di Jonas Di Gregorio*
Dal 19 al 24 aprile 2017 a Oakland, California, si è svolta la Psychedelic Science 2017, una conferenza scientifica internazionale nell’ambito della ricerca sull’uso terapeutico delle sostanze psichedeliche. E’ stato l’evento più grande nella storia dei convegni in questo ambito di ricerca con oltre 3000 partecipanti provenienti da più di 40 paesi del mondo.
In sei giorni si sono susseguite presentazioni e workshop sulle ultime scoperte scientifiche e sulle ricerche tuttora in corso su rischi e benefici provenienti da sostanze come Mdma, Lsd, Psilocibina, Ayahuasca, Ketaminina Iboga, Peyote e Marijuana.
L’evento ha visto la presenza di personalità di fama internazionale come Stanislav Grof, pioniere della psicologia transpersonale; Claudio Naranjo, medico e psichiatra, nominato nel 2015 per il Premio Nobel per la Pace con il sostegno del governo messicano; Rick Doblin, fondatore del Multidisciplinary association for Psychedelic Studies (Maps); Amanda Fielding, fondatrice della Beckley Foundation; infine Bia Labate, antropologa e co-fondatrice dell’organizzazione Núcleo de Estudos interdisciplinares sobre psicoativos (Neip).
Durante la sessione plenaria di benvenuto siamo stati informati che la Food and drug administration, l’agenzia americana che regolamenta l’uso e la vendita dei farmaci, ha recentemente dato il via libera per lo svolgimento della terza e ultima fase di uno studio clinico sull’uso dell’Mdma in ambito psicoterapeutico per il trattamento dei disturbi da stress post-traumatico (Ptsd). Si tratta di un disturbo mentale comune, caratterizzato da forti sofferenze psicologiche che conseguono a un evento traumatico o violento.
La notizia è stata divulgata negli Stati Uniti e nel Regno Unito dalle principali testate giornalistiche, come ad esempio il New York Times e il Guardian. Anche in Italia la notizia è stata riportata da un articolo dell’Huffington Post nel quale si legge: “È stata avviata la terza fase della sperimentazione, su larga scala, che precede l’ultimo step, ovvero l’autorizzazione definitiva alla prescrizione medica. Se approvata, entro il 2021 la droga potrà essere prescritta“.
Negli studi condotti dal Maps, l’uso dell’Mdma nel trattamento di questo disturbo in malati cronici ha dato risultati molto promettenti. Nel frattempo, negli Stati Uniti sono già stati avviati corsi di formazione post-universitaria rivolti a psicologi, psicoterapeuti e psichiatri per l’utilizzo terapeutico di questa incoraggiante sostanza.
Immediatamente dopo la sessione di benvenuto, Stanislaf Grof, psichiatra e fondatore dell’International transpersonal association, ha condiviso una presentazione intitolata “Implicazioni della ricerca sulla coscienza per la psichiatria, la psicologia e la psicoterapia“. Si sono quindi avviate in contemporanea le presentazioni delle tre aree tematiche principali della conferenza: ricerca clinica, piante medicinali e ricerche interdisciplinari.
Tra gli ospiti invitati erano presenti esperti di fama mondiale come Gabor Maté, Roland Griffiths, David Nutt, Dennis McKenna, Jordi Riba, José Carlos Bouso, Benjamin De Loenen, Alex Grey e molti altri.
In una sezione a parte della conferenza sono stati proiettati importanti documentari usciti negli ultimi anni, come ad esempio A new understanding: the Science of Psilocybin, sull’uso della Psilocibina per il trattamento dell’ansia nei malati terminali, Orange Sunshine e in anteprima mondiale alcune scene del film Mdma – The Movie, diretto da Emanuel Sferios, fondatore dell’associazione americana di riduzione dei rischi Dance Safe.
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La conferenza si è conclusa con un intervento di chiusura di Bia Labate, Amanda Fielding e Rick Doblin, al termine del quale la platea si è alzata in piedi per un lungo applauso di ringraziamento, con l’augurio che questi nuovi ambiti di ricerca possano aprire la strada a politiche pubbliche basate sull’evidenza scientifica e sui diritti umani, a beneficio di tutti coloro che potrebbero trarre vantaggio dalle cure possibili grazie a queste sostanze riconosciute finalmente come medicine.
