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Cara di Mineo, Luca Odevaine patteggia ancora: sei mesi per l’appalto dei servizi

La condanna è stata decisa in continuazione con quella a 2 anni e 8 mesi del 3 novembre scorso a due anni e otto mesi per le tangenti ricevute negli appalti vinti dalla cooperativa La Cascina: dunque la pena complessiva riformulata oggi è di 3 anni e 2 mesi
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Sei mesi di reclusione dal gup di Catania, dopo aver scelto di patteggiare. Arriva un’altra condanna per Luca Odevaine, ex vicecapo di gabinetto di Walter Veltroni in Campidoglio e uomo di Mafia capitale nel business dell’immigrazione. Dopo la condanna del 3 novembre scorso a due anni e otto mesi  per le tangenti ricevute negli appalti vinti dalla cooperativa La Cascina al centro per richiedenti asilo di Mineo, Odevaine ha patteggiato anche nell’altro troncone dell’inchiesta: quello sulla concessione dell’appalto dei servizi, dal 2011 al 2014, allo stesso Cara.

La condanna di 6 mesi è stata decisa in continuazione con quella a 2 anni e 8 mesi e dunque la pena complessiva riformulata oggi è di 3 anni e 2 mesi. Nel capoluogo etneo l’inchiesta sugli appalti del Cara di Mineo era scaturita da un invio di atti da parte della procura di Roma nel quadro degli accertamenti su Mafia Capitale. La posizione di Odevaine era stata stralciata da quella di altri 15 imputati per i quali il gup Santino Mirabella, il 7 aprile scorso, ha disposto il rinvio a giudizio. A Roma Odevaine è uno dei 46 imputati del maxiprocesso Mafia Capitale. Il suo coinvolgimento è legato ad un episodio di corruzione in concorso con Salvatore Buzzi, ras delle coop romane.

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