liberalizzazioni sfrenate hanno fallito, dovevano essere il volano dell’economia, ci stanno rendendo addirittura più poveri Non è solo una questione economica. Ma di serenità familiare e di felicità personale”.
Di Maio ha quindi parlato delle legge presentata dal collega M5s Michele Dell’Orco, approvata a Montecitorio e in attesa di essere esaminata dal Senato: “Il Movimento 5 stelle tre anni fa, ha fatto approvare alla Camera una legge sugli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali, che cerca di ridare dignità a dipendenti ed esercenti. Una legge promossa addirittura dalla Conferenza episcopale italiana e che istituisce giorni obbligatori di chiusura a settimana, riavvicinandosi a quello che accadeva prima. Il Partito democratico la tiene bloccata al Senato e non ci permette di approvarla definitivamente”. Il grillino ha concluso facendo un appello al Parlamento perché “consideri i cittadini e non il mercato”: “Al dibattito sul tema degli orari di apertura e chiusura, va anche affiancato il tema dell’e-commerce. E’ inutile finger di non vedere, presto la vendita online renderà questi megacentri commerciali sempre più inutili, e i loro dipendenti indirizzati verso altre mansioni, tra cui la consegna a domicilio. Il Senato approvi quanto prima la legge Dell’Orco. Ricominciamo a mettere al centro delle politiche pubbliche la persona, non queste fallimentari teorie di mercato”.