E’ stato inoltre suggerito il possibile utilizzo di queste sostanze per il miglioramento delle condizioni di salute psicologica della società nel suo insieme. Di fronte all’immenso numero di persone di ogni ceto sociale che soffrono di depressione e alla sofferenza causata dalla povertà, dalla disuguaglianza sociale e dalla violenza nella maggior parte dei paesi del mondo, durante la conferenza è stata pronunciata come monito la celebre frase di Albert Einstein: “E’ diventato terribilmente ovvio che la nostra tecnologia abbia superato la nostra umanità“.
Se l’avanzamento tecnologico ha messo l’uomo di fronte a un aumento esponenziale della sua capacità di oppressione e sfruttamento nei confronti della natura e degli esseri umani, sempre più scienziati ritengono che sia necessario indagare strumenti più efficaci di guarigione e trasformazione della coscienza.
La maggior parte delle presentazioni sono state proiettate in diretta streaming e sono al momento disponibili online sul sito internet della conferenza Psychedelic Science 2017.
*Jonas Di Gregorio ha conseguito la laurea in Filosofia presso l’Università La Sapienza di Roma. Dal 2011 ha partecipato alle principali conferenze internazionali sull’uso terapeutico dell’Ayahuasca e di altre sostanze psichedeliche. Collabora da alcuni anni con la casa editrice Spazio Interiore come traduttore, organizzatore di eventi e conferenze.
Maurizio Martucci
Giornalista e scrittore
Società - 3 Maggio 2017
Dagli Usa arriva la conferma: le sostanze psichedeliche sono curative
di Jonas Di Gregorio*
Dal 19 al 24 aprile 2017 a Oakland, California, si è svolta la Psychedelic Science 2017, una conferenza scientifica internazionale nell’ambito della ricerca sull’uso terapeutico delle sostanze psichedeliche. E’ stato l’evento più grande nella storia dei convegni in questo ambito di ricerca con oltre 3000 partecipanti provenienti da più di 40 paesi del mondo.
In sei giorni si sono susseguite presentazioni e workshop sulle ultime scoperte scientifiche e sulle ricerche tuttora in corso su rischi e benefici provenienti da sostanze come Mdma, Lsd, Psilocibina, Ayahuasca, Ketaminina Iboga, Peyote e Marijuana.
L’evento ha visto la presenza di personalità di fama internazionale come Stanislav Grof, pioniere della psicologia transpersonale; Claudio Naranjo, medico e psichiatra, nominato nel 2015 per il Premio Nobel per la Pace con il sostegno del governo messicano; Rick Doblin, fondatore del Multidisciplinary association for Psychedelic Studies (Maps); Amanda Fielding, fondatrice della Beckley Foundation; infine Bia Labate, antropologa e co-fondatrice dell’organizzazione Núcleo de Estudos interdisciplinares sobre psicoativos (Neip).
Durante la sessione plenaria di benvenuto siamo stati informati che la Food and drug administration, l’agenzia americana che regolamenta l’uso e la vendita dei farmaci, ha recentemente dato il via libera per lo svolgimento della terza e ultima fase di uno studio clinico sull’uso dell’Mdma in ambito psicoterapeutico per il trattamento dei disturbi da stress post-traumatico (Ptsd). Si tratta di un disturbo mentale comune, caratterizzato da forti sofferenze psicologiche che conseguono a un evento traumatico o violento.
La notizia è stata divulgata negli Stati Uniti e nel Regno Unito dalle principali testate giornalistiche, come ad esempio il New York Times e il Guardian. Anche in Italia la notizia è stata riportata da un articolo dell’Huffington Post nel quale si legge: “È stata avviata la terza fase della sperimentazione, su larga scala, che precede l’ultimo step, ovvero l’autorizzazione definitiva alla prescrizione medica. Se approvata, entro il 2021 la droga potrà essere prescritta“.
Negli studi condotti dal Maps, l’uso dell’Mdma nel trattamento di questo disturbo in malati cronici ha dato risultati molto promettenti. Nel frattempo, negli Stati Uniti sono già stati avviati corsi di formazione post-universitaria rivolti a psicologi, psicoterapeuti e psichiatri per l’utilizzo terapeutico di questa incoraggiante sostanza.
Immediatamente dopo la sessione di benvenuto, Stanislaf Grof, psichiatra e fondatore dell’International transpersonal association, ha condiviso una presentazione intitolata “Implicazioni della ricerca sulla coscienza per la psichiatria, la psicologia e la psicoterapia“. Si sono quindi avviate in contemporanea le presentazioni delle tre aree tematiche principali della conferenza: ricerca clinica, piante medicinali e ricerche interdisciplinari.
Tra gli ospiti invitati erano presenti esperti di fama mondiale come Gabor Maté, Roland Griffiths, David Nutt, Dennis McKenna, Jordi Riba, José Carlos Bouso, Benjamin De Loenen, Alex Grey e molti altri.
In una sezione a parte della conferenza sono stati proiettati importanti documentari usciti negli ultimi anni, come ad esempio A new understanding: the Science of Psilocybin, sull’uso della Psilocibina per il trattamento dell’ansia nei malati terminali, Orange Sunshine e in anteprima mondiale alcune scene del film Mdma – The Movie, diretto da Emanuel Sferios, fondatore dell’associazione americana di riduzione dei rischi Dance Safe.
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La conferenza si è conclusa con un intervento di chiusura di Bia Labate, Amanda Fielding e Rick Doblin, al termine del quale la platea si è alzata in piedi per un lungo applauso di ringraziamento, con l’augurio che questi nuovi ambiti di ricerca possano aprire la strada a politiche pubbliche basate sull’evidenza scientifica e sui diritti umani, a beneficio di tutti coloro che potrebbero trarre vantaggio dalle cure possibili grazie a queste sostanze riconosciute finalmente come medicine.
E’ stato inoltre suggerito il possibile utilizzo di queste sostanze per il miglioramento delle condizioni di salute psicologica della società nel suo insieme. Di fronte all’immenso numero di persone di ogni ceto sociale che soffrono di depressione e alla sofferenza causata dalla povertà, dalla disuguaglianza sociale e dalla violenza nella maggior parte dei paesi del mondo, durante la conferenza è stata pronunciata come monito la celebre frase di Albert Einstein: “E’ diventato terribilmente ovvio che la nostra tecnologia abbia superato la nostra umanità“.
Se l’avanzamento tecnologico ha messo l’uomo di fronte a un aumento esponenziale della sua capacità di oppressione e sfruttamento nei confronti della natura e degli esseri umani, sempre più scienziati ritengono che sia necessario indagare strumenti più efficaci di guarigione e trasformazione della coscienza.
La maggior parte delle presentazioni sono state proiettate in diretta streaming e sono al momento disponibili online sul sito internet della conferenza Psychedelic Science 2017.
*Jonas Di Gregorio ha conseguito la laurea in Filosofia presso l’Università La Sapienza di Roma. Dal 2011 ha partecipato alle principali conferenze internazionali sull’uso terapeutico dell’Ayahuasca e di altre sostanze psichedeliche. Collabora da alcuni anni con la casa editrice Spazio Interiore come traduttore, organizzatore di eventi e conferenze.
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Roma, 21 feb. (Adnkronos) - “Credo che, sotto il profilo geo culturale un'enfasi forte sul consesso europeo sia strettamente necessario perché ritengo che si stia perdendo culturalmente un ruolo che il nostro contesto geografico politico ha sempre avuto. Con il linguaggio dei numeri, il valore delle nostre imprese in relazione al totale delle imprese del mondo non è sceso, è crollato in modo ingiustificato. Se confrontate il 2005 con il 2024, vi accorgete che il prodotto interno lordo dell'Europa è passato dal 35% del totale del mondo al 20%. Siamo scesi come peso e come significatività. Se poi andiamo a vedere il peso delle società quotate, nel 2005 e oggi, troviamo che è passato dal 35% del totale a meno del 15%”. Così Maurizio Dallocchio, professore ordinario università Bocconi, intervenendo oggi a Firenze al focus dedicato alla Geo cultura in occasione della Direzione nazionale di Meritocrazia Italia, la due giorni interamente dedicata al confronto tra le parti politiche, le Istituzioni e i cittadini.
Nel mondo, “le banche europee, sono irrilevanti - aggiunge Dallocchio - La prima banca europea per dimensione di capitalizzazione è dopo il numero 20. Nelle prime 10 ce ne sono 4 americane, 4 cinesi, una della Gran Bretagna e una giapponese. Non ce n'è una europea. Le banche europee, per finanziare le imprese europee, sono fortissime, sono importantissime - evidenzia il professore - Se consideriamo 100 il debito delle imprese europee, 75 è debito bancario e solo 25% è legato ai mercati e all'emissione di titoli obbligazionari. Credo che se partiamo da questi numeri ci rendiamo contro che stiamo diventando, in qualche modo, preda, sotto il profilo economico. Ma - avverte il professore - l'economia influisce sulla politica e sulla società ed evidentemente dà un impulso numerico alla cultura prevalente”.
C’è una concentrazione geopolitica delle maggiori imprese del mondo. “Tra le prime otto per capitalizzazione di borsa, sette sono statunitensi, l'altra è saudita e fa petrolio - illustra l’esperto - Quella che capitalizza di più in borsa, che vale 3.600 miliardi di dollari, molto di più del debito pubblico italiano per intenderci, quasi il doppio del Pil italiano, è una società che appartiene al settore tecnologico. Le sette americane sono tutte imprese tecnologiche. Per cui il secondo elemento di concentrazione, il settoriale, è potentissimo. Le prime otto società per capitalizzazione di borsa, nel 2005, l'anno di riferimento che ho preso insieme al 2024, erano presenti in sei settori diversi: il farmaceutico, diversificato, la grande distribuzione, il bancario, l'oil and gas e le tecnologie. Oggi i settori presenti sono, praticamente, uno”.
Inoltre, “la capitalizzazione di borsa delle prime cinque società al mondo per capitalizzazione - rimarca il professore - valgono il 30% del mercato di tutto il mondo. La sola, Nvidia, che è legata al mondo dell'intelligenza artificiale, da sola pesa una 1,6 tutta la borsa tedesca: una concentrazione dimensionale incredibile, mai esistita in passato. Altamente preoccupante è che si tratta di realtà proprietarie. Nel 2005, delle grandi imprese che connotavano il mondo, la concentrazione della proprietà era altamente diffusa. Nessuno possedeva più del 7 - 8 - 9%. Oggi, le prime otto società per capitalizzazione, si rifanno al nome di un padrone. Sotto il profilo evidentemente economico, finanziario, ma anche sociale e culturale, ha un impatto sul mondo che è straordinario”.
Come Europa, “se vogliamo tornare ad avere il ruolo sotto il profilo culturale in primo luogo sotto il profilo economico e sociale - suggerisce Dallocchio - è necessario accettare che ci sia un debito comune, è necessario provvedere a una difesa comune, al rilancio dei mercati e della finanza, intesa nel senso buono, dei soldi che finiscono alle aziende proveniendo dalle famiglie. È necessaria una fiscalità omogenea ed è necessario prendere consapevolezza del fatto che se vuoi essere competitivo devi investire in tecnologie e in intelligenza, che poi naturale o artificiale, con una visione di lungo periodo che porti a credibilità, a sostenibilità, a visibilità, a credito, che si trasformi anche in credito culturale della nostra Europa”. In questo contesto, l’Italia “è un Paese che paga una valanga di tasse. Partiamo da un livello di tassazione che, rispetto ad altri Paesi è mostruosamente superiore”. Va bene la rottamazione delle cartelle esattoriali? “Si, ma cum grano salis”, conclude.
Roma, 21 feb. (Adnkronos) - Le elezioni federali del 23 febbraio 2025 sono un momento cruciale non solo per la Germania ma per l’intero panorama politico europeo e internazionale. Per approfondire l'impatto di questo appuntamento elettorale, Adnkronos organizza una diretta speciale targata Eurofocus, direttamente dalla residenza di Hans-Dieter Lucas, l’ambasciatore tedesco a Roma.
Condotto dal direttore Davide Desario e dai vicedirettori Fabio Insenga e Giorgio Rutelli, con la partecipazione dei giornalisti Adnkronos Mara Montanari e Otto Lanzavecchia, lo speciale di domenica comincerà alle 17 e vedrà la partecipazione di molti ospiti italiani e tedeschi, con continui collegamenti anche da Berlino, Francoforte e Bruxelles.
Alle 18, con la chiusura dei seggi e la diffusione degli exit poll, è prevista l’analisi dei primi risultati. Alle 19 un panel di esperti si confronterà sugli scenari del post-voto: quali le coalizioni possibili, e quali i rapporti di forza tra i partiti. Tra le 20 e le 21, infine, il commento della Elefantenrunde, la “tavola rotonda degli elefanti”, confronto tra i leader politici in onda sulle tv tedesche. Un'occasione unica per leggere i risultati, le prospettive e le possibili conseguenze di queste elezioni sul futuro dell'Unione Europea, delle relazioni transatlantiche e degli equilibri globali.
Lo speciale sarà trasmesso sulla homepage e sul canale Youtube di Adnkronos, con 400 siti collegati tra testate nazionali e network locali online. Le notizie sulle elezioni saranno lanciate in tempo reale dall’agenzia, analisi e interviste pubblicate sulportale Eurofocus.
Roma, 21 feb. (Adnkronos) - "La politica deve essere capace di guidare la narrazione, le trasformazioni, non deve essere esecutrice di decisioni raggiunte in altri ambiti. Meritocrazia Italia chiede un rinascimento della politica, per questo siamo a Firenze. La politica non è solo nei palazzi, parte dal basso e abbiamo ambizioni grandi, anche oltre confine". Lo ha detto Zenaide Crispino, ministro MI Turismo, Cultura, Impresa e Territorio, nel suo intervento al focus dedicato alla Geo cultura in occasione della Direzione nazionale di Meritocrazia Italia in corso a Firenze.
"La geopolitica e la geo cultura si muovono in un gioco di specchi - spiega Crispino - perché si condizionano reciprocamente e il momento storico che viviamo ci pone di fronte a degli scontri asimmetrici. C'è un occidente che si dibatte per mantenere la geocultura, anche al cospetto di un sistema che manifesta delle crepe e delle fragilità. Ci sono Paesi come quelli del Golfo, l'India, la Cina che vogliono riscrivere le regole proprio della geopolitica, si muovono tra capitalismo e autoritarismo, tra egemonia e soft power. Le guerre vogliono riscrivere le frontiere del diritto internazionale. Poi c'è l'Europa, che sembra un po' dispersa tra questi giganti”. A livello internazionale, “sicuramente l'elezione di Trump vede degli Stati Uniti che accelerano sull'indipendenza energetica - illustra - ma che, nello stesso tempo, si svincolano da trattati internazionali che sono stati stilati proprio per una visione coesa internazionale contro il cambiamento climatico. C'è la Cina che, pur essendo uno dei paesi più inquinanti al mondo, ha il monopolio nella produzione delle tecnologie green. C'è l'Europa che insegue, una transizione ecologica giusta, ma tante volte anche ideologica. Ci siamo persi, a volte, perché scollati dalle esigenze delle economie reali".
Ma "l'ambiente non è solo un problema climatico, è anche un problema di sicurezza - sottolinea Crispino - perché dove ci sono delle crisi climatiche si evidenziano anche spesso delle crisi umanitarie e migratorie. Anche in questo caso la politica e la cultura non possono discostarsi l'una dall'altro. Tante volte meritocrazia ha chiesto l'integrazione reale che si basa sull'incontro di quelle culture che vengono in contatto, che restituiscano la tolleranza a chi deve ospitare e la dignità a chi viene ospitato. Questo, a dispetto di un'accoglienza indiscriminata, che invece crea quelle bolle di subcultura che genere illegalità e quindi intolleranza. Anche la giustizia è un elemento essenziale nell'immaginario collettivo. La giustizia deve essere percepita come equa, certa, svincolata dalla burocrazia, deve restituire sicurezza, certezza del diritto, ma anche della pena". Rimarcando l’importanza della politica, Crispino conclude mettendo in guarda sull’affacciarsi di "protagonisti, che sono soggetti privati, che perché dispongono di un potere finanziario tale, hanno la possibilità di gestire asset strategici, la comunicazione, la sicurezza, l'intelligenza artificiale, le energie rinnovabili, fino alla conquista dello spazio. Il mio riferimento non è velato, sto parlando Musk, ovviamente".
Roma, 21 feb. (Adnkronos) - "Stiamo assistendo a dei profondi cambiamenti. Non so se la geopolitica salverà il mondo, credo che la diplomazia lo possa fare, con tutte le dovute cautele. Il lavoro delle diplomazie di tutto il mondo" è "sempre stato fondamentale per evitare guerre o farle finire e questo è un momento in cui, nel quadrante dove lavoro io, cioè nel Golfo ma anche nel resto del Medio Oriente, stiamo assistendo, dopo oltre un anno, a qualche buona notizia. Cessate il fuoco a Gaza, cessate il fuoco in Libano. Ci sono stati dialoghi interregionali che sicuramente fanno sperare in una nuova fase. Tutto è ancora molto fragile e quindi dovremmo lavorarci con enorme forza". Lo ha detto Luigi Di Maio, rappresentante speciale dell’Ue per la regione del Golfo, intervenendo oggi a Firenze al focus dedicato alla Geo cultura in occasione della Direzione nazionale di Meritocrazia Italia, la due giorni interamente dedicata al confronto tra le parti politiche, le Istituzioni tutte e i cittadini.
"Sicuramente questo è un momento in cui a livello internazionale è meglio non lavorare da soli - aggiunge Di Maio - Più si può stare insieme e si può lavorare insieme ai nostri alleati, ai nostri partner, meglio è. L'illusione che si possa fare, si possa affrontare le dinamiche geopolitiche da soli è qualcosa che appartiene a un passato, neanche di grande successo, e questo è pienamente in linea anche con lo spirito con cui il governo italiano sta affrontando questo momento. Molti si meravigliano che l'incontro tra Trump e Putin possa avvenire in Arabia Saudita, ma l’Arabia Saudita ha costruito una politica estera, soprattutto nei momenti di grande polarizzazione del mondo. Dopo il Covid sui vaccini o dopo l'aggressione russa all'Ucraina, è chiaro ed evidente che questi Paesi" del Golfo “hanno investito in una politica multipolare, come la chiamano, e oggi riescono a dialogare con tutti, anche con gli europei, da una posizione molto credibile, evidentemente".
Tale situazione "non riguarda soltanto i sauditi - conclude Di Maio - Gli emiratini nell'ultimo anno hanno negoziato il rilascio di prigionieri sia russi che ucraini, per oltre 2000 persone, i catarini hanno fatto rientrare i bambini ucraini in Ucraina dalla Russia, grazie ad una mediazione tra Russia e Ucraina e così via. Assistiamo a un Golfo, il paese e la regione in cui lavoro, che diventa sempre più un hub per mediazioni diplomatiche e facilitazioni diplomatiche. La buona notizia è che noi", come italiani "abbiamo ottimi rapporti con loro e siamo partner strategici di questi paesi. Lo dico senza nessun interesse, e come una persona che sicuramente ha avuto anche diverse discussioni, con gli attuali leader politici: credo che siamo in un momento europeo in cui l'Italia si sta dimostrando uno dei paesi più stabili politicamente e questa non è una cosa da poco. Dobbiamo cercare di ricostruire sempre più una politica che tenga al centro l'interesse europeo, abbiamo bisogno adesso di mettere al centro l'interesse europeo".
Roma, 21 feb. (Adnkronos) - Nella riforma della giustizia "il problema è nella narrazione. Conosco centinaia di colleghi assolutamente onesti, desiderosi di esprimersi in collettività. Definire i gruppi come delle correnti, gruppi di potere per alterare il meccanismo della giustizia, non corrisponde alla realtà globale che conosco”. Così Cesare Parodi, presidente Associazione nazionale magistrati, partecipando focus dedicato alla Geo cultura in occasione della Direzione nazionale di Meritocrazia Italia in corso a Firenze, sottolinea che “gli interlocutori per Anm sono tutti, quindi anche con il governo: anche in un momento difficile come questo, se qualcuno è disposto ad ascoltarci, la porta è aperta. È un principio irrinunciabile, ma serve una volontà. La speranza è che ci possa essere un dialogo assolutamente franco, leale e costruttivo da entrambe le parti".
Sulla geopolitica "l’unica cosa sensata che posso dire - aggiunge Parodi - è una profonda e profondissima preoccupazione a livello internazionale con prospettive molto pericolose e negative, non solo a livello bellico, ma anche per le ricadute economiche che possono verificarsi. Da cittadino, prima che da magistrato, chiederei una maggiore capacità di sedersi intorno al tavolo. Sono morti troppi ragazzi russi e ucraini. Il sentimento di preoccupazione penso possa essere condiviso".
Roma, 21 feb. (Adnkronos) - Il Senato della Repubblica ha deciso di ricordare il terzo anniversario dell'invasione dell'Ucraina. Lunedì 24 febbraio la facciata di Palazzo Madama sarà illuminata con i colori della bandiera ucraina dalle ore 18 fino alle 7 del giorno successivo.
Milano, 21 feb. (Adnkronos) - Nessun ordine di cancellare il video, ma una 'diffida' a divulgarlo. E' questa la spiegazione fornita da carabinieri, indagati per depistaggio e favoreggiamento, sentiti in procura a Milano nell'inchiesta sull'incidente accaduto la sera del 24 novembre nel quartiere Corvetto dove ha perso la vita Ramy Elgaml, 19 anni di origine egiziana. I due militari sono arrivati con una terza gazzella quando il T Max era già a terra e un collega stava praticando il massaggio cardiaco al diciannovenne. I militari, che hanno identificato il giovane che stava filmando, gli avrebbero chiesto di non mostrare le immagini perché dal contenuto fortemente sensibile.